Mi sento così sola

Gentili dottori,
mi scuso in anticipo se questo messaggio non sarà chiarissimo ma mi trovo in uno stato di forte angoscia e sto cercando con fatica di mettere ordine ai miei pensieri.
Mi sento sola, non sento di avere qualcuno che mi ami davvero e non riesco a costruire una relazione soddisfacente e questo sta distruggendo la mia autostima.
Vivo in uno stato di ansia continuo.
Ho 25 anni, tutte le mie amiche sono riuscite a trovare un fidanzato, mentre io sono arrivata al mio quarto anno da single.
Tutte le mie frequentazioni sono state in qualche modo deludenti, e sono sempre finite male.
Non capisco che problema ho e non capisco perché, nonostante io mi impegni, non riesca mai a trovare quello che voglio.
Non capisco perché tutte le mie frequentazioni debbano essere sempre così faticose, e io non possa mai piacere a qualcuno per quella che sono.
Sono arrivata, per proteggermi dalle delusioni, ad uno stato di apatia tale per cui è difficile che mi piaccia qualcuno sul serio; ma anche quando trovo qualcuno che mi piace, e a cui apparentemente piaccio anche io, le cose sono sempre complicate non riesco mai a concludere niente.
Comincio a pensare seriamente che qualcuno per me non esista.
Ora ho una frequentazione con un ragazzo che mi piace molto e sembra ricambiare, appena comincio però ad essere più sicura lui si allontana da me e ripiombo in questo stato di angoscia e ansia.
Non dovrebbe essere più semplice di così?
Ho voglia di amare e di essere amata, sono così stufa di tutto il resto.
Più cresco e più la cosa sembra peggiorare.
Sono già andata da una psicologa con cui ho fatto cinque sedute e non sembrava prendere sul serio il mio problema.
Non mi sento amata, voluta, cercata, non sento di contare veramente per nessuno e questo è frustrante, non mi sono mai sentita così sola in vita mia.
I ragazzi si rapportano a me sempre in modo superficiale quando io sento di avere bisogno di qualcosa di profondo.
Anche col ragazzo che frequento ora, sento che andrà a finire male anche se non vorrei.
E poi provo invidia per le mie amiche, che sono tutte felici e innamorate, e non riesco ad essere sinceramente felice per loro.
Vi prego aiutatemi, non ne posso più.
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Dr. Salvatore Valenti Dentista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Odontostomatologo, Gnatologo, Medico osteopata, Psicologo 94 4
Gentile giovane paziente,
Ho letto il suo messaggio e mi dispiace per quello che sta vivendo.
Sentirsi soli, in psicologia, è ben diverso dall’essere soli. Ci si può sentire soli anche in coppia o in Famiglia..
La scelta di un partner non è banale. Purtroppo, a molte ragazz*, può capitare di sentirsi così frustrate per non avere un compagno, che accetterebbero qualsiasi persona. In linea generale, diciamo che prima di iniziare una relazione, dovremmo chiederci cosa stiamo cercando, che tipo di persona potrebbe essere più adatta a noi e che tipo di rapporto ci piacerebbe avere.
Perché guarda e si paragona alle sue amiche?
Che approccio ha utilizzato la psicologa con cui ha fatto le sedute?
Il tempo è dalla sua parte, 25 anni sono davvero pochi...

Dott. Salvatore Valenti
Medico Odontoiatra, Psicologo Clinico e Agopuntore
Prof. a c. Università di Roma

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Utente
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio di avermi risposto. Non saprei dirle con precisione il metodo utilizzato dalla sua collega, ricordo solo che le sedute erano molto frettolose e lei tendeva un pochino a sminuire quello che dicevo. Magari non era la psicologa giusta per me oppure il mio problema non è grave come a me sembra (spero la seconda). Comunque tendo a paragonarmi alle mie amiche perché loro hanno accesso a ciò che a me sembra precluso: contare veramente per qualcuno, sentirsi amata e apprezzata, essere la prima scelta di una persona. Uso spesso una metafora che ho letto più di qualche volta sui social: in una stanza piena di persone, saresti la prima scelta di qualcuno? Quando mi rendo conto che la risposta è no cado nello stato che ho descritto nel primo messaggio. Quattro anni da sola pesano, e io ho veramente voglia di amare e sentirmi amata.
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Dr. Salvatore Valenti Dentista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Odontostomatologo, Gnatologo, Medico osteopata, Psicologo 94 4
Secondo il codice deontologico:
La psicologa e lo psicologo valutano ed eventualmente propongono l’interruzione del rapporto professionale quando constatano che la paziente o il paziente non trae alcun beneficio dall’intervento psicologico e non e ragionevolmente prevedibile che ne trarra dal proseguimento dello stesso.

Sulla frettolosità preferisco non commentare

Magari non era la psicologa giusta per me oppure il mio problema non è grave come a me sembra (spero la seconda)

Io invece spero la prima. Sicuramente non è grave essere single, (specialmente a 25 anni), ma lei manifesta un problema che va risolto. Potrebbe affrontarlo meglio con l’aiuto di un professionista.
Lei pensa di avere la consapevolezza di quello che davvero desidera?
Ha detto:
Non capisco perché tutte le mie frequentazioni debbano essere sempre così faticose, e io non possa mai piacere a qualcuno per quella che sono
Quali sono queste fatiche ?

Dott. Salvatore Valenti
Medico Odontoiatra, Psicologo Clinico e Agopuntore
Prof. a c. Università di Roma