I farmi antidepressivi possono portare a decisioni poco sensate come una separazione ?

Buongiorno,
Sono abbastanza disperato.

La mia ormai quasi ex moglie in terapia per depressione ormai da quasi 4 anni (dopo la gravidanza) da agosto dell’ anno scorso è seguita anche da uno psichiatra sotto suggerimento della sua terapista che le ha scritto una cura a base di farmacia contro l ansia e per l umore.

Da allora è cambiata totalmente, è iniziata ad uscire con le colleghe più giovani (io 36 anni lei 32) fino a che ha conosciuto un uomo di 57 anni di cui si è poi invaghita e siamo arrivati a separarci, la sentenza sarà a fine mese.

Abbiamo una figlia di 4 anni a cui devo quasi totalmente pensare io, devo pensare alla casa e alla cura di tutto.

Lei sembra totalmente estranea a tutto.

Possono questi farmaci avere l effetto opposto di quello a cui servono?

Fra poco io mi trasferirò e sono preoccupato.

Mi scuso per essermi dilungato.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

alla sua domanda: "I farmaci antidepressivi possono portare a decisioni poco sensate come una separazione?" senza conoscere di persone le situazioni non è possibile rispondere con un SI'o con un NO.

Però è possibile uno spunto di riflessione:

la signora soffriva di depressione da quattro anni, suppongo diagnosticata, oltre che curata con psicoterapia; inoltre da ormai 10 mesi assume una terapia farmacologica specifica.
È possibile supporre che i farmaci abbiano funzionato e che la persona stia uscendo dalla depressione, o che ne sia uscita. E che -di conseguenza- si stia riprendendo la vita:
.ha ripreso ad uscire,
.ha una vita relazionale con le sue amiche,
.ha aperto un nuovo canale affettivo,..

È comprensibile che tutto ciò destabilizzi Lei.
Ma può accadere (è auspicabile) che un approccio combinato di psicoterapia e farmaci permettano di riannodare quel filo che si era interrotto con la depressione.
Tenga conto inoltre che l'esperienza della depressione, con la sofferenza che comporta, può far capire delle cose importanti di sé e che non si ritiene più possibile di dilazionare.

Tenga conto che tali riflessioni scaturiscono da un'abbondante esperienza clinica al riguardo, ma non hanno attinenza diretta con la persona di sua moglie.
Le prende come spunto di riflessione per Lei che ci scrive, come una Sua possibilità di esplorare un nuovo punto di vista rispetto alla situazione; anche anche se -comprendo- doloroso per lei.

Non si preoccupi di quando andrà via: i comportamenti delle persone sono imprevedibili e forse sua (ex) moglie rivelerà positivi comportamenti imprevisti.

Saluti cordiali.
Dottor Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Lei ha sempre avuto una vita molto attiva,sport,politica,uscite con le amiche non le è mai mancato niente e ha avuto sempre il mio appoggio.
Fino all anno scorso le era stata diagnosticata depressione post partum e da qualche mese è diventata solo depressione.
Sicuramente i farmaci stanno facendo uscire lati del suo carattere prima dormienti però spesso la trovi chiusa in se stessa a piangere perché si sente abbandonata da tutti.
Va in terapia una/due volte al mese
Mi preoccupa il non voler occuparsi della figlia o della casa
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
".. Mi preoccupa il non voler occuparsi della figlia o della casa.."
Forse quando Lei sarà assente la signora si assumerà le proprie responsabilità di mamma.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/