Ansia e sport

Buonasera a tutti.
È la seconda volta che chiedo un vostro Consulto.

La mia situazione mi sta facendo vivere davvero male nell'ultimo periodo.

Sono un ragazzo ansioso di natura, però la situazione è peggiorata da Qualche mese.

Durante la preparazione di un concorso, durante la visita medica sportiva per l'agonismo mi hanno diagnosticato dei battiti irregolari, poi dopo diversi controlli accurati abbiamo scoperto non essere nulla.
(Però nella mia testa dopo quel giorno frullava una maledetta paura di sentirmi male durante gli allenamenti).
Così fu... dopo una decina di giorni svenni.
Analisi e controlli al p.
s e grazie a dio solo disidratazione.

Riprendo gli allenamenti con TANTA PAURA.
(Da aggiungere che faccio una vita stressantissima causa lavoro).

Da all'epoca ogni talvolta che mi alleno sia in piscina che durante le sessioni di corsa ho paura di sentirmi male, appena sento il cuore battere velocemente mi preoccupo e tendo a rallentare o a fermarmi e così non va assolutamente bene.

Secondo un vostro modesto parere cosa dovrei pensare o fare prima di allenarmi?
E poi... se 3 cardiologi mi hanno garantito che sto bene e i battiti irregolari sono di matura benigna nonostante la sincope serve ancora preoccuparsi?
Attendo una vostra cortese risposta.
Buona serata
[#1]
Dr.ssa Susanna Mattoccia Psicologo 36 3
Gentile ragazzo, se gli accertamenti non hanno evidenziato particolari problematiche e i medici hanno pronunciato parole rassicuranti, credo che lei abbia sufficienti elementi per allenarsi in tranquillità.
Le chiedo: sicuramente i battiti salivano anche prima che lei scoprisse queste "irregolarità" del battito. Come gestiva la situazione? Continuava a correre e a nuotare o si bloccava?
Quando ci alleniamo è perfettamente normale percepire un aumento della frequenza cardiaca, ma se già partiamo da una condizione di agitazione o se la produciamo durante l'allenamento, di certo amplifichiamo l'effetto fisiologico dell'aumento del battito con tutto ciò che ne deriva.
Dice di essere stressato. Qual è la sua qualità del sonno? Beve molto caffè?

Dott.ssa Susanna Mattoccia

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottoressa. Dormo poco. Molto poco. Faccio un lavoro notturno e ho eliminato del tutto dalla mia vita i Caffè. Non fumo e non bevo alcolici.
Esempio: ieri ho terminato alle 01 di notte di lavorare, sono andato a casa e stamane per ulteriori servizio alle 7 ero già operativo. Giornata indaffarata e alle 19 ho svolto l'allenamento di nuoto ( a mio avviso disastroso rispetto al solito). Tra un'ora vado a lavoro dalle ore 24 alle ore 07.. e così via..
Prima di svenire o meglio ancora prima della visita medico sportiva che mi ha spaventato mi allenavo senza pensare a nulla e davo sangue e anima durante gli allenamenti.. ora mi rendo conto di essere molto cauto e cerco di recuperare il più possibile ( sbagliando)
[#3]
Dr.ssa Susanna Mattoccia Psicologo 36 3
Buongiorno.
Innanzitutto le consiglio di migliorare la sua qualità del sonno. Posso capire le difficoltà legate al lavoro notturno, ma il sonno ha un forte impatto sulla salute generale e sul benessere psicologico.
Passando alla sua problematica sportiva, lei ha detto una cosa giusta: recuperare più del dovuto potrebbe non essere la strategia migliore. Ora, qui purtroppo non possiamo darle consigli su come strutturare gli allenamenti perché non rientra nelle nostre competenze, però le faccio notare due cose che alimentano il circuito dell'ansia:
- pensare costantemente alla situazione che spaventa, cercando nella testa e in anticipo delle possibili "soluzioni", - mettere in atto delle strategie di evitamento (nel suo caso, lei si ferma più del dovuto). Se continua a pensare alle conseguenze sul suo cuore di un allenamento o se continua a mettere in atto strategie compensative per evitare di "stare male", purtroppo andrà a rafforzare l'ansia e l'allenamento finirà per non darle più quel benessere psicofisico di qualche tempo fa, quando lo viveva probabilmente nel modo più spontaneo possibile, come una valvola di sfogo. Per un po', può provare autonomamente a riflettere su questo e se non dovesse riscontrare cambiamenti, le consiglio un percorso breve con uno psicologo per ottenere delle strategie efficaci nella gestione delle sue problematiche.

Dott.ssa Susanna Mattoccia

[#4]
Utente
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Grazie mille dottoressa!!!
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