Come convincere mia madre ad andare in terapia per dipendenza da gioco?
Salve, mi rivolgo a voi per chiedere un aiuto per trovare una soluzione per mia madre sperando che qualcuno possa guidarmi verso la giusta strada da percorrere.
Circa 15 anni fa, mia madre ha iniziato a frequentare il bingo in modo innocuo e occasionale, come una semplice distrazione.
Io e la mia famiglia pensavamo fosse un’attività sociale senza conseguenze, un modo per passare del tempo spensierato con amiche e parenti.
Sono cresciuta credendo che fosse una cosa normale, senza avere alcuna perplessità.
La situazione è cambiata dopo la morte di mia nonna (la madre di mia madre) avvenuta quattro anni fa.
Mia madre non ha mai accettato e metabolizzato questo lutto e ha iniziato a soffire di attacchi di panico e ansia generalizzata.
Ha poi iniziato a frequentare questi ambienti sempre di più.
Ho notato un crescente mistero attorno alle sue attività, continue richieste di denaro e chiamate senza risposta.
Ho segnalato la situazione a mio padre, che lavorava molto e non si era reso conto della gravità della situazione.
Mio padre ha iniziato a prestare attenzione alle sue uscite e l’ha sorpresa un paio di volte al bingo.
Nonostante i nostri tentativi di avvicinarla a un terapista per affrontare la sua dipendenza, mia madre non riconosce affatto il problema.
Sottovaluta enormemente la situazione, non vede nulla di sbagliato in quello che fa e sostiene di poter smettere senza l’aiuto di un professionista.
Sono trascorsi sei mesi dalla nostra discussione in famiglia e mia madre ha deciso di separarsi da mio padre, cercando di convincerci che lui non è un bravo marito e che è stato totalmente assente.
Attualmente, credo che mia madre frequenti il bingo regolarmente ed è diventata completamente apatica.
Non risponde alle mie chiamate e finiamo sempre per litigare perché mi riempie di bugie e cerca di allontanarmi.
Vivo lontano, ma vorrei trascorrere qualche settimana con lei per cercare di guidarla verso l’aiuto di un professionista.
Tuttavia, non so come convincerla a fare questo passo.
Sono estremamente preoccupata per lei e non so più come aiutarla.
La situazione sta avendo un impatto devastante sulla nostra famiglia e credo che solo un intervento professionale possa fare la differenza.
Grazie per l’attenzione e la comprensione.
Circa 15 anni fa, mia madre ha iniziato a frequentare il bingo in modo innocuo e occasionale, come una semplice distrazione.
Io e la mia famiglia pensavamo fosse un’attività sociale senza conseguenze, un modo per passare del tempo spensierato con amiche e parenti.
Sono cresciuta credendo che fosse una cosa normale, senza avere alcuna perplessità.
La situazione è cambiata dopo la morte di mia nonna (la madre di mia madre) avvenuta quattro anni fa.
Mia madre non ha mai accettato e metabolizzato questo lutto e ha iniziato a soffire di attacchi di panico e ansia generalizzata.
Ha poi iniziato a frequentare questi ambienti sempre di più.
Ho notato un crescente mistero attorno alle sue attività, continue richieste di denaro e chiamate senza risposta.
Ho segnalato la situazione a mio padre, che lavorava molto e non si era reso conto della gravità della situazione.
Mio padre ha iniziato a prestare attenzione alle sue uscite e l’ha sorpresa un paio di volte al bingo.
Nonostante i nostri tentativi di avvicinarla a un terapista per affrontare la sua dipendenza, mia madre non riconosce affatto il problema.
Sottovaluta enormemente la situazione, non vede nulla di sbagliato in quello che fa e sostiene di poter smettere senza l’aiuto di un professionista.
Sono trascorsi sei mesi dalla nostra discussione in famiglia e mia madre ha deciso di separarsi da mio padre, cercando di convincerci che lui non è un bravo marito e che è stato totalmente assente.
Attualmente, credo che mia madre frequenti il bingo regolarmente ed è diventata completamente apatica.
Non risponde alle mie chiamate e finiamo sempre per litigare perché mi riempie di bugie e cerca di allontanarmi.
Vivo lontano, ma vorrei trascorrere qualche settimana con lei per cercare di guidarla verso l’aiuto di un professionista.
Tuttavia, non so come convincerla a fare questo passo.
Sono estremamente preoccupata per lei e non so più come aiutarla.
La situazione sta avendo un impatto devastante sulla nostra famiglia e credo che solo un intervento professionale possa fare la differenza.
Grazie per l’attenzione e la comprensione.
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Gentile utente,
se il comportamento di sua madre sta anche nuocendo economicamente a lei stessa e alla famiglia potete pensare di far intervenire un giudice per un'azione restrittiva, per esempio sottrarle transitoriamente i mezzi economici che le permettono di giocare.
Anche parlare col medico di famiglia, se siete in confidenza e avete reciproca stima, può essere utile.
Quanto alla crisi che si è aperta con suo padre, talvolta le persone che cadono in qualche dipendenza diventano ostili al resto della famiglia e viceversa; talvolta invece il rapporto causa-effetto è inverso, oppure c'è una concomitanza di disagio affettivo e tendenza al gioco compulsivo.
Tutti questi aspetti del disagio di sua madre sarebbero perfettamente inquadrati da un professionista della psiche. Esistono ottimi terapeuti che si occupano proprio di dipendenze, alcuni operano anche online, ma è proibito farne i nomi su questa piattaforma. Tuttavia lei può trovarli sull'albo nazionale degli psicologi, cercando specificamente psicologi che curano le dipendenze.
Le faccio molti auguri.
se il comportamento di sua madre sta anche nuocendo economicamente a lei stessa e alla famiglia potete pensare di far intervenire un giudice per un'azione restrittiva, per esempio sottrarle transitoriamente i mezzi economici che le permettono di giocare.
Anche parlare col medico di famiglia, se siete in confidenza e avete reciproca stima, può essere utile.
Quanto alla crisi che si è aperta con suo padre, talvolta le persone che cadono in qualche dipendenza diventano ostili al resto della famiglia e viceversa; talvolta invece il rapporto causa-effetto è inverso, oppure c'è una concomitanza di disagio affettivo e tendenza al gioco compulsivo.
Tutti questi aspetti del disagio di sua madre sarebbero perfettamente inquadrati da un professionista della psiche. Esistono ottimi terapeuti che si occupano proprio di dipendenze, alcuni operano anche online, ma è proibito farne i nomi su questa piattaforma. Tuttavia lei può trovarli sull'albo nazionale degli psicologi, cercando specificamente psicologi che curano le dipendenze.
Le faccio molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 394 visite dal 16/06/2024.
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