Sono fidanzato ma penso spesso alla relazione passata

Buona sera egregi Dottori vorrei porvi questa mia domanda e malessere che sto vivendo per trarne un vostro parere e analizzare il caso.
Premetto che ho 34 anni e ho avuto sempre relazioni sentimentali lunghe perché ho sempre amato avere una persona stabile e avere un rapporto solido e Franco nella mia vita già dai 18 anni.
La prima relazione 2 anni poi una 13 anni ed ora da circa 10 mesi sto costruendo una nuova relazione.
Il problema è che nonostante siano passati 10 mesi dalla rottura del vecchio lungo fidanzamento io faccio sempre un tuffo nel passato ricordarmi di lei o meglio di ciò che abbiamo fatto insieme e vissuto e cresciuti.
Ora sembra che con l’attuale ragazza stia addirittura facendo qualche passo indietro dal punto di vista di libertà da parte sua, problematiche, pensieri, stress, e tutto ciò mi sta rendendo davvero molto triste.
Ho provato a parlarne anche cn lei ma mi ha sempre risposto che è presto e le cose si arriveranno con calma e ci vuole del tempo a tutto.
Poi altro particolare, che precedentemente vivevo un uscita in modo più sereno e tranquillo cosa che ora sono più agitato vorrei tanto capire se è questione di una compatibilità limitata tra noi o ci vorrà del tempo x ricucire la ferita e i ricordi del passato.
Ogni litigio che avviene parte da me il paragone tra lei e l’altra (so che è sbagliato) però non riesco a tenermelo dentro anche se ora nn avviene più perché oramai ho rivelato tutto.
Secondo voi tutto ciò è xke la relazione precedente mi ha dato di più rispetto a questa attuale?
(Convivenza, viaggi, più libertà personale, più serenità sua e che mi trasmetteva a me).
Ad ogni litigio o dibattito tra noi le sue risposte sono: fai così perché non mi ami, e non mi dai affetto; Da parte tua vorrei vedere che mi dimostri amore e mi dai tanto e alla fin dei conti vuol far prevalere sempre le sue ragioni.
Vorrei gentilmente un vostro consulto/pareri consigli su questa tematica Vi ringrazio di cuore per le risposte.
Saluti.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile utente,
ci sono cose poco comprensibili nella sua richiesta di consulto. Dice di avere interrotto da dieci mesi una relazione che durava da tredici anni, e subito dopo dice che ha cominciato da dieci mesi una nuova relazione.
Rottura del precedente legame e inizio della nuova relazione non possono essere coincidenti: forse aveva iniziato l'attuale relazione in parallelo con la precedente, determinandone la fine?
In ogni caso dopo una relazione lunga come quella che lei ha vissuto non è facile cominciarne subito una nuova, sia pure inizialmente adulterina.
Forse rimpiange la precedente ragazza perché si è accorto troppo tardi di esserne ancora innamorato?
Ci faccia capire meglio.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Egregia dottoressa le chiedo scusa per essere stato poco chiaro, si iniziai l'attuale relazione in parallelo con la precedente, determinandone la fine. Anche xke quella precedente a sua volta si stava frequentando con un’altra persona dal 2022 non facendosene accorgere di nulla quando poi arrivando una crisi più marcata fine estate 2023 usci in vari modi tutto allo scoperto. È stato un fidanzamento molto lungo destinato alla chiusura da parte di entrambi per svariate problematiche. Però solo con l’inizio della nuova relazione mi sto accorgendo che forse caratterialmente , nella quotidianità, vivevo un rapporto più idilliaco basato più sulla complicità e visioni simili di vita piuttosto che questo attuale. Non so forse sarà ancora l’inizio e quindi ancora non ci sono le basi di una conoscenza profonda e quindi ci vorrà altro tempo, però non posso generalmente pensare alla felicità passata con la precedente che poi forse quando c’ero non la apprezzavo e solo dopo aver separato le nostre strade e aver ricominciato una nuova storia ho dato molto peso e valore a quella precedente.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile utente,
grazie dei suoi chiarimenti che ci permettono, nei limiti di una risposta online, di aiutarla meglio.
Lei scrive nella prima email: "ho sempre amato avere una persona stabile e avere un rapporto solido e Franco".
Quale franchezza c'è in un rapporto che ha comportato il tradimento da entrambe le parti?
Le dico questo non per criticarla, ma per aprirle gli occhi. Le cose che facciamo e quelle che diciamo devono avere un senso.
Lei "consuma" una lunga relazione senza comprenderne gli elementi positivi; la vede sfumare senza chiedersi quali comportamenti e difetti di comunicazione stiano provocandone la fine. Crede ingenuamente ai messaggi consumistici "il nuovo è più bello", e forse anche offeso dal tradimento della partner si getta a sua volta nel tradimento.
Molte volte abbiamo chiarito da questa pagina quello che la saggezza comune un tempo sapeva e comunicava: la sferzata energizzante di una relazione vissuta di nascosto, che ha come attività principale, se non unica, quella sessuale, non fa capire nulla di ciò che avverrebbe con lo stesso partner in un rapporto stabile, dove le richieste sono maggiori e diverse.
Aggiungiamo che le persone disposte a tradire hanno dimostrato di non essere affidabili e quindi mancano di fiducia l'una per l'altra. Si meraviglia, in questa situazione, che la nuova ragazza la privi della libertà? Che le chieda continue conferme del suo amore?
Non ha mai sentito dire che quando una lunga relazione finisce, spesso è una terza persona a determinare l'addio, ma molto difficilmente con questa "figura di transizione" si crea poi un rapporto stabile?
Ho letto anche i suoi consulti precedenti, e le chiedo se ha mai preso in considerazione l'idea di un percorso psicologico, per meglio capire sé stesso.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Potenza, ha ragione sul fatto della solidità e franchezza che non combacia su ciò che è avvenuto dalle rispettive parti anzi facendo un autoanalisi ammetto di aver sbagliato nel corso dei lunghissimi anni più volte mentre dalla controparte credo solo una, ma come ha detto lei per la novità nonostante dopo esserci rimasto male a tenerlo dentro. Riguardo le continue richieste di conferma del mio amore verso la nuova partner li sì mi meraviglio molto xke dopo un po’ sono estenuanti( non capendo i motivi per la quale faccia così). Credo che con la bocca si possa rispondere e dire tutto ciò che si vuole ma ciò che conta sono le azioni e i comportamenti infatti su ciò le ho sempre detto di evitare queste continue e assillanti richieste di domande vivendo con più leggerezza.
Tenevo inoltre, a chiderle il perché ogni tanto il vecchio che c’è in me mi fagocita? Come se volessi rivivere e ottenere quel positivo che c’era nel vecchio e riportarlo nel nuovo. Riguardo l’idea di un percorso psicologico, dottoressa non le nego che non l’ho mai esclusa per parlare della mia vita più liberamente però ad oggi non l’ho mai intrapresa. Attendo vostre.
Saluti.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile utente,
lei ripensa alla relazione passata perché in essa c'era molto di buono.
Abbiamo detto tante volte che ogni esperienza ci dà qualche cosa: a lei la passata relazione ha suggerito che l'armonia, la fiducia e la libertà concessa dalla partner erano ottime cose, e vorrebbe ripristinarle nel presente rapporto.
Forse quando ha deciso di lasciare la donna con cui stava da tredici anni l'ha fatto senza considerare la profondità del legame che vi univa.
Se in quei tredici anni ha vissuto storie parallele e le ha sempre scartate per tornare dalla partner, non è naturale che anche adesso vorrebbe piuttosto la partner a cui era profondamente legato, anziché quest'altra che si rivela assillante?
Si coltiva una relazione partendo dall'attrazione, dall'apprezzamento globale, ma si continua a mantenerla in vita perché questa relazione si rivela opportuna e confacente a noi.
In caso contrario la relazione diventa un assillo fastidioso.
Forse lei credeva, troppo ingenuamente data la sua età, che ogni donna fosse uguale ad un'altra. Eppure avendo fatto esperienza di relazioni parallele avrebbe ben dovuto capire che non è così.
La vecchia relazione andava curata, ma non buttata via. Adesso sta a lei decidere se la nuova merita le cure che non ha avuto per l'antica o se è il caso di rimanere un po' di tempo da solo a riflettere.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com