40 anni e da circa 3 soffro di crisi d'ansia e panico
buonasera e grazie per l'attenzione..ho 40 anni e da circa 3 soffro di crisi d'ansia e panico....sono stata in cura da uno specialista psichiatra e anche psicologa..ho preso per alcuni mesi un antidepressivo,ma ho dovuto sospendere per problemi epatici...i sintomo per me e' una catastrofe..es:dolore al petto,paura di infarto,ogni tanto quando la crisi e' alta mi aiuto con un ansiolitico(ho paura di prenderli per non esserne dipendente.accuso sempre vertigini,senso di svenimento...la pauura mi rende impotennte...posso avere qualke consiglio?vi ringrazio e complimenti per il vs contributo.
[#1]
Gentile utente,
le terapie antipanico sono oggi numerosissime. L'unico 'problema epatico' che controindica l'uso di alcuni (non tutti) i farmaci utilizzabili nel suo problema è l'insufficienza epatica grave. La dipendenza può invece instaurarsi solo in caso di assunzione cronica di benzodiazepine. Se può esserle utile, si rivolga al dr. Mario Savino o alla dr.ssa Cristina Toni (Centro Medico Visconti di Modrone), specialisti esperti nella clinica e nella terapia dei disturbi d'ansia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
le terapie antipanico sono oggi numerosissime. L'unico 'problema epatico' che controindica l'uso di alcuni (non tutti) i farmaci utilizzabili nel suo problema è l'insufficienza epatica grave. La dipendenza può invece instaurarsi solo in caso di assunzione cronica di benzodiazepine. Se può esserle utile, si rivolga al dr. Mario Savino o alla dr.ssa Cristina Toni (Centro Medico Visconti di Modrone), specialisti esperti nella clinica e nella terapia dei disturbi d'ansia.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Gentile Utente,
ammesso che al tempo lei avesse fatto tutti gli accertamenti medici del caso (tra cui l'esclusione di una patologia tiroidea) nel trattamento del Disturbo di Panico i migliori risultati si riscontrano associando farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale. La prima va gestita accuratamente da uno psichiatra, che scelga il farmaco anche in base alle caratteristiche mediche del paziente (es problemi epatici, ecc).
per quanto riguarda invece la psicoterapia, o la psicologa non era specializzata nella terapia cognitivo-comportamentale, oppure non era la persona "giusta" per lei: questo infatti può succedere, soprattutto in una professione che si basa sulla relazione umana tra due persone, e a volte non è necessariamente un fatto legato alla preparazione tecnica dello specialista.
Per cui, tenendo presente queste considerazioni, e consapevole del fatto che è questa l'unica via di guarigione in un Disturbo di Panico, io le consiglio di riprovare.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
ammesso che al tempo lei avesse fatto tutti gli accertamenti medici del caso (tra cui l'esclusione di una patologia tiroidea) nel trattamento del Disturbo di Panico i migliori risultati si riscontrano associando farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale. La prima va gestita accuratamente da uno psichiatra, che scelga il farmaco anche in base alle caratteristiche mediche del paziente (es problemi epatici, ecc).
per quanto riguarda invece la psicoterapia, o la psicologa non era specializzata nella terapia cognitivo-comportamentale, oppure non era la persona "giusta" per lei: questo infatti può succedere, soprattutto in una professione che si basa sulla relazione umana tra due persone, e a volte non è necessariamente un fatto legato alla preparazione tecnica dello specialista.
Per cui, tenendo presente queste considerazioni, e consapevole del fatto che è questa l'unica via di guarigione in un Disturbo di Panico, io le consiglio di riprovare.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
[#3]
Buongiorno,
i sintomi da lei riferiti sembrano effettivamente far parte della sitomatologia tipica degli Attacchi di Panico.
Questa patologia si può trattare molto bene con alcuni farmaci specifici (alcuni dei quali lei sembra avere già provato) coadiuvati da sedute di psicoterapia.
Questo trattamento raramente possiede delle complicanze epatiche per cui le consiglio di rivolgersi nuovamente allo psichiatra e seguire la cura consigliata da lui.
La cura con ansiolitici è corretta solo se di breve durata e supervisionata da un medico. Risulta meno vantaggiosa se "autosomministrata" dal paziente.
Un saluto
dott. Gianmaria Zita
i sintomi da lei riferiti sembrano effettivamente far parte della sitomatologia tipica degli Attacchi di Panico.
Questa patologia si può trattare molto bene con alcuni farmaci specifici (alcuni dei quali lei sembra avere già provato) coadiuvati da sedute di psicoterapia.
Questo trattamento raramente possiede delle complicanze epatiche per cui le consiglio di rivolgersi nuovamente allo psichiatra e seguire la cura consigliata da lui.
La cura con ansiolitici è corretta solo se di breve durata e supervisionata da un medico. Risulta meno vantaggiosa se "autosomministrata" dal paziente.
Un saluto
dott. Gianmaria Zita
[#4]
Gentile utente,
ad oggi la psicoterapia ha alcune tecniche valide e specifiche nella cura del disturbo con attacchi di panico.
Si possono insegnare tecniche di controllo a livello corporeo, cognitivo, comportamentale, semplici ma efficaci, da affiancare o meno alla terapia farmacologica.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
ad oggi la psicoterapia ha alcune tecniche valide e specifiche nella cura del disturbo con attacchi di panico.
Si possono insegnare tecniche di controllo a livello corporeo, cognitivo, comportamentale, semplici ma efficaci, da affiancare o meno alla terapia farmacologica.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#8]
Gentile Utente,
confermo quanto già detto dal collega e amico Dr. Presta: di farmaci per il disturbo di panico ce ne sono molti inoltre andrebbe valutato per bene cos'è stato il "problema epatico": un rialzo di qualche unità delle transaminasi o della gammaGT non comporta necessariamente una controindicazione assoluta al trattamento, inoltre è necessario valutare se è stato realmente il trattamento a muovere questi esami. La fase premestruale spesso peggiora la sintomatologia del panico anche se ciò non è la regola.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
confermo quanto già detto dal collega e amico Dr. Presta: di farmaci per il disturbo di panico ce ne sono molti inoltre andrebbe valutato per bene cos'è stato il "problema epatico": un rialzo di qualche unità delle transaminasi o della gammaGT non comporta necessariamente una controindicazione assoluta al trattamento, inoltre è necessario valutare se è stato realmente il trattamento a muovere questi esami. La fase premestruale spesso peggiora la sintomatologia del panico anche se ciò non è la regola.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk
Dr. Claudio Lorenzetti
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