Amica assillante e aggressiva

Gentili Dottori,

da qualche anno a questa parte mi ritrovo a dover gestire un problema che ormai sta diventando insostenibile.
Nel 2019, tramite amicizie in comune, ho conosciuto una ragazza che da lì a poco sarebbe entrata nel mio giro di conoscenze. Inizialmente sembrava una persona interessante, sempre presente e che mi ha dato un grosso aiuto per superare alcuni scogli in università.
Si presentava come una persona che eccelle in tutto ciò che fa, parlando spesso dei suoi successi personali e molto poco delle sue vecchie amicizie e delle sue relazioni amorose.
Nel primo anno e mezzo ha mantenuto un comportamento tutto sommato normale, ma poi ho iniziato a notare i primi campanelli d’allarme: mi cercava un po’ troppo assiduamente e si faceva spazio, anche con un po’ di prepotenza, tra le mie più care e vecchie amicizie.
Lanciava critiche velate sul mio lavoro, il mio stile di vita e i miei risultati all’università (nota: alla fine mi sono laureata nel suo stesso indirizzo con il massimo dei voti, riuscendo a fare meglio di lei).
Se mi chiamava e non rispondevo al telefono per qualche motivo, dapprima chiamava i miei amici, poi i miei genitori.
Quando non mi cercava per qualche giorno, manifestava il suo disagio e la sua insoddisfazione in modo indiretto, attraverso post sarcastici sui social, critiche velate e atteggiamenti di chiusura. Dopo qualche giorno, ricominciava a farsi sentire come se nulla fosse accaduto.
Questo ciclo è andato avanti per 2-3 anni.
Recentemente, la situazione è diventata ancora più grave: continue aggressioni verbali, richieste perentorie di essere inclusa in nuovi giri di amicizie, lamentele indirette sul fatto di sentirsi sempre l’ultima ruota del carro e un continuo svalutare me e le altre persone per ergersi ad esempio di integrità e intelligenza.
Faccio parte di un nutrito gruppo di amici (tra i quali anche lei) e questi suoi comportamenti generano un clima insostenibile: comincio a sviluppare un po’ d’ansia, non mi sento libera di passare del tempo con altri amici perché lei potrebbe esplodere e aggredirmi verbalmente.
Inoltre, genera un clima pesante anche in serate che dovrebbero essere spensierate, isolandosi quando nota che gli altri si divertono insieme.
Assume atteggiamenti di autoesclusione.
Nonostante i miei tentativi di comunicare apertamente e risolvere le tensioni, la situazione non migliora e questo mi provoca un notevole stress emotivo.
Cerco di ignorare certi atteggiamenti, ma ciò non fa altro che peggiorare la situazione, aumentando la tensione all'interno del gruppo.
Mi piacerebbe avere un vostro parere professionale su come affrontare al meglio questa situazione.
Ho perso qualsiasi interesse a proseguire con questa amicizia che ormai non mi dà altro che negatività, ma purtroppo condividiamo la stessa comitiva.
Grazie anticipatamente per qualsiasi suggerimento vorrete offrirmi.

Cordiali saluti
G. B.
[#1]
Dr.ssa Sonia Ferraro Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentilissima,
Le relazioni sociali sono sempre qualcosa che ci tocca profondamente, con le sue sfaccettature a volte difficili da gestire.
Molte volte il nostro modo di relazionarci (e anche il modo in cui smettiamo di farlo con alcuni) parla delle nostre relazioni più antiche e primordiali, ovvero quelle con i propri genitori. Questo ha anche a che fare con il nostro modo di reagire alle tensioni, alle rotture, alla paura di essere espulsi da un gruppo o, addirittura, di autoescludersi a proprio danno. Ma quale danno sta facendo a se stessa imponendosi di trovare un equilibrio in questo gruppo e di essere, forse, l’unica a cercarlo? Tale responsabilità potrebbe essere forse condivisa con gli altri?
Queste sono solo alcune delle domande che mi porrei e spero possano aiutarla a riflettere sulla situazione.
Cordialmente,
Dott.ssa Ferraro

Dr.ssa sonia ferraro