Dipendenza affettiva, ossessione in amore, nei sentimenti, per una persona speciale

Salve dottori, mi chiamo Simone. Situazione urgente. A maggio 2023conosco una ragazza, ad agosto ci siamo avvicinati tantissimo. A riguardare indietro provavo realmente il bene che provo per questa persona. Mi sembrava un sogno quello che stavo vivendo. Io lo considero un amore che nasce platonico. Non ho mai pensato a secondi fini, era veramente un amore puro. Fin qua tutto ok, fino a che sono arrivati dei problemi che comprendo da poco, di cui sto andando nel profondo. Premetto che, abreve, andrò da una psicologa. Ho avuto dei comportamenti orribili, il contrario di un amore sano. Cercavo sempre rassicurazioni, appesantirla per vederci, spiavo ultimi accessi, ci rimanevo male se non mi cercava un singolo giorno e glielo facevo pesare, portandola al litigare SEMPRE. Una sera lei si è stancata. Ha iniziato afarsi domande, è entrata in un periodo di apatia e mi chiedo se fosse anche per colpa mia, siccome secondo me lei era apatica verso se stessa per domande deltipo "perche ho fatto tutto ciò? ", mi disse "mi sembra di deludere chiunque mi stia accanto", apatica verso di me perché non voleva farmi del male, non sapeva come uscirne senza farmi provare dolore. Per poco tempo sentivo che lei comunque provava ancora del bene per me, fino a che veramente la situazione è precipitata. L'ossessione ha preso il via, le ho detto che mi sarei ammazzato, di venire al mio funerale, ho scritto alle sue amiche, l'ho portata a uno stress difficile da gestire, così credo abbia represso i suoi sentimenti. Lei si è accorta di questa mia ossessione, haprovato a farmelo capire ma le andavo sempre contro. Da lì è cambiata per sempre. Ma credo inoltre che questo cambiamento sia stato obbligato dalla mia ossessione. So che quelloche avevo mi bastava, ma non sono mai stato in grado di dare amore sano. Mi uccidequesta cosa, perché io provo realmente affetto per lei. Non è una a caso. Abbiamo provato a prenderci pause, non sono servite poiché non capivo ilproblema. Ha sempre provato ad aiutarmi. E io non ho fatto altro che metterle ancora più pressioni. A fine marzo ha deciso di bloccarmi perché nonmi sopportava più. Sono stato male, non dormivo più. A maggio ho iniziato a capire la miaossessione. Le ho scritto perché volevo chiuderla bene, riuscendoci. Ora sto andando nel profondo, leggo un libro su questa tematica, un dipendente affettivo nasce dalla propria visione del mondo, problemi personali irrisolti, mancato affetto. Mi uccide perché è tutto vero, è proprio da questo che ci siamo avvicinati. Mi porto dentro un dolore per aver perso tutto ciò che amavo per colpa di una malattia. Mi si è creato unprecedente che mi lascia traumi. Miserveaiuto, un passo è stato già fatto cioè riconoscere l'ossessione. Vorrei avere l'opportunità di parlarci, di combattere insieme questamia ossessione andandodallopsicologo, vorrei farle capire che mi sono svegliato da un incubo. Mi ritrovo a combattere la sua assenza, a fare i conti con una cosa della quale non sapevo neanche l'esistenza.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
è un grande passo l'essersi accorto di avere un disturbo, quello stesso che ha danneggiato la sua relazione, ha allontanato la ragazza che amava e potrebbe produrle chissà quanti altri disagi, quindi ha fatto benissimo a ricorrere all* specialist* psicolog*.
Finché non comincerà la cura e non si affiderà alle indicazioni del curante non si arrovelli, se possibile, e soprattutto non si fissi su cose come quelle che ha scritto: "Vorrei avere l'opportunità di parlarci, di combattere insieme questamia ossessione andandodallopsicologo, vorrei farle capire che mi sono svegliato da un incubo".
Le sue pretese non sono realistiche e nemmeno utili per guarirla.
Perché mai la sua ragazza dovrebbe aiutarla a guarire? Anche se fosse una psicologa, la vostra passata relazione negherebbe che possa prenderla in cura. Se invece, come penso, non è una psicologa, perché dopo averla tanto oppressa adesso vorrebbe anche imporle un ruolo di curante, o di mamma? Questo pretendere di usare il partner al di fuori del suo ruolo di partner è appunto frutto della sua malattia.
Le faccio tanti auguri per una guarigione completa che le restituisca la capacità di instaurare relazioni sane, insieme a tutto il resto che la buona salute psico-fisica, e nel suo caso la giovinezza, possono offrire.
Ci tenga al corrente dei suoi progressi.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Salve dottoressa, credo lei abbia ragione. Ho confuso la sua presenza durante questo mio percorso pensando che potrebbe apprezzarlo e riaprirsi con quello che vorrei davvero... avere la possibilità di tornare con lei... pensavo che sarebbe stato un passo per darci modo di vivere questo cambiamento insieme ma mi sbagliavo... non so come riconquistarla e questa cosa mi distrugge, perché ormai siamo arrivati a un punto che vede solo quel mio lato e nient'altro... un giorno mi disse "ora che conosco questo tuo lato non mi fa più piacere sentirti"... se lei ha dei consigli su come muovermi, cosa poterle dire (anche errori da evitare assolutamente) e farle sparire piano piano quel lato di me apprezzerei tanto... perché io ossessione a parte provo molto, e il sol pensiero di aver perso ciò che amavo per colpa di una cosa che non ho chiesto mi distrugge... perché sento come se qualcunaltro abbia deciso per me, per noi... non sono realmente io ad aver detto e fatto quelle cose... spero lei mi comprenda perché mi porto dentro un dolore troppo forte
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
la comprendo profondamente, ma la risposta ai suoi dubbi, anche come agire per cercare di riconquistare la sua ragazza, non è una semplice formuletta da applicare in un lampo, bensì un percorso lungo di consapevolezza, esercizi, infine guarigione.
Può mandare un messaggio alla sua ex dicendole che ha capito di aver sbagliato a causa di un disturbo psicologico che si prepara a curare. Questo però dopo aver preso appuntamento con un* psicolog*; prima di questo passo fondamentale lei è ancora nel mondo dei sogni.
L'ansia di voler risolvere tutto e subito è in parte dettata dal dolore della sua perdita, ma in parte scaturisce direttamente dalla sua malattia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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