Come posso aiutare una mia amica che soffre di depressione e pensa continuamente al suicidio?
Carissimi dottori, è da tanto tempo che pensavo di inviare questa domanda ma dopo quello che è successo oggi credo di avere bisogno di un vostro parere.
Ho questa mia amica, 20 anni come me, una ragazza molto intelligente, solare, che vedendola non ti farebbe sospettare nulla.
Siamo entrati molto in confidenza, ed un giorno nel cortile dell’Università in lacrime mi ha raccontato che aveva da poco chiuso una relazione poiché il suo nuovo fidanzato la sfruttava e la usava solo sessualmente.
Io lì la consolai (in realtà al tempo glielo anche predissi, perché quel tipo era solamente uno sciupafemmine), ma sembrò a me una reazione troppo esagerata per una sciocchezza del genere.
E da lì mi ha iniziato a raccontare che soffre di depressione, insicurezza, anche con le relazioni (lei bisessuale, ma cambia spesso perché ha paura di soffrire ed è molto indecisa).
Veniamo al dunque: un mesetto fa mi chiama in lacrime perché vuole togliersi la vita, io fortunatamente ero lì nei dintorni e sono corso da lei riuscendo a gestire la situazione (in caso contrario avrei chiamato chi di dovere).
E da qui altro racconto che mi ha sconvolto: lei un anno fa ha tentato di togliersi la vita bevendo un miscuglio di farmaci, si addormentò sperando di non svegliarsi e contro ogni aspettativa si svegliò il giorno dopo.
Lei infatti mi ripete che è come morta da un anno, e nonostante i successi che ha nella vita universitaria le sembra inutile vivere.
So benissimo che posso fare pochissimo da amico e servono persone esperte e qualificate ad aiutarla (a quanto so è seguita da uno psichiatria ed una psicologa) però veramente non so cosa potrei fare di più chiedo il vostro aiuto per capire in che modo posso aiutarla (spesso mi chiama e mi chiede una motivazione per vivere).
Vi ringrazio se potrete aiutarmi, distinti saluti.
Ho questa mia amica, 20 anni come me, una ragazza molto intelligente, solare, che vedendola non ti farebbe sospettare nulla.
Siamo entrati molto in confidenza, ed un giorno nel cortile dell’Università in lacrime mi ha raccontato che aveva da poco chiuso una relazione poiché il suo nuovo fidanzato la sfruttava e la usava solo sessualmente.
Io lì la consolai (in realtà al tempo glielo anche predissi, perché quel tipo era solamente uno sciupafemmine), ma sembrò a me una reazione troppo esagerata per una sciocchezza del genere.
E da lì mi ha iniziato a raccontare che soffre di depressione, insicurezza, anche con le relazioni (lei bisessuale, ma cambia spesso perché ha paura di soffrire ed è molto indecisa).
Veniamo al dunque: un mesetto fa mi chiama in lacrime perché vuole togliersi la vita, io fortunatamente ero lì nei dintorni e sono corso da lei riuscendo a gestire la situazione (in caso contrario avrei chiamato chi di dovere).
E da qui altro racconto che mi ha sconvolto: lei un anno fa ha tentato di togliersi la vita bevendo un miscuglio di farmaci, si addormentò sperando di non svegliarsi e contro ogni aspettativa si svegliò il giorno dopo.
Lei infatti mi ripete che è come morta da un anno, e nonostante i successi che ha nella vita universitaria le sembra inutile vivere.
So benissimo che posso fare pochissimo da amico e servono persone esperte e qualificate ad aiutarla (a quanto so è seguita da uno psichiatria ed una psicologa) però veramente non so cosa potrei fare di più chiedo il vostro aiuto per capire in che modo posso aiutarla (spesso mi chiama e mi chiede una motivazione per vivere).
Vi ringrazio se potrete aiutarmi, distinti saluti.
[#1]
Gentile utente,
il problema che Lei ci pone non è certo lieve, né di facile soluzione attraverso un consulto online.
Il fatto è che la fase di età 15-29 è particolarmente a rischio per il suicidio, e che ogni anno in Italia ben 4000 persone ci riescono.
Le chiedo di leggere con calma ed attenzione questa News sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5014-prevenire-il-suicidio-giornata-mondiale-oms-il-10-settembre.html .
Leggendola si accorgerà che non è facile riuscire a portare un reale conforto a chi medita il suicidio come soluzione dei problemi: a fronte di una vera e propria malattia sono necessari gli specialisti.
Tuttavia l'ascolto e la comprensione empatica di un amico possono essere preziosi;
a due condizioni:
- che non sostituiscano (o ritardino) il ricorso all* specialista Psicolog* psicoterapeuta (un cerotto non può sostituire l'oncologo nel caso di tumore),
- che chi aiuta non cada in quel "contagio emotivo" che lo metterebbe a sua volta in pericolo. Tanto più nel disgraziato caso che qualche tentativo riuscisse.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
il problema che Lei ci pone non è certo lieve, né di facile soluzione attraverso un consulto online.
Il fatto è che la fase di età 15-29 è particolarmente a rischio per il suicidio, e che ogni anno in Italia ben 4000 persone ci riescono.
Le chiedo di leggere con calma ed attenzione questa News sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5014-prevenire-il-suicidio-giornata-mondiale-oms-il-10-settembre.html .
Leggendola si accorgerà che non è facile riuscire a portare un reale conforto a chi medita il suicidio come soluzione dei problemi: a fronte di una vera e propria malattia sono necessari gli specialisti.
Tuttavia l'ascolto e la comprensione empatica di un amico possono essere preziosi;
a due condizioni:
- che non sostituiscano (o ritardino) il ricorso all* specialista Psicolog* psicoterapeuta (un cerotto non può sostituire l'oncologo nel caso di tumore),
- che chi aiuta non cada in quel "contagio emotivo" che lo metterebbe a sua volta in pericolo. Tanto più nel disgraziato caso che qualche tentativo riuscisse.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 471 visite dal 01/07/2024.
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