Gelosia problemi di comprensione con il partner
Buongiorno, sono sempre stata una persona abbastanza gelosa.
Non ho avuto molti partner, pur essendo quasi cinquantenne, perché ho sempre avuto la predisposizione per relazioni stabili e Piuttosto durature.
Ho sempre vissuto la mia gelosia con disagio e vergogna perché nel momento in cui la analizzo da un punto di vista critico mi ritrovo a deplorare gli atteggiamenti e le ossessioni di chi come me è geloso.
Ho chiuso una relazione matrimoniale con una figlia piccola alcuni anni fa.
Il mio attuale compagno è una persona molto esuberante, bisognosa di essere sempre al centro dell’attenzione, ma comunque capace di essere un piacevole intrattenitore che raccoglie quindi sempre interesse e curiosità da parte degli altri, a costo però di dominare spesso la situazione.
Lo conosco da diversi anni e per lungo tempo sono stata incuriosita da lui, ma allo stesso tempo ne sono stata ben lontana perché il suo atteggiamento decisamente vivace e famelico nei confronti del mondo femminile mi rendeva diffidente.
Quando alcuni anni fa abbiamo iniziato però a frequentarci perché si è dichiarato e ha comunicato una forte intenzione di stabilità, la nostra intesa era alta e piacevole.
Mi sono però resa conto che non sono mai riuscita a fidarmi con serenità di lui.
Avendo conosciuto in amicizia il suo modo pasticcione di gestire le relazioni affettive passate, e l’attitudine che ha ancora oggi di raccontarmi bugie o verità adattate quando si parla della frequentazione di alcune donne (colleghe o ex) con cui ha una piacevole Intesa, io vivo con molto disagio queste frequentazioni, con il rischio di esserne a tratti quasi ossessionata.
Più lui deforma la realtà o evita esplicitamente di parlare di queste donne, più cenere in un’immagine idealizzata e quindi dubbia del rapporto che può avere con loro.
Sono consapevole della difficoltà in cui la gelosia possa porre chi la subisce, ma vorrei davvero cercare di trovare il modo per far comprendere al mio compagno che più viene alimentata con atteggiamenti poco chiari o narrazioni false per non avere lei che mi rompe le scatole o mi controlla, più l’ansia a questi legata aumenta e diventa poco razionale.
A volte dare una dimensione umana alle persone che abbiamo idealizzato, ridimensiona notevolmente quel senso di incertezza che si genera.
Mi sento sempre perdente e inesorabilmente dalla parte del torto, ma come interrompere questo circolo vizioso?
È davvero difficile per entrambi creare un dialogo che sia lenitivo anziché dannoso
Cosa posso fare per cambiare questa situazione e renderla più sostenibile?
vi ringrazio infinitamente
Non ho avuto molti partner, pur essendo quasi cinquantenne, perché ho sempre avuto la predisposizione per relazioni stabili e Piuttosto durature.
Ho sempre vissuto la mia gelosia con disagio e vergogna perché nel momento in cui la analizzo da un punto di vista critico mi ritrovo a deplorare gli atteggiamenti e le ossessioni di chi come me è geloso.
Ho chiuso una relazione matrimoniale con una figlia piccola alcuni anni fa.
Il mio attuale compagno è una persona molto esuberante, bisognosa di essere sempre al centro dell’attenzione, ma comunque capace di essere un piacevole intrattenitore che raccoglie quindi sempre interesse e curiosità da parte degli altri, a costo però di dominare spesso la situazione.
Lo conosco da diversi anni e per lungo tempo sono stata incuriosita da lui, ma allo stesso tempo ne sono stata ben lontana perché il suo atteggiamento decisamente vivace e famelico nei confronti del mondo femminile mi rendeva diffidente.
Quando alcuni anni fa abbiamo iniziato però a frequentarci perché si è dichiarato e ha comunicato una forte intenzione di stabilità, la nostra intesa era alta e piacevole.
Mi sono però resa conto che non sono mai riuscita a fidarmi con serenità di lui.
Avendo conosciuto in amicizia il suo modo pasticcione di gestire le relazioni affettive passate, e l’attitudine che ha ancora oggi di raccontarmi bugie o verità adattate quando si parla della frequentazione di alcune donne (colleghe o ex) con cui ha una piacevole Intesa, io vivo con molto disagio queste frequentazioni, con il rischio di esserne a tratti quasi ossessionata.
Più lui deforma la realtà o evita esplicitamente di parlare di queste donne, più cenere in un’immagine idealizzata e quindi dubbia del rapporto che può avere con loro.
Sono consapevole della difficoltà in cui la gelosia possa porre chi la subisce, ma vorrei davvero cercare di trovare il modo per far comprendere al mio compagno che più viene alimentata con atteggiamenti poco chiari o narrazioni false per non avere lei che mi rompe le scatole o mi controlla, più l’ansia a questi legata aumenta e diventa poco razionale.
A volte dare una dimensione umana alle persone che abbiamo idealizzato, ridimensiona notevolmente quel senso di incertezza che si genera.
Mi sento sempre perdente e inesorabilmente dalla parte del torto, ma come interrompere questo circolo vizioso?
È davvero difficile per entrambi creare un dialogo che sia lenitivo anziché dannoso
Cosa posso fare per cambiare questa situazione e renderla più sostenibile?
vi ringrazio infinitamente
[#1]
"Cosa posso fare per cambiare questa situazione e renderla più sostenibile?"
Gentile signora,
Lei descrive quest'uomo come un tipo esuberante e che ama stare al centro della scena, per cui è molto probabile che comportarsi e intrattenersi in un modo che inevitabilmente scatena la Sua gelosia sia del tutto normale e naturale per il Suo compagno. E se forse lui cambiasse qualcosa di questo aspetto, perderebbe anche un certo fascino che all'inizio La intrigava.
D'altra parte c'è Lei, che si sente insicura.
Che tipo di cambiamento auspicherebbe?
Gentile signora,
Lei descrive quest'uomo come un tipo esuberante e che ama stare al centro della scena, per cui è molto probabile che comportarsi e intrattenersi in un modo che inevitabilmente scatena la Sua gelosia sia del tutto normale e naturale per il Suo compagno. E se forse lui cambiasse qualcosa di questo aspetto, perderebbe anche un certo fascino che all'inizio La intrigava.
D'altra parte c'è Lei, che si sente insicura.
Che tipo di cambiamento auspicherebbe?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per il riscontro e capisco perfettamente la sua considerazione. E sono ovviamente e intimamente convinta che il lavoro da fare sulla mia persona sia prioritario, lo penso da sempre e ho già provato più volte. Ma è un lavoro ed un esercizio lungo e costante da mettere in pratica.
Ma esiste anche un modo per chiedere in parte complicità al proprio compagno per essere più limpido e sincero?
Il geloso, di qualunque entità esso sia, è generalmente condannato, sia da se' stesso che dalla società.
Convenzionalmente, chiedo venia per la semplificazione, si considera che il geloso debba ridimensionare o nei casi più gravi curare il proprio atteggiamento possessivo e la vittima di gelosia si debba allontanare se questa relazione diventa tossica e seriamente privante della sua libertà.
E questa mi sembra una condizione quasi fondamentale.
Ma io non voglio assolutamente che il mio partner sia meno esuberante in senso generale, vorrei solo che provasse a comprendere che alcuni atteggiamenti che ha possono generare ansia e incomprensione e se c'è una relazione affettiva in cui si vuole investire, limare alcune abitudini comunicative sarebbe di grandissimo e prezioso aiuto.
Le faccio un paio di esempi banali su una lunga lista di esempi simili accaduti in questi anni:
nel primo anno in cui ci frequentiamo ha una compagnia in un'altra città frequentata anche da una donna con cui ha avuto una relazione d'amore. Mi racconta che lei le ha chiesto di accompagnarlo a casa perché aveva problemi con l'auto, mentre scopro da un'altra persona che lui ha insistito per accompagnarla e "visto che casa sua era lontana" di fermarsi pure da lui a dormire.
Oppure, se parlando con tranquillità di un viaggio a cui ha partecipato, mi cita tutte le persone presenti tranne una che io immaginavo esserci, una collega con cui ha molta complicità e simpatia reciproca e, a mia domanda se quella persona fosse presente, la risposta è "no". Per poi scoprire che quella persona era presente e gli ha anche gentilmente offerto la cena, come può una persona gelosa, da sola nel suo limite, azzerare le sensazioni che questa bugia le genera?
Sono assolutamente certa (più nel secondo caso che nel primo in cui la relazione non era così consolidata) che non ci sia stato nessun tradimento, ma lei che è una professionista e conosce questa patologia, spero mi possa aiutare a capire se ad un partner che ha questa abitudine, si possa far capire quanto va a stimolare negativamente i sentimenti di un geloso.
Poi chiaro, sono io che voglio moderare e imparare a controllare questo cattivo sentimento, ma di questo ne sono abbastanza consapevole.
Grazie davvero
Ma esiste anche un modo per chiedere in parte complicità al proprio compagno per essere più limpido e sincero?
Il geloso, di qualunque entità esso sia, è generalmente condannato, sia da se' stesso che dalla società.
Convenzionalmente, chiedo venia per la semplificazione, si considera che il geloso debba ridimensionare o nei casi più gravi curare il proprio atteggiamento possessivo e la vittima di gelosia si debba allontanare se questa relazione diventa tossica e seriamente privante della sua libertà.
E questa mi sembra una condizione quasi fondamentale.
Ma io non voglio assolutamente che il mio partner sia meno esuberante in senso generale, vorrei solo che provasse a comprendere che alcuni atteggiamenti che ha possono generare ansia e incomprensione e se c'è una relazione affettiva in cui si vuole investire, limare alcune abitudini comunicative sarebbe di grandissimo e prezioso aiuto.
Le faccio un paio di esempi banali su una lunga lista di esempi simili accaduti in questi anni:
nel primo anno in cui ci frequentiamo ha una compagnia in un'altra città frequentata anche da una donna con cui ha avuto una relazione d'amore. Mi racconta che lei le ha chiesto di accompagnarlo a casa perché aveva problemi con l'auto, mentre scopro da un'altra persona che lui ha insistito per accompagnarla e "visto che casa sua era lontana" di fermarsi pure da lui a dormire.
Oppure, se parlando con tranquillità di un viaggio a cui ha partecipato, mi cita tutte le persone presenti tranne una che io immaginavo esserci, una collega con cui ha molta complicità e simpatia reciproca e, a mia domanda se quella persona fosse presente, la risposta è "no". Per poi scoprire che quella persona era presente e gli ha anche gentilmente offerto la cena, come può una persona gelosa, da sola nel suo limite, azzerare le sensazioni che questa bugia le genera?
Sono assolutamente certa (più nel secondo caso che nel primo in cui la relazione non era così consolidata) che non ci sia stato nessun tradimento, ma lei che è una professionista e conosce questa patologia, spero mi possa aiutare a capire se ad un partner che ha questa abitudine, si possa far capire quanto va a stimolare negativamente i sentimenti di un geloso.
Poi chiaro, sono io che voglio moderare e imparare a controllare questo cattivo sentimento, ma di questo ne sono abbastanza consapevole.
Grazie davvero
[#3]
"Le faccio un paio di esempi banali su una lunga lista di esempi simili accaduti in questi anni..."
Ma Lei ne ha mai parlato con lui? E se sì, come ha reagito il Suo compagno? Da chi ha saputo che le cose non stavano proprio come Le erano state raccontate in prima battuta?
Gli ha mai detto che non tollera questo tipo di comportamenti?
Ma Lei ne ha mai parlato con lui? E se sì, come ha reagito il Suo compagno? Da chi ha saputo che le cose non stavano proprio come Le erano state raccontate in prima battuta?
Gli ha mai detto che non tollera questo tipo di comportamenti?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Guardi, credo di aver cercato di spiegare in ogni singola occasione la reazione che genera a me il suo comportamento e, visto che mi ritengo sì gelosa ma anche molto capace di mettere in fila i pensieri senza dare voce solo alla pancia, in alcune occasioni ho trovato un punto di incontro, una comprensione momentanea dichiarata con un approfondito ragionamento a due... per poi tornare sistematicamente allo stesso meccanismo nell'episodio successivo.
Il mio limite percepito è quello di non essere in grado di poter fare tutto da sola, di poter avere una visione che va oltre al mio sentimento tanto odiato con le mie sole forze.
Per capirci, io posso anche lavorare insistentemente sul concentrarmi sui lati positivi della mia relazione di coppia, analizzare la cosa da vari punti di vista, cercare un confronto critico con persone fidate e apartitiche, dedicarmi ad attività che facciano crescere la mia soddisfazione personale e la percezione di me stessa. Cose che già cerco di fare abitualmente.
Ma se poi mi ritrovo con un compagno che, nonostante i confronti pacati o qualche volta spazientiti, applica sempre lo stesso meccanismo di autodifesa e narrazione opportunistica, io riparto da capo ogni volta.
In questo senso mi sento di dire che non riesco a trovare una chiave di svolta, chiudendomi a volte nella mia silenziosa rabbia per sentirmi sempre il carnefice...
Il mio limite percepito è quello di non essere in grado di poter fare tutto da sola, di poter avere una visione che va oltre al mio sentimento tanto odiato con le mie sole forze.
Per capirci, io posso anche lavorare insistentemente sul concentrarmi sui lati positivi della mia relazione di coppia, analizzare la cosa da vari punti di vista, cercare un confronto critico con persone fidate e apartitiche, dedicarmi ad attività che facciano crescere la mia soddisfazione personale e la percezione di me stessa. Cose che già cerco di fare abitualmente.
Ma se poi mi ritrovo con un compagno che, nonostante i confronti pacati o qualche volta spazientiti, applica sempre lo stesso meccanismo di autodifesa e narrazione opportunistica, io riparto da capo ogni volta.
In questo senso mi sento di dire che non riesco a trovare una chiave di svolta, chiudendomi a volte nella mia silenziosa rabbia per sentirmi sempre il carnefice...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 547 visite dal 26/06/2024.
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