Io e la mia migliore amica ci siamo innamorate o mi sto sbagliando io?
Salve a tutti...vi spiego cosa mi sta capitando...sono sposata con mio marito da 3 anni e purtroppo con lui la situazione sesso non sta andando bene.
Lui sono anni che ha un problema di ansia da prestazione... e quindi non lo facciamo quasi mai perché ogni volta io resto male quando lui non riesce inevitabilmente mi sono allontanata da lui.
In contemporanea ho un amicizia di 6 anni con questa mia amica... negli ultimi due anni ci siamo legate tantissimo... e ultimamente la vedo cambiata nei miei confronti... c’è da dire che è una persona che non dimostra affatto le sue emozioni.
Ma quando ci guardiamo sento dentro di me che c’è qualcosa di più di un amicizia... non so come dirvelo ma è una cosa che si percepisce...l’unico problema è che ho paura che sono io quella che si sta illudendo di questa cosa e quindi che lei provi solo amicizia per me.
Mi sta molto vicino per messaggi...e ha fatto e detto cose che a nessuna amica ha mai fatto.
Come faccio ad uscirne?
Io vorrei dimenticarmi di questa cosa e vorrei recuperare il rapporto con mio marito... ma mi accorgo che lei è sempre nella mia testa.
Vi prego ho bisogno di aiuto perché non riesco a parlarne personalmente con una psicologa.
Quindi spero che voi mi aiutate grazie aspetto una vostra
Lui sono anni che ha un problema di ansia da prestazione... e quindi non lo facciamo quasi mai perché ogni volta io resto male quando lui non riesce inevitabilmente mi sono allontanata da lui.
In contemporanea ho un amicizia di 6 anni con questa mia amica... negli ultimi due anni ci siamo legate tantissimo... e ultimamente la vedo cambiata nei miei confronti... c’è da dire che è una persona che non dimostra affatto le sue emozioni.
Ma quando ci guardiamo sento dentro di me che c’è qualcosa di più di un amicizia... non so come dirvelo ma è una cosa che si percepisce...l’unico problema è che ho paura che sono io quella che si sta illudendo di questa cosa e quindi che lei provi solo amicizia per me.
Mi sta molto vicino per messaggi...e ha fatto e detto cose che a nessuna amica ha mai fatto.
Come faccio ad uscirne?
Io vorrei dimenticarmi di questa cosa e vorrei recuperare il rapporto con mio marito... ma mi accorgo che lei è sempre nella mia testa.
Vi prego ho bisogno di aiuto perché non riesco a parlarne personalmente con una psicologa.
Quindi spero che voi mi aiutate grazie aspetto una vostra
[#1]
Gentile ragazza,
Dalle sue parole si percepisce il suo disagio su questi due fronti: matrimonio e amicizia. Questa sensazione di disagio mi sembra alimentata da una incapacità di esplicitare i suoi desideri e le sue aspettative nei confronti dell'altro. In una coppia, infatti, è assolutamente lecito (e altamente consigliato) parlare dei problemi che si presentano, anche nella sfera sessuale, altrimenti nel tempo si finisce per costruire un muro troppo alto per essere buttato giù. Per quanto riguarda il rapporto con la sua amica, i sentimenti talvolta possono apparire confusi ed è normale e umano. Non è raro il suo vissuto, ma mi sembra che lei lo stia vivendo con una grande angoscia che non le permette di elaborarlo e le impedisce di dare un nome a ciò che sente. Perché non riesce a parlarne con una psicologa? Potrebbe fare più chiarezza. Dei percorsi, anche brevi, possono essere molto utili. Non c'è ragione di provare imbarazzo. Può provare con delle sedute online, se preferisce.
Un carissimo saluto
Dalle sue parole si percepisce il suo disagio su questi due fronti: matrimonio e amicizia. Questa sensazione di disagio mi sembra alimentata da una incapacità di esplicitare i suoi desideri e le sue aspettative nei confronti dell'altro. In una coppia, infatti, è assolutamente lecito (e altamente consigliato) parlare dei problemi che si presentano, anche nella sfera sessuale, altrimenti nel tempo si finisce per costruire un muro troppo alto per essere buttato giù. Per quanto riguarda il rapporto con la sua amica, i sentimenti talvolta possono apparire confusi ed è normale e umano. Non è raro il suo vissuto, ma mi sembra che lei lo stia vivendo con una grande angoscia che non le permette di elaborarlo e le impedisce di dare un nome a ciò che sente. Perché non riesce a parlarne con una psicologa? Potrebbe fare più chiarezza. Dei percorsi, anche brevi, possono essere molto utili. Non c'è ragione di provare imbarazzo. Può provare con delle sedute online, se preferisce.
Un carissimo saluto
Dott.ssa Susanna Mattoccia
[#2]
Utente
Salve dottoressa .. grazie per il consiglio. Sto vivendo un lungo periodo di tristezza. Con mio marito ne parliamo sempre di questa cosa. Ma lui è tanto bravo a parole ma poi nei fatti è sempre lo stesso. Non sta facendo nulla per migliorare questa situazione. Certe volte penso che mi tradisca .. perché non è possibile che un uomo non riesce ad avvicinarsi per tutto questo tempo. Per quanto riguarda la mia amica .. non potrò mai dirle quello che sento.. perché sono sicura che rovinerei la nostra amicizia e non sarebbe più come prima. Perché non sono sicura che lei prova le mie stesse cose. Io so bene cosa provo per lei. E non è amicizia. Non so come uscire da questa situazione. In più vedo tante ragazze della mia età che vanno avanti nella loro vita .. hanno figli o restano incinte .. ed io che dopo tre anni di matrimonio mi faccio questi pensieri. Cosa mi consiglia dottoressa ? Ho bisogno davvero di un consiglio da parte vostra
[#3]
Gentilissima,
Dal mio punto di vista, un percorso psicologico potrebbe rappresentare per lei un'ottima occasione per fare chiarezza e per migliorare lo stato emotivo. Lo psicologo infatti non dà consigli diretti, ma può aiutare il paziente a ricercare la direzione migliore. Conoscendola così poco, mi dispiace deluderla se non posso suggerire delle soluzioni.
La invito però a riflettere su questa questione del confronto con le sue coetanee, sposate e con i figli. Paragonare la propria vita a quella degli altri, cercando di uniformarsi il più possibile alle richieste sociali (reali o immaginarie), può diventare una grande fonte di stress e potrebbe portarla a non accogliere e vivere pienamente i suoi desideri.
Dal mio punto di vista, un percorso psicologico potrebbe rappresentare per lei un'ottima occasione per fare chiarezza e per migliorare lo stato emotivo. Lo psicologo infatti non dà consigli diretti, ma può aiutare il paziente a ricercare la direzione migliore. Conoscendola così poco, mi dispiace deluderla se non posso suggerire delle soluzioni.
La invito però a riflettere su questa questione del confronto con le sue coetanee, sposate e con i figli. Paragonare la propria vita a quella degli altri, cercando di uniformarsi il più possibile alle richieste sociali (reali o immaginarie), può diventare una grande fonte di stress e potrebbe portarla a non accogliere e vivere pienamente i suoi desideri.
Dott.ssa Susanna Mattoccia
[#4]
Utente
Dottoressa so che lei non mi conosce e che giustamente non mi può aiutare .. ma quanto meno un piccolo consiglio se vogliamo chiamarlo così su come dovrei cercare di risolvere ? Il mio dubbio è sempre quello che penso che mi dovrei allontanare da questa mia amica un po’ .. in modo tale da concentrarmi più su mio marito .. lei che ne pensa? Anche se sarebbe molto difficile per me distaccarmi da lei. Il problema è che così non andrò mai avanti.. e come posso crearmi una famiglia se ho in mente questa persona dalla mattina alla sera. È una situazione invalidante. Non riuscirei a parlarne personalmente con una psicologa mi vergognerei troppo.
[#5]
Gentilissima,
Io comprendo bene la sua urgenza di confrontarsi con qualcuno, e capisco anche che l'anonimato possa aiutare ad aprirsi. Purtroppo (o per fortuna), per deontologia professionale, nei nostri compiti non rientra quello di dare dei consigli alle persone, a maggior ragione se non le conosciamo personalmente. Dandole anche un piccolo consiglio - come quello di allontanarsi dalla sua amica o da suo marito - io starei direttamente influenzando il corso della sua vita, e sarebbe umanamente ingiusto e professionalmente non deontologico. L'altra questione è che io effettivamente non so quale sia la scelta migliore per lei, proprio perché non esistono scelte o alternative universalmente giuste o sbagliate, ma esiste ciò che ci fa stare bene.
Dal mio punto di vista, qui sono tante le tematiche che andrebbero prese in considerazione prima di valutare cosa fare o non fare con suo marito.
La sua sessualità meriterebbe una attenzione particolare, ma serena e priva di giudizi.
Lei interpreta l'"andare avanti" nella vita come il mettere su una famiglia con suo marito, e anche questo è molto particolare; sarebbe importante capire da cosa nasce questa necessità, considerando che le dinamiche di coppia attualmente sono un po' traballanti.
Poi c'è la questione della vergogna che penso sia abbastanza limitante nelle sue scelte di vita. Immagino che influenzi più di una decisione importante.
Con uno psicologo potrebbe mettere in ordine questi aspetti e anche altri. Tuttavia - se non riesce a superare la vergogna - in una condizione di anonimato è impossibile fare un lavoro psicologico. Al limite, torno a suggerirle un lavoro online, ugualmente efficace. Le basti sapere che lo psicologo si confronta tutti i giorni con queste tematiche e che la sua domanda -obiettivamente- non ha alcunché di imbarazzante.
Io comprendo bene la sua urgenza di confrontarsi con qualcuno, e capisco anche che l'anonimato possa aiutare ad aprirsi. Purtroppo (o per fortuna), per deontologia professionale, nei nostri compiti non rientra quello di dare dei consigli alle persone, a maggior ragione se non le conosciamo personalmente. Dandole anche un piccolo consiglio - come quello di allontanarsi dalla sua amica o da suo marito - io starei direttamente influenzando il corso della sua vita, e sarebbe umanamente ingiusto e professionalmente non deontologico. L'altra questione è che io effettivamente non so quale sia la scelta migliore per lei, proprio perché non esistono scelte o alternative universalmente giuste o sbagliate, ma esiste ciò che ci fa stare bene.
Dal mio punto di vista, qui sono tante le tematiche che andrebbero prese in considerazione prima di valutare cosa fare o non fare con suo marito.
La sua sessualità meriterebbe una attenzione particolare, ma serena e priva di giudizi.
Lei interpreta l'"andare avanti" nella vita come il mettere su una famiglia con suo marito, e anche questo è molto particolare; sarebbe importante capire da cosa nasce questa necessità, considerando che le dinamiche di coppia attualmente sono un po' traballanti.
Poi c'è la questione della vergogna che penso sia abbastanza limitante nelle sue scelte di vita. Immagino che influenzi più di una decisione importante.
Con uno psicologo potrebbe mettere in ordine questi aspetti e anche altri. Tuttavia - se non riesce a superare la vergogna - in una condizione di anonimato è impossibile fare un lavoro psicologico. Al limite, torno a suggerirle un lavoro online, ugualmente efficace. Le basti sapere che lo psicologo si confronta tutti i giorni con queste tematiche e che la sua domanda -obiettivamente- non ha alcunché di imbarazzante.
Dott.ssa Susanna Mattoccia
[#6]
Utente
Dottoressa comprendo cosa mi ha scritto va bene. È vero che bisogna fare quello che fa star bene .. ma io non voglio rovinare le cose con mio marito. E penso a sto punto di farmi passare questa fissa diciamo così per la mia amica. Vorrei crearmi una famiglia e non voglio rovinare le cose . E soprattutto non posso confidare alla mia amica questa cosa.. avrei paura di rovinare tutto. Spero di uscirne
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 07/06/2024.
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