Potrò mai recuperare il rapporto con mia madre?
La frase classica dei miei amici è vorrei avere dei genitori come i tuoi’.
Mia madre è la migliore che si possa desiderare, sempre stata.
Non permissiva né assente, ma amorevole, decisa, e costantemente disposta a dare supporto.
Dolce ma determinata nei suoi no, sempre disponibile a spiegare le proprie ragioni e dimostrarmi che agisce per il mio bene.
Questo supporto è venuto a mancare solo una volta, e per colpa unicamente mia: ora ho un ragazzo, e da quando lei ha letto per sbaglio le nostre chat accedendo al mio profilo Instagram, ci vede come una coppia tossica.
La chat che ha letto conteneva solo una mia battuta ironica a sfondo sessuale, che però ha portato mia madre a chiedermi chiarimenti sulle dinamiche tra me e il mio ragazzo.
Premetto che il mio ragazzo ed io non abbiamo il permesso (di mia madre) di stare insieme in casa, pertanto non è neanche materialmente possibile avere un’intimità così come la intende mia madre.
Forse ingenuamente confidando di ricevere il solito incondizionato supporto, quando la questione sesso è uscita allo scoperto le ho rivelato che tra le mie preferenze c’è l’anale, con me come attiva e lui passivo (non escludo ciò che lei chiama sesso normale). Mia madre era disgustata e da quel momento ha cominciato a definirmi deviante, pervertita, anormale, malata, orripilante e vari sinonimi.
Mio padre non sa di questa storia, ma mia madre fa spesso frecciatine davanti a tutta la famiglia; solo io capisco che sono rivolte a me (una volta ha implicato davanti a mia sorella di 8 anni che certe persone, ovvero io, traessero piacere dal mangiare feci; naturalmente non è così, io vedo l’anale come un modo che potrò utilizzare in futuro per dare piacere al mio partner, essendo quella una zona erogena per lui)
Mia madre ed io abbiamo discutiamo spesso.
Le chiedo come fare per farci tornare come prima, mi sembra di aver capito che lei vorrebbe che io ed il mio ragazzo ci lasciassimo.
Dice che lui non è normale a volersi lasciar dominare dal sedere, testuali parole.
Dice che solo un masochista vorrebbe mai stare con me e si farebbe mai fare quello che voglio io.
Io vedo le altre coppie della mia età, le vedo felici con le loro famiglie, che lasciano perfino che vadano insieme in vacanza, o che semplicemente chiedano al figlio come stia il partner, che permettano di stare in casa insieme a fare biscotti o guardare la tv
Ciò che mi dispiace di più è che, prima di scoprire come la pensi io sulla nostra intimità, tutta la mia famiglia mi supportava: prima ancora che ci mettessimo insieme, facevano battute per prendermi bonariamente in giro, e tante volte hanno proposto di invitare il mio ragazzo a cena da noi con tutta la famiglia.
Mi manca tutto ciò.
Mia madre sembra soffrire genuinamente, a volte piange perché non mi riconosce più, mi si stringe il cuore.
Ha anche affrontato la perdita di suo padre (poco prima di questa situazione).
La vedo a pezzi e vorrei solo aggiustare le cose.
Mia madre è la migliore che si possa desiderare, sempre stata.
Non permissiva né assente, ma amorevole, decisa, e costantemente disposta a dare supporto.
Dolce ma determinata nei suoi no, sempre disponibile a spiegare le proprie ragioni e dimostrarmi che agisce per il mio bene.
Questo supporto è venuto a mancare solo una volta, e per colpa unicamente mia: ora ho un ragazzo, e da quando lei ha letto per sbaglio le nostre chat accedendo al mio profilo Instagram, ci vede come una coppia tossica.
La chat che ha letto conteneva solo una mia battuta ironica a sfondo sessuale, che però ha portato mia madre a chiedermi chiarimenti sulle dinamiche tra me e il mio ragazzo.
Premetto che il mio ragazzo ed io non abbiamo il permesso (di mia madre) di stare insieme in casa, pertanto non è neanche materialmente possibile avere un’intimità così come la intende mia madre.
Forse ingenuamente confidando di ricevere il solito incondizionato supporto, quando la questione sesso è uscita allo scoperto le ho rivelato che tra le mie preferenze c’è l’anale, con me come attiva e lui passivo (non escludo ciò che lei chiama sesso normale). Mia madre era disgustata e da quel momento ha cominciato a definirmi deviante, pervertita, anormale, malata, orripilante e vari sinonimi.
Mio padre non sa di questa storia, ma mia madre fa spesso frecciatine davanti a tutta la famiglia; solo io capisco che sono rivolte a me (una volta ha implicato davanti a mia sorella di 8 anni che certe persone, ovvero io, traessero piacere dal mangiare feci; naturalmente non è così, io vedo l’anale come un modo che potrò utilizzare in futuro per dare piacere al mio partner, essendo quella una zona erogena per lui)
Mia madre ed io abbiamo discutiamo spesso.
Le chiedo come fare per farci tornare come prima, mi sembra di aver capito che lei vorrebbe che io ed il mio ragazzo ci lasciassimo.
Dice che lui non è normale a volersi lasciar dominare dal sedere, testuali parole.
Dice che solo un masochista vorrebbe mai stare con me e si farebbe mai fare quello che voglio io.
Io vedo le altre coppie della mia età, le vedo felici con le loro famiglie, che lasciano perfino che vadano insieme in vacanza, o che semplicemente chiedano al figlio come stia il partner, che permettano di stare in casa insieme a fare biscotti o guardare la tv
Ciò che mi dispiace di più è che, prima di scoprire come la pensi io sulla nostra intimità, tutta la mia famiglia mi supportava: prima ancora che ci mettessimo insieme, facevano battute per prendermi bonariamente in giro, e tante volte hanno proposto di invitare il mio ragazzo a cena da noi con tutta la famiglia.
Mi manca tutto ciò.
Mia madre sembra soffrire genuinamente, a volte piange perché non mi riconosce più, mi si stringe il cuore.
Ha anche affrontato la perdita di suo padre (poco prima di questa situazione).
La vedo a pezzi e vorrei solo aggiustare le cose.
[#1]
Gentile utente,
lei oggi ci ha già scritto raccontandoci la stessa storia ed ha avuto risposta, e non è consentito replicare la stessa domanda. https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1048715-sono-sbagliata.html
Inoltre devo segnalarle che:
- lei è minorenne e i consulti ai minorenni sono proibiti dalle nostre linee guida;
- nelle due schede lei falsifica i dati di peso e altezza;
- sua madre ci ha scritto a sua volta.
Da tutto l'insieme c'è da sospettare non tanto la tossicità della sua coppia, che sembra vivere più di fantasia che di esperienze concrete, ma un grave invischiamento tra lei e sua madre.
Una ragazza, per quanto giovane, non discute con la madre le proprie preferenze sessuali e non lascia in giro i propri messaggi con il fidanzato.
Tenga conto che oltretutto facendo questo sta violando la privacy di lui.
Si rivolga all* psicolog* della sua scuola per chiarire tutto.
Buone cose.
lei oggi ci ha già scritto raccontandoci la stessa storia ed ha avuto risposta, e non è consentito replicare la stessa domanda. https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1048715-sono-sbagliata.html
Inoltre devo segnalarle che:
- lei è minorenne e i consulti ai minorenni sono proibiti dalle nostre linee guida;
- nelle due schede lei falsifica i dati di peso e altezza;
- sua madre ci ha scritto a sua volta.
Da tutto l'insieme c'è da sospettare non tanto la tossicità della sua coppia, che sembra vivere più di fantasia che di esperienze concrete, ma un grave invischiamento tra lei e sua madre.
Una ragazza, per quanto giovane, non discute con la madre le proprie preferenze sessuali e non lascia in giro i propri messaggi con il fidanzato.
Tenga conto che oltretutto facendo questo sta violando la privacy di lui.
Si rivolga all* psicolog* della sua scuola per chiarire tutto.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Non ho mai scritto in precedenza; il mio profilo è stato creato alle 18:22 di oggi come dimostra l’email che ho ricevuto per confermarne la creazione. Non ho falsificato i miei dati, di fatto peso 35 kg e sono alta 154 cm. Il post di cui Lei mi ha inviato il link non è stato scritto da me e differisce anche in molti dettagli dal mio pensiero e dalla mia esperienza di vita (per fare degli esempi, non sono mai stata maltrattata e non considero violenti i rapporti penetrativi; inoltre io non mi considero sbagliata , so di non esserlo. Sono palesi anche differenze tra il modo in cui scrivo e quello in cui ha scritto l’altra persona). Mia madre non mi ha parlato di questo sito, non prima che io lo trovassi da sola.
Non ho mai lasciato in giro i messaggi privati con il mio ragazzo, ma è stata mia madre ad andare a leggerli, lei dice sia stato per sbaglio, ed io le credo anche.
Inoltre, ogni cosa che io dico del mio ragazzo è detta con il suo completo ed esplicito consenso.
Non ho mai lasciato in giro i messaggi privati con il mio ragazzo, ma è stata mia madre ad andare a leggerli, lei dice sia stato per sbaglio, ed io le credo anche.
Inoltre, ogni cosa che io dico del mio ragazzo è detta con il suo completo ed esplicito consenso.
[#3]
Gentile utente,
parto dalla fine per chiarire un dato fondamentale a tutti quelli che ci leggono. Lei scrive: "ogni cosa che io dico del mio ragazzo è detta con il suo completo ed esplicito consenso".
Chiarisco che non è opportuno raccontare fatti intimi come le preferenze sessuali di un'altra persona e il "completo ed esplicito consenso" dev'essere espresso per scritto e riguardare precisi argomenti e specifiche sedi di testimonianza (un'aula di tribunale, per esempio).
In tutti gli altri casi, la mancanza di riserbo potrebbe danneggiare l'immagine pubblica della persona e produrre conseguenze anche giuridiche.
Vengo invece alla sua affermazione di non aver scritto la lettera all'altro link. Poiché i punti di contatto sono numerosissimi, le due lettere PARLANO DELLA STESSA PERSONA.
Se l'altra lettera non l'ha scritta lei, ne tragga le opportune conclusioni.
Qui le linko anche la lettera della madre: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1048706-aiutatemi-a-capire-cosa-posso-fare-x-stare-meglio.html
parto dalla fine per chiarire un dato fondamentale a tutti quelli che ci leggono. Lei scrive: "ogni cosa che io dico del mio ragazzo è detta con il suo completo ed esplicito consenso".
Chiarisco che non è opportuno raccontare fatti intimi come le preferenze sessuali di un'altra persona e il "completo ed esplicito consenso" dev'essere espresso per scritto e riguardare precisi argomenti e specifiche sedi di testimonianza (un'aula di tribunale, per esempio).
In tutti gli altri casi, la mancanza di riserbo potrebbe danneggiare l'immagine pubblica della persona e produrre conseguenze anche giuridiche.
Vengo invece alla sua affermazione di non aver scritto la lettera all'altro link. Poiché i punti di contatto sono numerosissimi, le due lettere PARLANO DELLA STESSA PERSONA.
Se l'altra lettera non l'ha scritta lei, ne tragga le opportune conclusioni.
Qui le linko anche la lettera della madre: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1048706-aiutatemi-a-capire-cosa-posso-fare-x-stare-meglio.html
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Essendo queste conversazioni anonime, l’immagine del mio ragazzo non ne risente. Per lo stesso motivo, ovvero l’anonimato, ritengo non sia necessario da parte di un* psicolog* condividere messaggi inviati da pazienti con altri pazienti.
Ha sorpreso anche me leggere quella risposta da lei linkata, perché molti elementi corrispondono, ma troppi non corrispondono; non posso averlo scritto io. Grazie del suo tempo
Ha sorpreso anche me leggere quella risposta da lei linkata, perché molti elementi corrispondono, ma troppi non corrispondono; non posso averlo scritto io. Grazie del suo tempo
[#5]
Gentile utente,
mi sembra che lei continui ad equivocare sul concetto di privacy.
Ancora una volta spiego, nell'interesse di tutti quelli che ci leggono, quanto segue:
- I consulti che pervengono a Medicitalia sono anonimi e PUBBLICI. I due elementi li rendono trasmissibili a chiunque e ovunque (non hanno né privacy né copyright, per intenderci: possono essere anche del tutto inventati o scritti da terzi fingendosi altri, come è capitato forse anche in questo caso). Perciò gli specialisti non solo possono, ma spesso devono segnalare delle email che sono in ogni caso a disposizione di tutti.
Non si tratta certo di "un* psicolog* che condivide messaggi inviati da pazienti con altri pazienti", non diciamo assurdità.
- La lesione di privacy del fidanzato, da parte dell'utente che ci scrive e in tutti i casi analoghi, non può avvenire su questa pagina, dove, ripeto, c'è l'anonimato e anche la possibilità di inventare, ma nelle comunicazioni fatte alla madre o a qualunque persona estranea alla coppia che conosca nome e cognome del soggetto e potrebbe divulgare ad altri.
Con questo ritengo che l'aiuto che possiamo dare a chi ci ha scritto sia concluso.
Buone cose.
mi sembra che lei continui ad equivocare sul concetto di privacy.
Ancora una volta spiego, nell'interesse di tutti quelli che ci leggono, quanto segue:
- I consulti che pervengono a Medicitalia sono anonimi e PUBBLICI. I due elementi li rendono trasmissibili a chiunque e ovunque (non hanno né privacy né copyright, per intenderci: possono essere anche del tutto inventati o scritti da terzi fingendosi altri, come è capitato forse anche in questo caso). Perciò gli specialisti non solo possono, ma spesso devono segnalare delle email che sono in ogni caso a disposizione di tutti.
Non si tratta certo di "un* psicolog* che condivide messaggi inviati da pazienti con altri pazienti", non diciamo assurdità.
- La lesione di privacy del fidanzato, da parte dell'utente che ci scrive e in tutti i casi analoghi, non può avvenire su questa pagina, dove, ripeto, c'è l'anonimato e anche la possibilità di inventare, ma nelle comunicazioni fatte alla madre o a qualunque persona estranea alla coppia che conosca nome e cognome del soggetto e potrebbe divulgare ad altri.
Con questo ritengo che l'aiuto che possiamo dare a chi ci ha scritto sia concluso.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 898 visite dal 03/07/2024.
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