Ho visto i miei figli di 14 e 16 anni, entrambi maschi, fare sesso anale insieme e non so che fare
Salve, sono una madre di 40 anni e di recente ho scoperto una cosa che mi ha lasciata veramente molto sconvolta.
Qualche giorno fa sono tornata prima dal lavoro e ho sentito dei rumori strani da camera di mio figlio.
All'inizio ho pensato che si stesse guardando un video porno.
Nulla di strano vista la sua età.
Premetto che ho due figli maschi, uno di 14 e uno di 16.
Non ci faccio molto caso all'inizio, ma poi vado verso la stanza di mio figlio minore e lui non c'era.
Allora ho iniziato a preoccuparmi, anche perché i suoni sembravano molto realistici.
Mi sono avvicinata alla camera di mio figlio e ho cercato di guardare dentro aprendo piano la porta.
Sono rimasta totalmente sconvolta, mi sono bloccata sul posto.
Dentro la camera di mio figlio, c'era lui e suo fratello intenti a fare sesso anale insieme.
Ammetto di essere una madre single ma penso di essere stata comunque brava come potevo.
Pensavo di aver cresciuto i miei figli con principi e valori morali.
E invece eccoli li.
Loro non mi hanno visto, erano molto presi a fare sesso.
Adesso però non so che fare, sono nel panico, mi sento distrutta.
Cosa ho fatto di sbagliato per avere sei figli così?
Grazie in anticipo per le risposte.
Qualche giorno fa sono tornata prima dal lavoro e ho sentito dei rumori strani da camera di mio figlio.
All'inizio ho pensato che si stesse guardando un video porno.
Nulla di strano vista la sua età.
Premetto che ho due figli maschi, uno di 14 e uno di 16.
Non ci faccio molto caso all'inizio, ma poi vado verso la stanza di mio figlio minore e lui non c'era.
Allora ho iniziato a preoccuparmi, anche perché i suoni sembravano molto realistici.
Mi sono avvicinata alla camera di mio figlio e ho cercato di guardare dentro aprendo piano la porta.
Sono rimasta totalmente sconvolta, mi sono bloccata sul posto.
Dentro la camera di mio figlio, c'era lui e suo fratello intenti a fare sesso anale insieme.
Ammetto di essere una madre single ma penso di essere stata comunque brava come potevo.
Pensavo di aver cresciuto i miei figli con principi e valori morali.
E invece eccoli li.
Loro non mi hanno visto, erano molto presi a fare sesso.
Adesso però non so che fare, sono nel panico, mi sento distrutta.
Cosa ho fatto di sbagliato per avere sei figli così?
Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Gentile utente,
se lei torna col pensiero alla sua pre-adolescenza, non ricorda delle curiosità, dei discorsi con le amiche, forse anche delle esplorazioni del mondo sessuale che oggi la metterebbero in grande imbarazzo?
I ragazzi di oggi, al contrario di ciò che alcuni superficiali affermano, non sono più maturi di quelli di una volta, al contrario vengono protetti troppo a lungo, almeno dai disagi e dalle privazioni materiali. Però sono bombardati da film, Internet, porno, e si sentono perciò autorizzati -o meglio, costretti- a vivere delle esperienze alle quali sono imperfettamente preparati.
I suoi figli stanno forse attraversando delle esperienze "normali", se lei non ha ravvisato alcuna prevaricazione o violenza nel loro atteggiamento.
Non sappiamo se il padre -o i padri, o un'altra figura maschile con questo ruolo- sia stato sufficientemente presente durante la loro crescita; in ogni caso un adolescente non chiede nulla ai genitori, vuole confrontarsi e mettersi in gioco nel gruppo dei pari, ossia con gli altri ragazzi della sua età.
Non è facile valutare a distanza e da poche righe, ma a me sembra che la sua email riveli un'eccessiva riprovazione per ciò che ha visto, che se dovesse tradursi in un atteggiamento duro e censorio chiuderebbe il suo dialogo coi due ragazzi. Rivela anche altre cose da considerare con attenzione. Lei scrive: "All'inizio ho pensato che si stesse guardando un video porno. Nulla di strano vista la sua età".
Lei crede che i porno dilaganti oggi, contenenti ogni possibile violenza e suggestione contraria al sano sviluppo della fantasia erotica, siano "nulla di strano", a sedici anni, quando risultano nocivi anche a persone di età matura?
Aggiungo che la dovuta attenzione su ciò che un minorenne fa su Internet lo protegge anche dal sesso in rete, dal sexting, dalla pedofilia, per parlare solo di sesso e non di gioco d'azzardo, reclutamenti in bande criminali etc.
Dunque lei non ha commentato, anzi forse ha autorizzato, la visione dei porno, ma poi di fronte ad un comportamento molto meno aggressivo di tanti cui si assiste in rete ha sentito scattare un suo senso di colpa forse eccessivo. Scrive: "Adesso però non so che fare, sono nel panico, mi sento distrutta".
Io le consiglio vivamente di recarsi al Consultorio e di parlare con un* psicolog* realmente espert* di questo campo: adolescenti, sesso e rapporti coi genitori.
Le sono vicina. Non cerchi di portare da sola questo fardello.
Anche nell'interesse dei tanti genitori che si trovano nella sua stessa situazione, se può ci tenga al corrente.
Auguri.
se lei torna col pensiero alla sua pre-adolescenza, non ricorda delle curiosità, dei discorsi con le amiche, forse anche delle esplorazioni del mondo sessuale che oggi la metterebbero in grande imbarazzo?
I ragazzi di oggi, al contrario di ciò che alcuni superficiali affermano, non sono più maturi di quelli di una volta, al contrario vengono protetti troppo a lungo, almeno dai disagi e dalle privazioni materiali. Però sono bombardati da film, Internet, porno, e si sentono perciò autorizzati -o meglio, costretti- a vivere delle esperienze alle quali sono imperfettamente preparati.
I suoi figli stanno forse attraversando delle esperienze "normali", se lei non ha ravvisato alcuna prevaricazione o violenza nel loro atteggiamento.
Non sappiamo se il padre -o i padri, o un'altra figura maschile con questo ruolo- sia stato sufficientemente presente durante la loro crescita; in ogni caso un adolescente non chiede nulla ai genitori, vuole confrontarsi e mettersi in gioco nel gruppo dei pari, ossia con gli altri ragazzi della sua età.
Non è facile valutare a distanza e da poche righe, ma a me sembra che la sua email riveli un'eccessiva riprovazione per ciò che ha visto, che se dovesse tradursi in un atteggiamento duro e censorio chiuderebbe il suo dialogo coi due ragazzi. Rivela anche altre cose da considerare con attenzione. Lei scrive: "All'inizio ho pensato che si stesse guardando un video porno. Nulla di strano vista la sua età".
Lei crede che i porno dilaganti oggi, contenenti ogni possibile violenza e suggestione contraria al sano sviluppo della fantasia erotica, siano "nulla di strano", a sedici anni, quando risultano nocivi anche a persone di età matura?
Aggiungo che la dovuta attenzione su ciò che un minorenne fa su Internet lo protegge anche dal sesso in rete, dal sexting, dalla pedofilia, per parlare solo di sesso e non di gioco d'azzardo, reclutamenti in bande criminali etc.
Dunque lei non ha commentato, anzi forse ha autorizzato, la visione dei porno, ma poi di fronte ad un comportamento molto meno aggressivo di tanti cui si assiste in rete ha sentito scattare un suo senso di colpa forse eccessivo. Scrive: "Adesso però non so che fare, sono nel panico, mi sento distrutta".
Io le consiglio vivamente di recarsi al Consultorio e di parlare con un* psicolog* realmente espert* di questo campo: adolescenti, sesso e rapporti coi genitori.
Le sono vicina. Non cerchi di portare da sola questo fardello.
Anche nell'interesse dei tanti genitori che si trovano nella sua stessa situazione, se può ci tenga al corrente.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Salve e grazie mille per la sua pronta risposta, sono veramente molto agitata e vedere che lei mi ha risposto subito è molto rassicurante.
Purtroppo ho cresciuto i miei due figli totalmente da sola, non c'è mai stata una figura paterna presente.
Il loro padre (sono fratelli di sangue e hanno lo stesso padre) se n'è andato quando è nato il minore dei due.
Con "Nulla di strano" non intendo che suggerisco ai miei figli di guardare porno, ma ricordo quando avevo la loro età, ero curiosa, e anche se era proibito, io lo facevo comunque di nascosto.
È una cosa naturale della crescita suppongo, e tentare di fermarla non avrebbe senso dato che lo farebbero ugualmente ma in modo più nascosto.
Inoltre credo che da vedere video porno in rete a mettere effettivamente in pratica quelle.... cose ci sia un mare di distanza.
Inoltre nessuno dei due sembrava essere stato "Costretto" dall'altro.
Anzi sembravano parecchio appassionati e romantici suppongo.
Adesso però non so se dovrei parlare con loro oppure no.
Siamo sempre stata una famiglia aperta al dialogo e qualsiasi cosa succeda sanno di potermela dire senza ripercussioni...
Grazie ancora.
Purtroppo ho cresciuto i miei due figli totalmente da sola, non c'è mai stata una figura paterna presente.
Il loro padre (sono fratelli di sangue e hanno lo stesso padre) se n'è andato quando è nato il minore dei due.
Con "Nulla di strano" non intendo che suggerisco ai miei figli di guardare porno, ma ricordo quando avevo la loro età, ero curiosa, e anche se era proibito, io lo facevo comunque di nascosto.
È una cosa naturale della crescita suppongo, e tentare di fermarla non avrebbe senso dato che lo farebbero ugualmente ma in modo più nascosto.
Inoltre credo che da vedere video porno in rete a mettere effettivamente in pratica quelle.... cose ci sia un mare di distanza.
Inoltre nessuno dei due sembrava essere stato "Costretto" dall'altro.
Anzi sembravano parecchio appassionati e romantici suppongo.
Adesso però non so se dovrei parlare con loro oppure no.
Siamo sempre stata una famiglia aperta al dialogo e qualsiasi cosa succeda sanno di potermela dire senza ripercussioni...
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
la condizione del genitore unico è sempre dura, specie se non c'è una figura sostitutiva dell'altro genitore.
La situazione si fa più difficile ancora se non vengono fornite ai figli, nel corso della crescita, adeguate spiegazioni, nello stesso tempo sincere e rassicuranti, sulle ragioni per cui uno dei genitori è sparito; spiegazioni che difficilmente possono essere fornite dal genitore rimasto.
Di qui forse un particolare legame tra i due fratelli e in tutto il nucleo familiare.
Non pretendo di spiegare così quello che succede ai suoi figli, ma le porgo un tentativo di chiave di lettura.
Vengo al tema "porno". Quasi innocui per la maggior parte della popolazione quando erano giornaletti, tramite internet hanno cambiato natura diventando molto più realistici e finendo per avere effetti sul cervello, quindi sulla sessualità.
Ci sono anche su Medicitalia degli articoli sui loro effetti sulla dopamina e moltissime richieste di utenti caduti nella pornodipendenza. Le allego un solo link, il primo che ho trovato: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/515801-porno-dipendenza-si-o-no.html
Poiché l'attuale porno viene cercato con una finalità esclusiva di eccitazione e non di informazione, è ingenua la sua affermazione: "credo che da vedere video porno in rete a mettere effettivamente in pratica quelle.... cose ci sia un mare di distanza".
A causa della rete c'è un'escalation di scene che devono sempre più eccitare, e un pericoloso continuum tra porno, sesso virtuale praticato con prostitute o col partner, stimolazione visiva tramite porno mentre si pratica sesso dal vivo, etc.
I confini sono labili per gli adulti, figuriamoci per gli adolescenti, che mettono in scena come un gioco quello che hanno visto sullo schermo.
Questa è un'altra possibile chiave di lettura per quello che hanno fatto i suoi figli.
Infine: "Siamo sempre stata una famiglia aperta al dialogo e qualsiasi cosa succeda sanno di potermela dire senza ripercussioni" può essere una frase che fa rizzare le antenne dell'attenzione allo psicologo.
Due adolescenti non parlano coi genitori, e meno che mai con un genitore unico. Se parlano troppo, anche di cose intime, può voler dire che si sono superati i confini del riserbo, che c'è una sorta di invischiamento, o nella migliore delle ipotesi che il genitore non si è accorto del salto provocato dallo sviluppo, oppure che non vuole prenderne atto.
Perché non prende in considerazione il mio suggerimento di parlarne con un esperto?
Tutto questo, ripeto, senza indebiti allarmismi ed eccessivo biasimo su ciò che ha visto.
Auguri di cuore.
la condizione del genitore unico è sempre dura, specie se non c'è una figura sostitutiva dell'altro genitore.
La situazione si fa più difficile ancora se non vengono fornite ai figli, nel corso della crescita, adeguate spiegazioni, nello stesso tempo sincere e rassicuranti, sulle ragioni per cui uno dei genitori è sparito; spiegazioni che difficilmente possono essere fornite dal genitore rimasto.
Di qui forse un particolare legame tra i due fratelli e in tutto il nucleo familiare.
Non pretendo di spiegare così quello che succede ai suoi figli, ma le porgo un tentativo di chiave di lettura.
Vengo al tema "porno". Quasi innocui per la maggior parte della popolazione quando erano giornaletti, tramite internet hanno cambiato natura diventando molto più realistici e finendo per avere effetti sul cervello, quindi sulla sessualità.
Ci sono anche su Medicitalia degli articoli sui loro effetti sulla dopamina e moltissime richieste di utenti caduti nella pornodipendenza. Le allego un solo link, il primo che ho trovato: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/515801-porno-dipendenza-si-o-no.html
Poiché l'attuale porno viene cercato con una finalità esclusiva di eccitazione e non di informazione, è ingenua la sua affermazione: "credo che da vedere video porno in rete a mettere effettivamente in pratica quelle.... cose ci sia un mare di distanza".
A causa della rete c'è un'escalation di scene che devono sempre più eccitare, e un pericoloso continuum tra porno, sesso virtuale praticato con prostitute o col partner, stimolazione visiva tramite porno mentre si pratica sesso dal vivo, etc.
I confini sono labili per gli adulti, figuriamoci per gli adolescenti, che mettono in scena come un gioco quello che hanno visto sullo schermo.
Questa è un'altra possibile chiave di lettura per quello che hanno fatto i suoi figli.
Infine: "Siamo sempre stata una famiglia aperta al dialogo e qualsiasi cosa succeda sanno di potermela dire senza ripercussioni" può essere una frase che fa rizzare le antenne dell'attenzione allo psicologo.
Due adolescenti non parlano coi genitori, e meno che mai con un genitore unico. Se parlano troppo, anche di cose intime, può voler dire che si sono superati i confini del riserbo, che c'è una sorta di invischiamento, o nella migliore delle ipotesi che il genitore non si è accorto del salto provocato dallo sviluppo, oppure che non vuole prenderne atto.
Perché non prende in considerazione il mio suggerimento di parlarne con un esperto?
Tutto questo, ripeto, senza indebiti allarmismi ed eccessivo biasimo su ciò che ha visto.
Auguri di cuore.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Salve e grazie ancora.
Purtroppo essendo una madre single la mia situazione economica è abbastanza complicata.
E purtroppo ci sono un sacco di spese che si presentano ogni giorno e gli psicologi costano.
Però domani, dopo il lavoro andrò al consultorio e ne parlerò meglio con uno psicologo in presenza.
Appena mi sarà possibile economicamente andrò sicuramente da uno psicologo a pagamento.
Lei consiglia di parlare con i miei figli di quanto è successo e magari di far andare anche loro da uno psicologo?
Ho paura che essendo io molto spesso a lavoro, se non agisco subito loro potrebbero rifarlo... Se non l'hanno già fatto prima che io me ne accorgessi.
Come ho detto, quella volta sono rientrata prima e li ho visti ma da quel che ne so questa storia potrebbe andare avanti anche da mesi, se non anni.
E questa cosa mi terrorizza.
Vorrei risolvere il prima possibile ma non vorrei essere troppo brusca e rovinare il nostro rapporto.
Non me lo perdonerei mai.
Non sono arrabbiata e non li metterei in punizione o cose simili.
Sono solo preoccupata, spaventata e molto confusa.
La terrò aggiornata su cosa succederà nei prossimi giorni.
I miei figli si comportano normalmente, non danni nessun segno di comportamenti strani o insoliti.
Purtroppo essendo una madre single la mia situazione economica è abbastanza complicata.
E purtroppo ci sono un sacco di spese che si presentano ogni giorno e gli psicologi costano.
Però domani, dopo il lavoro andrò al consultorio e ne parlerò meglio con uno psicologo in presenza.
Appena mi sarà possibile economicamente andrò sicuramente da uno psicologo a pagamento.
Lei consiglia di parlare con i miei figli di quanto è successo e magari di far andare anche loro da uno psicologo?
Ho paura che essendo io molto spesso a lavoro, se non agisco subito loro potrebbero rifarlo... Se non l'hanno già fatto prima che io me ne accorgessi.
Come ho detto, quella volta sono rientrata prima e li ho visti ma da quel che ne so questa storia potrebbe andare avanti anche da mesi, se non anni.
E questa cosa mi terrorizza.
Vorrei risolvere il prima possibile ma non vorrei essere troppo brusca e rovinare il nostro rapporto.
Non me lo perdonerei mai.
Non sono arrabbiata e non li metterei in punizione o cose simili.
Sono solo preoccupata, spaventata e molto confusa.
La terrò aggiornata su cosa succederà nei prossimi giorni.
I miei figli si comportano normalmente, non danni nessun segno di comportamenti strani o insoliti.
[#5]
Gentile utente,
a parte che l* psicolog* del consultorio non costa nulla, il mio invito a contattarne un* consegue proprio al suo stato di confusione inevitabile: "Vorrei risolvere il prima possibile ma non vorrei essere troppo brusca e rovinare il nostro rapporto".
Cosa intende con "risolvere", vuol dire impedire? O vuol dire spiegare... ma cosa? Che queste cose non si fanno? E perché, potrebbero chiederle i suoi figli, se le fanno tutti?
Non potrebbe essere il gioco senza conseguenze di un momento di passaggio? Lei stessa è sicura di aver visto un vero rapporto con penetrazione, e non una simulazione, uno strofinamento?
Domande che dovrebbe farsi con l'aiuto di un esperto, salvo poi scegliere tra le soluzioni che le verranno prospettate la più adeguata, la più opportuna.
Io la inviterei per ora a non precipitare le cose.
Lei scrive: "Ho paura che essendo io molto spesso a lavoro, se non agisco subito loro potrebbero rifarlo... Se non l'hanno già fatto prima che io me ne accorgessi".
E allora, cosa potrebbe succedere? Pensi a quelle madri che hanno sorpreso in un vero rapporto sessuale il figlio e la figlia in un'età più matura di quella dei suoi, a rischio di gravidanza.
Pensi ai collegi e agli altri luoghi di aggregazione di un solo genere (maschile o femminile) dove queste cose avvengono regolarmente. Ricorda la bella canzone di Lucio Dalla: "Ma come fanno i marinai a baciarsi tra di loro e a restare veri uomini"? Parla appunto di questo.
Provi a sdrammatizzare, dal momento soprattutto che i ragazzi le appaiono sereni.
Mi sembra strano che crescendo i suoi figli da sola non abbia nessun parente, amico/a, confidente al quale accennare in forma indiretta le sue preoccupazioni.
Parlo di forma indiretta, e ho parlato di psicologo, perché di mezzo c'è la privacy dei suoi figli che va tutelata.
Buone cose.
a parte che l* psicolog* del consultorio non costa nulla, il mio invito a contattarne un* consegue proprio al suo stato di confusione inevitabile: "Vorrei risolvere il prima possibile ma non vorrei essere troppo brusca e rovinare il nostro rapporto".
Cosa intende con "risolvere", vuol dire impedire? O vuol dire spiegare... ma cosa? Che queste cose non si fanno? E perché, potrebbero chiederle i suoi figli, se le fanno tutti?
Non potrebbe essere il gioco senza conseguenze di un momento di passaggio? Lei stessa è sicura di aver visto un vero rapporto con penetrazione, e non una simulazione, uno strofinamento?
Domande che dovrebbe farsi con l'aiuto di un esperto, salvo poi scegliere tra le soluzioni che le verranno prospettate la più adeguata, la più opportuna.
Io la inviterei per ora a non precipitare le cose.
Lei scrive: "Ho paura che essendo io molto spesso a lavoro, se non agisco subito loro potrebbero rifarlo... Se non l'hanno già fatto prima che io me ne accorgessi".
E allora, cosa potrebbe succedere? Pensi a quelle madri che hanno sorpreso in un vero rapporto sessuale il figlio e la figlia in un'età più matura di quella dei suoi, a rischio di gravidanza.
Pensi ai collegi e agli altri luoghi di aggregazione di un solo genere (maschile o femminile) dove queste cose avvengono regolarmente. Ricorda la bella canzone di Lucio Dalla: "Ma come fanno i marinai a baciarsi tra di loro e a restare veri uomini"? Parla appunto di questo.
Provi a sdrammatizzare, dal momento soprattutto che i ragazzi le appaiono sereni.
Mi sembra strano che crescendo i suoi figli da sola non abbia nessun parente, amico/a, confidente al quale accennare in forma indiretta le sue preoccupazioni.
Parlo di forma indiretta, e ho parlato di psicologo, perché di mezzo c'è la privacy dei suoi figli che va tutelata.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Utente
Cosa intendo con risolvere?
È ovvio che voglio impedire che i miei due figli, fratelli di sangue, imparentati, con lo stesso padre, facciano certe oscenità alla loro giovane età.
Non importa il rischio di gravidanza o meno, sono sempre fratelli e questa cosa è sconcertante.
Il sesso lo fanno tutti, ma l'incesto è sbagliato.
Sono sicurissima di quello che ho visto e anche se fosse una cosa di passaggio e senza future conseguenze è comunque ignobile.
Anche se non succedesse nulla loro non possono continuare a fare sesso insieme, mi fanno paura.
Io ho un fratello maggiore a cui sono molto legata e non mi sarei mai sognata di fare certe cose con lui.
Cosa dovrei fare, come faccio a sdrammatizzare?
Stiamo parlando di vero e proprio sesso tra consaguigni e per giunta minorenni e lei dice che dovrei soltanto fare finta di nulla? Sdrammatizzare?
È ovvio che voglio impedire che i miei due figli, fratelli di sangue, imparentati, con lo stesso padre, facciano certe oscenità alla loro giovane età.
Non importa il rischio di gravidanza o meno, sono sempre fratelli e questa cosa è sconcertante.
Il sesso lo fanno tutti, ma l'incesto è sbagliato.
Sono sicurissima di quello che ho visto e anche se fosse una cosa di passaggio e senza future conseguenze è comunque ignobile.
Anche se non succedesse nulla loro non possono continuare a fare sesso insieme, mi fanno paura.
Io ho un fratello maggiore a cui sono molto legata e non mi sarei mai sognata di fare certe cose con lui.
Cosa dovrei fare, come faccio a sdrammatizzare?
Stiamo parlando di vero e proprio sesso tra consaguigni e per giunta minorenni e lei dice che dovrei soltanto fare finta di nulla? Sdrammatizzare?
[#7]
Gentile utente,
non ho mai detto che lei deve far finta di nulla. Non a caso continuo a ripeterle di consultare un esperto: il suo estremo turbamento non può far bene a nessuno di voi tre, e i ragazzi soprattutto, in un'età così delicata, devono essere protetti.
Altro da qui temo che non si possa fare.
non ho mai detto che lei deve far finta di nulla. Non a caso continuo a ripeterle di consultare un esperto: il suo estremo turbamento non può far bene a nessuno di voi tre, e i ragazzi soprattutto, in un'età così delicata, devono essere protetti.
Altro da qui temo che non si possa fare.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#8]
Utente
Salve,
La ringrazio molto per i suggerimenti, ieri sono andata al consultorio, come da lei consigliato.
Ho incontrato una psicologa molto gentile e competente, che ha saputo mettermi a mio agio anche in questa situazione imbarazzante.
Gli ho raccontato tutto quello che è successo, e tutti i miei pensieri.
Mi sentivo meglio dopo e avevo trovato il coraggio e la determinazione per parlare ai miei figli.
Quando sono tornata a casa, la sera, senza preavviso, appena ho aperto la porta li ho visti sul divano, nudi, insieme, uniti a fare certe cosa.
Si dicevano cosa sconce che io mai mi sarei immaginata e facevano versi osceni.
Loro mi hanno visto e hanno urlato per la paura.
Io mi sono paralizzata mentre loro si staccavano e si rivestivano.
Si sono chiusi in camera, insieme, e li ho sentiti discutere, sentivo mio figlio minore piangere e mio figlio maggiore cercare di consolarlo anche se stava anche lui nel panico.
Io non sapevo cosa fare, si sono chiusi in camera non volevano parlarmi.
Ho provato a farmi aprire e parlare tranquillamente con loro ma erano troppo agitato e spaventati.
Tutta la mia determinazione è andata in frantumi in un attimo.
Adesso mi sento peggio di prima anche per la reazione dei miei figli.
Cosa devo fare....
La ringrazio molto per i suggerimenti, ieri sono andata al consultorio, come da lei consigliato.
Ho incontrato una psicologa molto gentile e competente, che ha saputo mettermi a mio agio anche in questa situazione imbarazzante.
Gli ho raccontato tutto quello che è successo, e tutti i miei pensieri.
Mi sentivo meglio dopo e avevo trovato il coraggio e la determinazione per parlare ai miei figli.
Quando sono tornata a casa, la sera, senza preavviso, appena ho aperto la porta li ho visti sul divano, nudi, insieme, uniti a fare certe cosa.
Si dicevano cosa sconce che io mai mi sarei immaginata e facevano versi osceni.
Loro mi hanno visto e hanno urlato per la paura.
Io mi sono paralizzata mentre loro si staccavano e si rivestivano.
Si sono chiusi in camera, insieme, e li ho sentiti discutere, sentivo mio figlio minore piangere e mio figlio maggiore cercare di consolarlo anche se stava anche lui nel panico.
Io non sapevo cosa fare, si sono chiusi in camera non volevano parlarmi.
Ho provato a farmi aprire e parlare tranquillamente con loro ma erano troppo agitato e spaventati.
Tutta la mia determinazione è andata in frantumi in un attimo.
Adesso mi sento peggio di prima anche per la reazione dei miei figli.
Cosa devo fare....
[#9]
Gentile signora,
vedo in ritardo la sua nuova email e spero che abbia risolto nel migliore dei modi, anche con l'aiuto della psicologa che ha già contattato.
Avrà notato lo sgomento dei suoi figli ma anche il fatto che si espongono sempre di più, come avviene a chi ha perso il controllo della situazione oppure a chi desidera essere scoperto, perché vuole essere aiutato a recuperare il controllo.
Tutto questo va gestito nel pieno rispetto della sensibilità dei due ragazzi e della sua, signora, e soltanto in un rapporto da vicino è possibile fare questo nel migliore dei modi.
Io da qui non posso che complimentarmi con lei per essere riuscita a raggiungere al consultorio una specialista che certamente la aiuterà.
Saremo sempre lieti di avere notizie e aggiornamenti, anche a vantaggio di tutti quelli che ci leggono e si trovano in situazioni analoghe.
Molti auguri.
vedo in ritardo la sua nuova email e spero che abbia risolto nel migliore dei modi, anche con l'aiuto della psicologa che ha già contattato.
Avrà notato lo sgomento dei suoi figli ma anche il fatto che si espongono sempre di più, come avviene a chi ha perso il controllo della situazione oppure a chi desidera essere scoperto, perché vuole essere aiutato a recuperare il controllo.
Tutto questo va gestito nel pieno rispetto della sensibilità dei due ragazzi e della sua, signora, e soltanto in un rapporto da vicino è possibile fare questo nel migliore dei modi.
Io da qui non posso che complimentarmi con lei per essere riuscita a raggiungere al consultorio una specialista che certamente la aiuterà.
Saremo sempre lieti di avere notizie e aggiornamenti, anche a vantaggio di tutti quelli che ci leggono e si trovano in situazioni analoghe.
Molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 135.4k visite dal 12/06/2024.
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