Interrompere la terapia

Salve, da poco tempo ho intrapreso un percorso psicologico per parlare di alcuni avvenimenti della mia adolescenza che mi sto trascinando da parecchio tempo di cui tuttavia non sono ancora riuscita a parlare poiché mi sento spesso a disagio nel farlo.
Così mi sono convinta una volta per tutte ad intraprendere questa terapia, tuttavia fin dalle prime sedute ho avuto sentimenti contrastanti verso il professionista a cui mi sono rivolta, sia sul suo approccio che sulla sua persona.
Così gli ho spiegato i miei dubbi durante l'ultimo incontro ed ha cambiato approccio ed abbiamo anche iniziato a fare alcuni test che però non siamo riusciti a terminare.
Tuttavia mi sento strana, perché subito dopo la seduta mi sentivo abbastanza soddisfatta di come fosse andata e degli strumenti utilizzati poi però ho realizzato che non mi piace proprio come persona... E così mi sono resa conto che non credo sia il tipo di persona con cui riuscirei ad aprirmi riguardo certe cose, oltre tutto ha proprio un tipo di personalità che mi infastidisce con cui non vorrei avere a che fare nemmeno normalmente in situazioni quotidiane, nonostante io creda che sia comunque valido come psicologo... Fatto sta che mentre prima avevo qualche dubbio se interrompere o meno ora mi sento certa di questo però sono spaventata nel dirglielo dato che avevamo iniziato a fare dei test che dovremmo terminare durante il prossimo incontro... ed anche se so che dovrebbe essere una situazione priva di giudizio ho paura di venire giudicata.
Mi sento anche un po' in colpa dato he non vorrei lasciare questa cosa a metà, tuttavia non voglio continuare una terapia in cui so di non potermi sentire completamente a mio agio e vorrei poter provare con altri specialisti, non so però come posso intavolare il discorso perché non voglio ferire i sentimenti del terapeuta (anche se so che dovrebbero essere addestrati per questo) e allo stesso tempo ho paura di essere giudicata come una che non vuole portare a termine la cosa e scappare.