Mi sento in soggezione con i miei coetanei

Nell’ultimo periodo ho riscontrato un problema a relazionarmi con i miei nuovi compagni di classe, nono stante manchino pochi giorni e non li rivedrò mai più.
Nuovi perché a causa di una situazione di disagio e bullismo creatasi con una professoressa, in vista dell’esame di stato ho ritenuto giusto cambiare scuola, ma anche perché la situazione stava diventando invivibile.
Nella nuova classe mi sono trovata abbastanza bene, spesso mi sento un po’ sola, ma sicuramente non posso pretendere di avere con i nuovi compagni il rapporto che avevo con i vecchi.
Dato che sono arrivata ad aprile molti professori hanno voluto farmi un interrogazione orale e mi sono resa conto che mi sento così tanto in soggezione che nonostante io sia preparata mi sento come se stessi facendo qualcosa di sbagliato, come se tutti fossero migliori di me.
Oggi non riuscivo a smettere di piangere durante l’interrogazione di italiano solo perché la professoressa aveva chiesto ai miei compagni di farmi le domande.
Non riesco a capire cosa c’è che non va in me, perché in passato sono sempre stata timida ma diciamo che alla fine non mi interessava il parere degli altri, ora invece ho il terrore di parlare in pubblico.
Io credo sia anche dovuto al fatto che non li conosco poi tanto bene ma comunque non ho mai avuto questo problema.
Vorrei capire cosa c’è che non va in me e come posso risolvere questo problema, perché non posso continuare così, perché devo affrontare l’esame di maturità, perché devo riuscire a relazionarmi anche con le altre persone.
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 67 7
Ciao,

dopo aver cambiato ambiente in un periodo così critico e vicino agli esami di stato probabilmente è comprensibile che emergano delle tensioni.

La reazione emotiva intensa di cui parli, specialmente durante le interazioni con i compagni e i professori, potrebbe essere interpretata come un segno di ansia legata alle performance e al timore del giudizio altrui, amplificata dall'ambiente nuovo e meno familiare. Il non riuscire a sentirsi all'altezza, nonostante la preparazione, può essere visto come un riflesso di un più profondo senso di insicurezza, forse acuito dal bullismo e dalle sfide che hai affrontato in precedenza.

In merito alla domanda su cosa ci sia che non va in te, vorrei rassicurarti: non è un problema di 'cosa c'è che non va', ma piuttosto di come stai reagendo a un insieme complesso di circostanze stressanti. È importante evidenziare che questi sentimenti sono risposte naturali a situazioni di stress e cambiamento.

Bullismo

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