Non sopporto i miei suoceri

Buonasera,
vorrei un parere da un esperto.


Io e mio marito siamo sposati da 3 anni e siamo insieme da 7.
Io non ho mai avuto nessun tipo di rapporto con i miei suoceri nel senso che viviamo lontani dalle nostre famiglie.
Ogni volta che io vado a casa dei suoceri li saluto, scambio sue chiacchiere e rispondo educatamente alle loro domande ma di mio non riesco a prendere nessuna iniziativa (eppure sono una persona molto socievole).
Loro hanno una mentalità troppo retrogada, non hanno interessi nella loro vita, non escono mai di casa se non per fare spesa.
Non esiste una pizza fuori casa.
Mia suocera in particolare ha paura di tutto, il covid ha dato il colpo di grazia, tutt’ora esce con mascherina e disinfetta ogni cosa.

Ho l’ansia perchè probabilmente per lavoro ci trasferiremo vicino loro e tra l’altro tra qualche settimana partoriró mio figlio, loro primo nipote.

Ho l’ansia di trovarmeli in casa a tutte le ore del giorno, ho l’ansia di lasciarglielo perchè essendo lei paurosa di tutto temo che me lo possa far crescere nella paura.
In realtà non vorrei che mio figlio avesse più di tanto rapporti con loro.

Tra l’altro mentre i miei genitori hanno già comprato di tutto per il bambino in arrivo loro hanno fatto il nulla, perchè non sanno proprio come comportarsi! Saró esagerata io?
Peró giuro mi irrita il sol pensiero di andare da loro o che in futuro loro possano prendere mio figlio in braccio.

È gente con mentalità così antica che anche se hanno vari acciacchi per l’età non vogliono andare dai medici perchè hanno paura di scoprire di essere malati!


Come posso gestire al meglio questo mio lato del carattere?

Spero in una risposta!
Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Buongiorno,

senza dubbio non può modificare nulla delle loro abitudini e del loro modo di vivere, ma può cambiare il Suo di atteggiamento per poter vivere serenamente, soprattutto ora che si avvicina la data del parto e che Lei per prima ha bisogno di stare bene ed essere tranquilla ad occuparsi di Suo figlio.

Intanto se queste persone escono raramente è improbabile ritrovarseli per casa così spesso, ma nel caso dovrà essere Lei a mettere dei paletti e delle regole a casa Sua.

Però, per quanto riguarda la loro mentalità retrograda, li guarderei con maggior tenerezza e compassione. Non so perché stiano vivendo in questo modo, magari a livello culturale non hanno gli strumenti per cambiare o le loro abitudini sono così rigide, da non permettere il più semplice cambiamento.

I Suoi suoceri forse non hanno i giusti modi per dimostrare l'affetto, anche nel non aver comprato nulla per il loro primo nipotino, magari non ci arrivano, ma non significa che non vorranno bene al bimbo.

Suo marito di che parere è? Ne avete mai parlato? Può contare sul suo (di Suo marito) supporto?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta!

Da quello che ho capito potrebbero venire spesso in casa perché secondo me stare in casa loro o stare in casa nostra per loro non fa nessuna differenza (insomma l’importante è che non si esca x loro)!
Comunque mio marito sa benissimo che la mamma è una persona molto ansiosa e sa che deve mettere dei paletti quando nascerà il bimbo.

Purtroppo loro vivendo nella loro bolla non ci arrivano a capire determinate cose. Le faccio un altro esempio: ci tenevano tantissimo a regalarci il passeggino. Ci hanno detto di sceglierlo e noi abbiamo scelto un modello che effettivamente è abbastanza costoso (loro non ci avevano dato limiti di prezzo nè tanto meno noi ce li siamo posti xke lavoriamo entrambi con un buon stipendio grazie al cielo).
Dopo averlo comprato anzichè darci l’intera somma ci hanno dato solo la metà perchè in quel momento quello potevano (che va benissimo x carità ma quello che mi chiedo io è: non lo sapevi che potevi darci quella cifra fin dall’inizio?).
Un’altra cosa che non sopporto ma che veramente mi fa vivere con l’ansia ogni volta che sono da loro è mio cognato. Ha di sicuro problemi di socializzazione, ha 41 anni e vive ancora a casa con i genitori, non ha amici, non esce mai di casa ma per fortuna almeno lavora. Lui vive solo ed esclusivamente per il fratello (mio marito)!
Mi ricollego al regalo passeggino. Dopo che i suoi ci hanno detto (ad acquisto fatto) che ci davano solo la metà dell’importo il fratello lo chiama dicendo che avrebbe partecipato al regalo con la differenza (differenza che solo pochi giorni fa abbiamo scoperto di essere in realtà di pochi euro).
Mio marito riconosce che anche questo comportamento del fratello non va bene peró non ne parliamo molto perchè so che lui ci soffre.
La mia, voglio specificare, non è una questione di soldi perchè con la loro partecipazione o meno noi sempre quel modello avremmo scelto ma secondo me è una questione di impegno. Nel senso se io prendo un impegno lo rispetto, non cambio i piani unilateralmente anche perché magari io e mio marito nel frattempo abbiamo fatto altre spese che magari avremmo potuto evitare.
Non so se mi sono spiegata.

Vorrei anche un consiglio su come affrontare tali discorsi con mio marito nel senso fargli capire che io ci rimango male quando loro si comportano così (perchè non è la prima volta è sempre così quando si tratta di farmi dei regali per esempio a Natale infatti sono arrivata a dirgli di dire che io non ne voglio da loro. Regali che comunque io non richiedo che loro vogliono farmi, che chiedono di scegliermi e solo dopo averlo comprato dicono al figlio io posso dare solo tot euro cioè ma dirlo prima no eh?)