Bambino 5 anni crisi distacco mamma
Buongiorno, sono mamma di un bimbo di 5 anni.
Il mese scorso ho subito un'operazione e in quella occasione il bimbo per la prima volta in vita sua, è stato una settimana dai nonni.
Prima di allora non eravamo mai stati così lontani, soprattutto non aveva mai passato così tante notti lontano da me.
Da allora ogni volta che mi allontano, va in crisi.
Piange disperatamente, gridando e ci vuole parecchio per calmarlo.
È un bimbo dolcissimo, generoso, un po' timido con gli altri bimbi (fa fatica a lasciarsi andare), è molto creativo ed ama la musica.
A casa è sempre in movimento, all'asilo gioca con gli altri bambini, ma non è propositivo preferisce accodarsi ai giochi proposti.
Anche la sua maestra ha notato che se si sposta, va in crisi.
Ho provato a parlarci molte volte, spiegando che la mamma non lo lascerà mai da solo, ma senza risultati.
Oltre al dispiacere che mi crea vederlo così, questa cosa sta diventando difficile da gestire.
Se l'adulto di riferimento si allontana, scatta la crisi.
Il problema si ripercuote anche sull'addormentamento per il quale ha sempre richiesto la mia presenza, ma che adesso è costituito anche da mille domande come "vero che non mi lasci?
".
Per questo dorme ancora in camera con noi.
Abbiamo pensato che per agevolare il suo spostamento in cameretta, potesse essere utile rinnovarla e lo coinvolgendo in tutte le scelte.
Non so più che pesci prendere, ho provato la dolcezza, la fermezza, l'indifferenza (che mi ha ucciso)... ma niente.
Le crisi continuano.
Basta cambiare stanza senza avvisarlo che va in panico.
Come posso agevolare e rendere meno traumatico il distacco?
Quali strategie posso utilizzare?
Grazie da una mamma con immensi sensi di colpa.
Il mese scorso ho subito un'operazione e in quella occasione il bimbo per la prima volta in vita sua, è stato una settimana dai nonni.
Prima di allora non eravamo mai stati così lontani, soprattutto non aveva mai passato così tante notti lontano da me.
Da allora ogni volta che mi allontano, va in crisi.
Piange disperatamente, gridando e ci vuole parecchio per calmarlo.
È un bimbo dolcissimo, generoso, un po' timido con gli altri bimbi (fa fatica a lasciarsi andare), è molto creativo ed ama la musica.
A casa è sempre in movimento, all'asilo gioca con gli altri bambini, ma non è propositivo preferisce accodarsi ai giochi proposti.
Anche la sua maestra ha notato che se si sposta, va in crisi.
Ho provato a parlarci molte volte, spiegando che la mamma non lo lascerà mai da solo, ma senza risultati.
Oltre al dispiacere che mi crea vederlo così, questa cosa sta diventando difficile da gestire.
Se l'adulto di riferimento si allontana, scatta la crisi.
Il problema si ripercuote anche sull'addormentamento per il quale ha sempre richiesto la mia presenza, ma che adesso è costituito anche da mille domande come "vero che non mi lasci?
".
Per questo dorme ancora in camera con noi.
Abbiamo pensato che per agevolare il suo spostamento in cameretta, potesse essere utile rinnovarla e lo coinvolgendo in tutte le scelte.
Non so più che pesci prendere, ho provato la dolcezza, la fermezza, l'indifferenza (che mi ha ucciso)... ma niente.
Le crisi continuano.
Basta cambiare stanza senza avvisarlo che va in panico.
Come posso agevolare e rendere meno traumatico il distacco?
Quali strategie posso utilizzare?
Grazie da una mamma con immensi sensi di colpa.
[#1]
Gentile signora,
lasci perdere i sensi di colpa, perché Suo figlio funziona benissimo così!
"Se l'adulto di riferimento si allontana, scatta la crisi."
Questo è del tutto normale, è stato il primo allontanamento dalla mamma, e ovviamente il bimbo reagisce di conseguenza.
L'attaccamento a figure significative è attivo per tutta la vita: anche noi adulti andiamo in crisi davanti alle separazioni e alle perdite. Non siamo progettati per la separazione.
Per cui il bimbo dev'essere rassicurato e bisogna avere molta pazienza perché Suo figlio sta semplicemente reagendo in modo sano. Pensi se fosse stato indifferente all'allontanamento della mamma per ben una settimana a cinque anni! Qui sì che ci sarebbe da preoccuparsi.
Dal momento che è trascorso solo un mese, proverei a rassicurarlo. Per il bimbo è stata una prova dura, perchè i nonni risolvono un problema funzionale in assenza della mamma, ma un problema sentimentale: il bimbo vuole la mamma e non la nonna.
Cordiali saluti,
lasci perdere i sensi di colpa, perché Suo figlio funziona benissimo così!
"Se l'adulto di riferimento si allontana, scatta la crisi."
Questo è del tutto normale, è stato il primo allontanamento dalla mamma, e ovviamente il bimbo reagisce di conseguenza.
L'attaccamento a figure significative è attivo per tutta la vita: anche noi adulti andiamo in crisi davanti alle separazioni e alle perdite. Non siamo progettati per la separazione.
Per cui il bimbo dev'essere rassicurato e bisogna avere molta pazienza perché Suo figlio sta semplicemente reagendo in modo sano. Pensi se fosse stato indifferente all'allontanamento della mamma per ben una settimana a cinque anni! Qui sì che ci sarebbe da preoccuparsi.
Dal momento che è trascorso solo un mese, proverei a rassicurarlo. Per il bimbo è stata una prova dura, perchè i nonni risolvono un problema funzionale in assenza della mamma, ma un problema sentimentale: il bimbo vuole la mamma e non la nonna.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 596 visite dal 24/06/2024.
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