Tradimento e gravidanza
Ho commesso l'errore più grande della mia vita... sono rimasta incinta a causa dell'unico tradimento nei confronti del mio uomo. Conviviamo da 2 anni e attraversavamo un periodo molto difficile da uno.
Non so se portare avanti la gravidanza spacciandolo per suo, abortire o dirgli la verità. Ho provato ad essere sincera, ma dall'accenno di reazione che ha avuto so che lo perderei... e ora che le cose tra noi stanno andando meglio non vorrei perdere ne lui ne il bambino. Ma da un lato non mi sembra giusto lasciarlo nella menzogna. E poi potrebbe credere che il figlio sia suo? Aiuto, cosa devo fare?
Non so se portare avanti la gravidanza spacciandolo per suo, abortire o dirgli la verità. Ho provato ad essere sincera, ma dall'accenno di reazione che ha avuto so che lo perderei... e ora che le cose tra noi stanno andando meglio non vorrei perdere ne lui ne il bambino. Ma da un lato non mi sembra giusto lasciarlo nella menzogna. E poi potrebbe credere che il figlio sia suo? Aiuto, cosa devo fare?
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>>> Ho provato ad essere sincera, ma dall'accenno di reazione che ha avuto so che lo perderei...
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Gentile ragazza, posso chiederle in che senso ha provato a essere sincera?
Cordiali saluti
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Gentile ragazza, posso chiederle in che senso ha provato a essere sincera?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Ex utente
In questo ultimo anno abbiamo avuto rarissimi rapporti sessuali... di conseguenza quando gli ho riferito di essere incinta mi ha chiesto se era suo. Gli ho risposto che non era suo ma quando ho visto la sua reazione ho ritrattato. Sono innamorata e per una stupida debolezza non posso rovinare tutto...
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gentile ragazza, portare avanti un rapporto improntato su una menzogna piuttosto grossa segna sicuramente le basi per conflitti e disagi futuri. Una menzogna del genere rischia, nel tempo, di ingrandirsi come una valaga dagli effetti negativi sull'intero sistema famigliare.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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>>> Gli ho risposto che non era suo ma quando ho visto la sua reazione ho ritrattato.
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Ho capito. Però bisogna vedere se lui ha creduto a tutto quanto. Cosa che mi sentirei per lo meno di dubitare. Anche perché oggi esiste la possibilità certa di sapere se un figlio è nostro o meno, contrariamente al passato.
Io credo che per una decisione delicata come questa le converrebbe parlare con un collega di persona, sarebbe molto complicato aiutarla a decidere da qui, a distanza.
Cordiali saluti
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Ho capito. Però bisogna vedere se lui ha creduto a tutto quanto. Cosa che mi sentirei per lo meno di dubitare. Anche perché oggi esiste la possibilità certa di sapere se un figlio è nostro o meno, contrariamente al passato.
Io credo che per una decisione delicata come questa le converrebbe parlare con un collega di persona, sarebbe molto complicato aiutarla a decidere da qui, a distanza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.6k visite dal 15/09/2009.
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