Ricatto emotivo e rapporto tossico
Buongiorno,
Sono stata con una persona sposata con una bambina di due anni, cosa che pensavo non potesse mai accadermi.
È nato tutto con una forte antipatia reciproca e alla fine tutto ci è sfuggito di mano... ci siamo innamorati perdutamente.
Tutto è successo per qualche mese durante il lavoro, entrambi lontani da casa con convivenza forzata.
Lui ha trovato in me quello che sua moglie non gli ha mai dato: comprensione, serenità e dialogo.
Mi è capitato di assistere nel corso di questo tempo ad episodi che mi hanno fatto provare un profondo dispiacere per lui.
La moglie lo ricattava emotivamente con la figlia quando lui non faceva quello che lei gli chiedeva: lo minacciava di non fargli fare le videochiamate con lei, sentivo le urla per telefono perché lui non voleva mettere una foto del profilo di tutti e tre insieme ma solo della figlia, sparire per un giorno intero ed inventarsi di essere andata al pronto soccorso, offese per motivi inutili e messaggi dove gli augurava la morte (ovviamente non perché lo desiderasse davvero, ma perché arrabbiata), un controllo allucinante esercitato da lei sulla sua vita.
La frustrazione e il malessere che prova mi sono stati confermati da alcuni suoi colleghi preoccupati (che ovviamente non sapevano della nostra relazione).
Lui è tornato a casa prima di me, convinto di voler chiudere e di stare con me.
Per un mese mi ha detto che le aveva parlato, che lei insisteva a dire che anche se lui non l’amava più dovevano stare insieme per la figlia ma che una volta tornata sarebbe stato con me.
Mi ha tranquillizzato in tutti i modi possibili.
Io sono tornata, siamo stati due settimane insieme, lei ha iniziato a sospettare ed una sera credo lo abbia seriamente minacciato per telefono.
Morale della favola, lui mi ha detto che pur amandomi non ce la faceva a rinunciare alla bambina, a vederla solo una volta a settimana perché stava iniziando a parlare, a cercarlo e a chiedere di lui, pur sapendo che la situazione con la moglie sarebbe destinata a finire nel corso del tempo.
Ha poi buttato in mezzo qualche frase come devo aspettare che sia abbastanza grande perché capisca e non sono riuscito a svincolarmi dalla mia situazione (che poco c’entrano con la figlia... o comunque immagino siano strettamente correlate).
E pensare che mi diceva ora che ci sei tu ho una ragione che mi dà la forza per uscire dalla mia situazione.
Non ci sentiamo da un mese e sto molto male con attacchi di ansia, mi manca molto ma non lo contatto perché non voglio stare peggio... e perché è una situazione che, se ci penso razionalmente, avrebbe fatto del male anche a me per il mio futuro.
Secondo voi mi ha preso in giro, mi ha solo detto bugie sul fatto che le avesse parlato quanto è tornato?
Può essere stato davvero solo per la figlia o perché, di fondo, non è riuscito a chiudere questo rapporto tossico?
Lo sapeva di avere una figlia, non capisco perché da un giorno all’altro abbia cambiato così drasticamente direzione.
Sono stata con una persona sposata con una bambina di due anni, cosa che pensavo non potesse mai accadermi.
È nato tutto con una forte antipatia reciproca e alla fine tutto ci è sfuggito di mano... ci siamo innamorati perdutamente.
Tutto è successo per qualche mese durante il lavoro, entrambi lontani da casa con convivenza forzata.
Lui ha trovato in me quello che sua moglie non gli ha mai dato: comprensione, serenità e dialogo.
Mi è capitato di assistere nel corso di questo tempo ad episodi che mi hanno fatto provare un profondo dispiacere per lui.
La moglie lo ricattava emotivamente con la figlia quando lui non faceva quello che lei gli chiedeva: lo minacciava di non fargli fare le videochiamate con lei, sentivo le urla per telefono perché lui non voleva mettere una foto del profilo di tutti e tre insieme ma solo della figlia, sparire per un giorno intero ed inventarsi di essere andata al pronto soccorso, offese per motivi inutili e messaggi dove gli augurava la morte (ovviamente non perché lo desiderasse davvero, ma perché arrabbiata), un controllo allucinante esercitato da lei sulla sua vita.
La frustrazione e il malessere che prova mi sono stati confermati da alcuni suoi colleghi preoccupati (che ovviamente non sapevano della nostra relazione).
Lui è tornato a casa prima di me, convinto di voler chiudere e di stare con me.
Per un mese mi ha detto che le aveva parlato, che lei insisteva a dire che anche se lui non l’amava più dovevano stare insieme per la figlia ma che una volta tornata sarebbe stato con me.
Mi ha tranquillizzato in tutti i modi possibili.
Io sono tornata, siamo stati due settimane insieme, lei ha iniziato a sospettare ed una sera credo lo abbia seriamente minacciato per telefono.
Morale della favola, lui mi ha detto che pur amandomi non ce la faceva a rinunciare alla bambina, a vederla solo una volta a settimana perché stava iniziando a parlare, a cercarlo e a chiedere di lui, pur sapendo che la situazione con la moglie sarebbe destinata a finire nel corso del tempo.
Ha poi buttato in mezzo qualche frase come devo aspettare che sia abbastanza grande perché capisca e non sono riuscito a svincolarmi dalla mia situazione (che poco c’entrano con la figlia... o comunque immagino siano strettamente correlate).
E pensare che mi diceva ora che ci sei tu ho una ragione che mi dà la forza per uscire dalla mia situazione.
Non ci sentiamo da un mese e sto molto male con attacchi di ansia, mi manca molto ma non lo contatto perché non voglio stare peggio... e perché è una situazione che, se ci penso razionalmente, avrebbe fatto del male anche a me per il mio futuro.
Secondo voi mi ha preso in giro, mi ha solo detto bugie sul fatto che le avesse parlato quanto è tornato?
Può essere stato davvero solo per la figlia o perché, di fondo, non è riuscito a chiudere questo rapporto tossico?
Lo sapeva di avere una figlia, non capisco perché da un giorno all’altro abbia cambiato così drasticamente direzione.
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"Secondo voi mi ha preso in giro, mi ha solo detto bugie sul fatto che le avesse parlato quanto è tornato?"
Gentile signora,
non possiamo saperlo noi, che ascoltiamo dall'esterno il racconto che Lei ci sta facendo. In linea generale possiamo dire che storie del genere non hanno frequentemente un lieto fine. Io non escludo che uomini o donne che tradiscono il partner con un'altra persona non vogliano bene a questa terza persona, ma le premesse conducono verso relazioni impossibili, perchè molti sono i soggetti coinvolti e bisognerebbe provare a stare anche dalla loro parte per capire che la gestione di un tradimento è davvero dura anche quando c'è una profonda crisi coniugale. Non è neppure da escludere che una terza persona riesca a trovare spazio proprio a causa della crisi coniugale.
Insomma, si tratta di situazioni complicate da tutti i punti di vista, anche quando il sentimento potrebbe essere autentico.
"Può essere stato davvero solo per la figlia o perché, di fondo, non è riuscito a chiudere questo rapporto tossico?"
Anche qui, non possiamo saperlo. Ogni coppia ha i propri equilibri e Lei conosce solo la parte che Le è stata raccontata ma non sa davvero come stanno le cose.
Capisco che non sia facile nè automatico archiviare questa storia, ma pare evidente che quest'uomo una scelta l'ha fatta ed è quello che conta, indipendentemente dalle ragioni.
Cordiali saluti,
Gentile signora,
non possiamo saperlo noi, che ascoltiamo dall'esterno il racconto che Lei ci sta facendo. In linea generale possiamo dire che storie del genere non hanno frequentemente un lieto fine. Io non escludo che uomini o donne che tradiscono il partner con un'altra persona non vogliano bene a questa terza persona, ma le premesse conducono verso relazioni impossibili, perchè molti sono i soggetti coinvolti e bisognerebbe provare a stare anche dalla loro parte per capire che la gestione di un tradimento è davvero dura anche quando c'è una profonda crisi coniugale. Non è neppure da escludere che una terza persona riesca a trovare spazio proprio a causa della crisi coniugale.
Insomma, si tratta di situazioni complicate da tutti i punti di vista, anche quando il sentimento potrebbe essere autentico.
"Può essere stato davvero solo per la figlia o perché, di fondo, non è riuscito a chiudere questo rapporto tossico?"
Anche qui, non possiamo saperlo. Ogni coppia ha i propri equilibri e Lei conosce solo la parte che Le è stata raccontata ma non sa davvero come stanno le cose.
Capisco che non sia facile nè automatico archiviare questa storia, ma pare evidente che quest'uomo una scelta l'ha fatta ed è quello che conta, indipendentemente dalle ragioni.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Lo so Dottoressa, lei ha pienamente ragione. Cerco, per quello che posso, di darmi delle spiegazioni. Io non ho mai chiesto niente a questa persona, ma è lui che ha messo cose in mezzo e si è notevolmente sbilanciato, senza che ce ne fosse bisogno. Se solo dessimo più importanza alle parole.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 401 visite dal 18/06/2024.
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