Non capisco niente di nessun argomento
Sono una ragazza di 20 anni, una 2003, fra un mese sono 2 anni che ho finito scuola era una scuola professionale indirizzo amministrativo contabile segretariariale di 3 anni.
Il mio problema sta nel fatto che non capisco nulla e non riesco a memorizzare nulla.
Finisce tutto nella memoria a breve termine... quando andavo a scuola memorizzavo di più ma dopo qualche mese se non ripassavo ri-dimenticavo le cose.
Ora che non vado più a scuola la mia memoria è peggiorata.
Non so niente di storia, di italiano, di matematica, né di Geografia.
A volte ho provato ad aiutare mio nipote di 13 anni a fare i compiti e lui mi diceva "ma non sai fare le cose che si fanno in seconda media?
Senza offesa" a lui lo conosco, non voleva offendermi, era solo sorpreso... non sono nemmeno al livello di una bambina delle elementari, sono più stupida ancora.
Mi dimentico le cose, ad esempio anche il bancomat in banca, un giorno mio padre mi aveva dato dei soldi come regalo, sono andata a fare un versamento e ho letteralmente lasciato il bancomat li e me ne sono accorta solo 3 giorni dopo quando è stato il momento di usarlo e non lho trovato.
E poi ho perso chiavi, altre volte ancora il bancomat, sposto una cosa e dopo un attimo già dimentico dove lho messa e la devo ri-cercare.
Mi sento male col mio vuoto.
Provo a leggere una cosa e mi devo sforzare per capirla appieno, anche coi discorsi è così... non so mantenere una conversazione, nemmeno con mia mamma non riesco a dialogare perché non ho nozioni, se leggo dimentico, idem per i libri e i film mi chiedo a cosa serve leggere o fare qualsiasi cosa se poi dimentico?
Di notte a causa di questo fatico a dormire e mi sento quasi fastidio alla testa. Nemmeno hobby riesco a farmi perché dimentico le cose.
Da dopo le elementari non ho più avuto una vita sociale normale, o amici, in classe ero quella sfigata e da prendere in giro, di aspetto sono bruttina e non sono nemmeno intelligente.
Di solito chi è brutta è intelligente almeno o viceversa, ma non nel mio caso... io ho diagnosticato un ritardo mentale lieve e ansia reattiva ma non ho rinnovato la mia invalidità, ho sempre sospettato di avere qualcosa che non andava perché sono sempre l'unica che non riesce a integrarsi a farsi amicizie a crescere anche, i miei non mi hanno detto mai nulla anche se glielho chiesto ma io dalle medie ho notato di avere un programma differenziato, verifiche diverse ecc... a 16 anni scoprii tutto e rifeci i test risultando credo nella media, ora non so il risultato e le carte le dovrebbe avere la mja psicologa da cui sono andata fino ai 20 anni, ma in realtà l'invalidità che ho io era permanente quindi mi hanno spiegato che non è sparita, semplicemente non è rinnovata quindi ora non ho la legge 68.
Sto lavorando part time attualmente 4 ore al giorno ma con le colleghe nonostante siano tutte cordiali a causa delle mie lacune non riesco a chiaccherarci.
Sono andata 5 anni da un psicologa eppure sto messa così
Il mio problema sta nel fatto che non capisco nulla e non riesco a memorizzare nulla.
Finisce tutto nella memoria a breve termine... quando andavo a scuola memorizzavo di più ma dopo qualche mese se non ripassavo ri-dimenticavo le cose.
Ora che non vado più a scuola la mia memoria è peggiorata.
Non so niente di storia, di italiano, di matematica, né di Geografia.
A volte ho provato ad aiutare mio nipote di 13 anni a fare i compiti e lui mi diceva "ma non sai fare le cose che si fanno in seconda media?
Senza offesa" a lui lo conosco, non voleva offendermi, era solo sorpreso... non sono nemmeno al livello di una bambina delle elementari, sono più stupida ancora.
Mi dimentico le cose, ad esempio anche il bancomat in banca, un giorno mio padre mi aveva dato dei soldi come regalo, sono andata a fare un versamento e ho letteralmente lasciato il bancomat li e me ne sono accorta solo 3 giorni dopo quando è stato il momento di usarlo e non lho trovato.
E poi ho perso chiavi, altre volte ancora il bancomat, sposto una cosa e dopo un attimo già dimentico dove lho messa e la devo ri-cercare.
Mi sento male col mio vuoto.
Provo a leggere una cosa e mi devo sforzare per capirla appieno, anche coi discorsi è così... non so mantenere una conversazione, nemmeno con mia mamma non riesco a dialogare perché non ho nozioni, se leggo dimentico, idem per i libri e i film mi chiedo a cosa serve leggere o fare qualsiasi cosa se poi dimentico?
Di notte a causa di questo fatico a dormire e mi sento quasi fastidio alla testa. Nemmeno hobby riesco a farmi perché dimentico le cose.
Da dopo le elementari non ho più avuto una vita sociale normale, o amici, in classe ero quella sfigata e da prendere in giro, di aspetto sono bruttina e non sono nemmeno intelligente.
Di solito chi è brutta è intelligente almeno o viceversa, ma non nel mio caso... io ho diagnosticato un ritardo mentale lieve e ansia reattiva ma non ho rinnovato la mia invalidità, ho sempre sospettato di avere qualcosa che non andava perché sono sempre l'unica che non riesce a integrarsi a farsi amicizie a crescere anche, i miei non mi hanno detto mai nulla anche se glielho chiesto ma io dalle medie ho notato di avere un programma differenziato, verifiche diverse ecc... a 16 anni scoprii tutto e rifeci i test risultando credo nella media, ora non so il risultato e le carte le dovrebbe avere la mja psicologa da cui sono andata fino ai 20 anni, ma in realtà l'invalidità che ho io era permanente quindi mi hanno spiegato che non è sparita, semplicemente non è rinnovata quindi ora non ho la legge 68.
Sto lavorando part time attualmente 4 ore al giorno ma con le colleghe nonostante siano tutte cordiali a causa delle mie lacune non riesco a chiaccherarci.
Sono andata 5 anni da un psicologa eppure sto messa così
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Gentilissima,
capisco la sua frustrazione ma non è chiara la causa delle sue difficoltà: ha parlato più volte di una psicologa. Cosa le è stato detto? Ha dei referti che la possano aiutare a capire la sua situazione? Se è vero che noi non siamo le nostre diagnosi è pur vero che dinnanzi alle difficoltà una diagnosi può risultare liberatoria.
Se non può risalire a quanto le era stato detto e quanto ha fatto in passato allora potrebbe aiutarla intraprendere un percorso psicodiagnostico per esplorare a fondo le difficoltà che vive, le cause e le strategie per superarle.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
capisco la sua frustrazione ma non è chiara la causa delle sue difficoltà: ha parlato più volte di una psicologa. Cosa le è stato detto? Ha dei referti che la possano aiutare a capire la sua situazione? Se è vero che noi non siamo le nostre diagnosi è pur vero che dinnanzi alle difficoltà una diagnosi può risultare liberatoria.
Se non può risalire a quanto le era stato detto e quanto ha fatto in passato allora potrebbe aiutarla intraprendere un percorso psicodiagnostico per esplorare a fondo le difficoltà che vive, le cause e le strategie per superarle.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 637 visite dal 15/06/2024.
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