Riflessione su un malinteso
Buongiorno, cerco di essere il più coinciso possibile.
Ieri è stata l'ultima giornata del centro estivo dove faccio l'animatore volontario.
Durante la serata finale si sono tenute le premiazioni e la squadra che animavo era in lizza per vincere.
Sapevo già chi avrebbe vinto ma non l'ho detto alla mia squadra per non rovinare la sorpresa (dicendoli il contrario forse abbiamo perso gli altri hanno fatto più punti...), anche se ho voluto dare speranza ai miei ragazzi incitandoli che non era detta l'ultima parola.
Quando una ragazza dell'altra squadra mi ha chiesto quale speranza, scherzando, le ho detto che potevano ambire al premio di consolazione.
Purtroppo, questa battuta l'ha fatta arrabbiare molto.
La ragazza si è infuriata, dicendomi: "Dovrebbe far ridere", e poi ha continuato a dirmi di girarmi.
Non mi aspettavo una reazione del genere e mi ha colpito vedere un così alto agonismo.
Durante la serata ho cercato di scusarmi con lei, dicendole che mi dispiaceva e che non volevo essere crudele, ma lei era troppo arrabbiata per ascoltarmi.
Mi ha anche minacciato di dirlo all'educatore per farmi cacciare dal centro estivo e penalizzare la mia squadra, cosa che poi non ha fatto.
Sono davvero dispiaciuto per quello che è successo.
Volevo solo sdrammatizzare, non sono una persona molto competitiva e non pensavo che una battuta potesse ferire così tanto.
Purtroppo, lei e le sue amiche hanno continuato a ridere e a fare commenti su di me per tutta la serata, e questo mi ha fatto sentire ancora peggio.
Anche un'altra animatrice sembrava compiacente con loro.
Questa situazione mi ha lasciato amareggiato, soprattutto perché mi rendo conto che ci sarà sempre qualcuno che vedrà il male in ciò che fai.
Mi è stato detto di essere crudele, cosa che ho ammesso anch'io, ma mi sembra che anche loro non siano state gentili nei miei confronti, insultandomi hanno fatto peggio, dicendo che ho insultato la loro squadra anche se ho detto una singola parola.
Mi sento mortificato per quanto accaduto e continuo a pensarci.
Sono una persona sensibile e questo mi ha un po' segnato, mi è stato consigliato da altre animatrici al quale ho raccontato il fatto di lasciar scivolare la sua reazione perché sono ragazze permalose e di non darci peso ma io sinceramente non ci riesco.
Voi cosa ne pensate?
Sono consapevole di aver sbagliato ma loro non hanno fatto meglio.
Vi ringrazio.
Ieri è stata l'ultima giornata del centro estivo dove faccio l'animatore volontario.
Durante la serata finale si sono tenute le premiazioni e la squadra che animavo era in lizza per vincere.
Sapevo già chi avrebbe vinto ma non l'ho detto alla mia squadra per non rovinare la sorpresa (dicendoli il contrario forse abbiamo perso gli altri hanno fatto più punti...), anche se ho voluto dare speranza ai miei ragazzi incitandoli che non era detta l'ultima parola.
Quando una ragazza dell'altra squadra mi ha chiesto quale speranza, scherzando, le ho detto che potevano ambire al premio di consolazione.
Purtroppo, questa battuta l'ha fatta arrabbiare molto.
La ragazza si è infuriata, dicendomi: "Dovrebbe far ridere", e poi ha continuato a dirmi di girarmi.
Non mi aspettavo una reazione del genere e mi ha colpito vedere un così alto agonismo.
Durante la serata ho cercato di scusarmi con lei, dicendole che mi dispiaceva e che non volevo essere crudele, ma lei era troppo arrabbiata per ascoltarmi.
Mi ha anche minacciato di dirlo all'educatore per farmi cacciare dal centro estivo e penalizzare la mia squadra, cosa che poi non ha fatto.
Sono davvero dispiaciuto per quello che è successo.
Volevo solo sdrammatizzare, non sono una persona molto competitiva e non pensavo che una battuta potesse ferire così tanto.
Purtroppo, lei e le sue amiche hanno continuato a ridere e a fare commenti su di me per tutta la serata, e questo mi ha fatto sentire ancora peggio.
Anche un'altra animatrice sembrava compiacente con loro.
Questa situazione mi ha lasciato amareggiato, soprattutto perché mi rendo conto che ci sarà sempre qualcuno che vedrà il male in ciò che fai.
Mi è stato detto di essere crudele, cosa che ho ammesso anch'io, ma mi sembra che anche loro non siano state gentili nei miei confronti, insultandomi hanno fatto peggio, dicendo che ho insultato la loro squadra anche se ho detto una singola parola.
Mi sento mortificato per quanto accaduto e continuo a pensarci.
Sono una persona sensibile e questo mi ha un po' segnato, mi è stato consigliato da altre animatrici al quale ho raccontato il fatto di lasciar scivolare la sua reazione perché sono ragazze permalose e di non darci peso ma io sinceramente non ci riesco.
Voi cosa ne pensate?
Sono consapevole di aver sbagliato ma loro non hanno fatto meglio.
Vi ringrazio.
[#1]
Gentile utente,
quello che le è accaduto dimostra quanto è difficile capirsi, tra esseri umani, proprio perché possediamo quella cosa complessa, raffinata e multimodale che è il linguaggio.
Si dice che gli animali si attraggano o si respingano a fiuto. Noi invece abbiamo le parole, gli sguardi, la mimica, la capacità di trasmettere le nostre idee e le nostre emozioni, ma anche la capacità di nascondere idee ed emozioni, di dissimularle e di contraffarle; possiamo fingere, fare dell'ironia, possiamo mentire, circuire eccetera.
Venendo a lei, nell'entusiasmo per il successo della sua squadra ha voluto fare dell'umorismo, non sappiamo con quale espressione del viso né con quali precedenti rapporti con la ragazza che si è offesa.
La ragazza, forse irritata per la sconfitta che sentiva arrivare, non è stata propensa ad accogliere il suo scherzo e ha reagito con aggressività e violenza verbale.
Ci sono persone che non sanno scherzare e non sanno capire uno scherzo. Nei casi estremi questo avviene per certe conformazioni genetiche che compromettono la socialità. Altre persone non sanno scherzare per formazione familiare, indole, cultura, o perché si trovano in un momento particolare della loro esistenza.
Fossi in lei, farei tesoro di quest'esperienza per capire che non tutto quello che ha un significato nella cerchia familiare e amicale viene percepito nello stesso modo all'esterno di essa.
Persone benevole accettano poi le spiegazioni e le scuse, persone rigide e tendenzialmente malevole no.
La cautela aiuta, ma non sempre. Sarei d'accordo con le colleghe che le hanno detto di ignorare queste persone e le hanno definite permalose: tanto più perché se un discorso non viene capito, quando la persona ricevente va a riferire a terzi altera tutto il contenuto del messaggio, e allora apriti cielo!
Lei scrive: "mi rendo conto che ci sarà sempre qualcuno che vedrà il male in ciò che fai". Esattamente. Siamo destinati a non essere capiti e anche a non capire. Da queste scorbutiche lei ha ricevuto in dono un grande insegnamento.
Buone cose.
quello che le è accaduto dimostra quanto è difficile capirsi, tra esseri umani, proprio perché possediamo quella cosa complessa, raffinata e multimodale che è il linguaggio.
Si dice che gli animali si attraggano o si respingano a fiuto. Noi invece abbiamo le parole, gli sguardi, la mimica, la capacità di trasmettere le nostre idee e le nostre emozioni, ma anche la capacità di nascondere idee ed emozioni, di dissimularle e di contraffarle; possiamo fingere, fare dell'ironia, possiamo mentire, circuire eccetera.
Venendo a lei, nell'entusiasmo per il successo della sua squadra ha voluto fare dell'umorismo, non sappiamo con quale espressione del viso né con quali precedenti rapporti con la ragazza che si è offesa.
La ragazza, forse irritata per la sconfitta che sentiva arrivare, non è stata propensa ad accogliere il suo scherzo e ha reagito con aggressività e violenza verbale.
Ci sono persone che non sanno scherzare e non sanno capire uno scherzo. Nei casi estremi questo avviene per certe conformazioni genetiche che compromettono la socialità. Altre persone non sanno scherzare per formazione familiare, indole, cultura, o perché si trovano in un momento particolare della loro esistenza.
Fossi in lei, farei tesoro di quest'esperienza per capire che non tutto quello che ha un significato nella cerchia familiare e amicale viene percepito nello stesso modo all'esterno di essa.
Persone benevole accettano poi le spiegazioni e le scuse, persone rigide e tendenzialmente malevole no.
La cautela aiuta, ma non sempre. Sarei d'accordo con le colleghe che le hanno detto di ignorare queste persone e le hanno definite permalose: tanto più perché se un discorso non viene capito, quando la persona ricevente va a riferire a terzi altera tutto il contenuto del messaggio, e allora apriti cielo!
Lei scrive: "mi rendo conto che ci sarà sempre qualcuno che vedrà il male in ciò che fai". Esattamente. Siamo destinati a non essere capiti e anche a non capire. Da queste scorbutiche lei ha ricevuto in dono un grande insegnamento.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 534 visite dal 29/06/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.