Ho un'intolleranza verso il mio responsabile al lavoro. come posso provare a risolvere il problema
Salve.
vi spiego il mio problema cercando di essere il più possibile sintetico.
Sono un consulente finanziario e sono una figura ibrida tra il dipendente e il libero professionista.
Nel senso che ho partita IVA come i liberi professionisti, ma faccio parte di una rete bancaria "gerarchica" composta nel seguente modo:
1) consulente finanziario
2) manager di gruppo (in genera uno per ogni ufficio, composto da 5/10 consulenti finanziari)
3) manager di area (es.
toscana)
fatta questa premessa vengo al dunque.
Da anni ho dei problemi di "convivenza" con il mio responsabile diretto (manager di gruppo).
Nel senso che è una persona che ha un modo di fare che non sopporto (pieno di sè, crede sempre di avere la verità in tasca...).
Ogni volta che mi rapporto con lui invece di uscirne motivato e pieno di voglia di fare, ne esco mentalmente scarico, provo un misto tra ansia e rabbia e necessito di almeno un giorno per riacquisire un minimo di serenità...
sento che "ha potere su di me" e questo mi manda fuori di testa.
E con il passare del tempo questa intollerenza è diventata sempre maggiore al punto che:
- quando so che è in ufficio (ho chiesto a un collega fidato di informarmi i giorni in cui è presente, generalmente martedi e giovedi) evito di andarci (tanto posso lavorare anche da casa o andando personalmente a casa o luogo di lavoro dei miei clienti)
-evitando di interagire nella "chat di gruppo di lavoro" su whatsapp.
E' solo da un paio di anni che adotto questa strategia "dell'evitamento" e devo dire che diminuendo drasticamente le occasioni in cui lo vedo, sto decisamente meglio... ma non so se questo è il modo migliore di affrontare il problema...
A questo proposito, sperando di essere stato il più possibile chiaro, vorrei un consiglio da "persona esperta" sul da farsi... e ovviamente sono a completa disposizione per fornire ulteriori dettagli che possano aiutarvi a cercare di risolvere o quantomeno contenere il mio problema.
ringrazio anticipatamente
vi spiego il mio problema cercando di essere il più possibile sintetico.
Sono un consulente finanziario e sono una figura ibrida tra il dipendente e il libero professionista.
Nel senso che ho partita IVA come i liberi professionisti, ma faccio parte di una rete bancaria "gerarchica" composta nel seguente modo:
1) consulente finanziario
2) manager di gruppo (in genera uno per ogni ufficio, composto da 5/10 consulenti finanziari)
3) manager di area (es.
toscana)
fatta questa premessa vengo al dunque.
Da anni ho dei problemi di "convivenza" con il mio responsabile diretto (manager di gruppo).
Nel senso che è una persona che ha un modo di fare che non sopporto (pieno di sè, crede sempre di avere la verità in tasca...).
Ogni volta che mi rapporto con lui invece di uscirne motivato e pieno di voglia di fare, ne esco mentalmente scarico, provo un misto tra ansia e rabbia e necessito di almeno un giorno per riacquisire un minimo di serenità...
sento che "ha potere su di me" e questo mi manda fuori di testa.
E con il passare del tempo questa intollerenza è diventata sempre maggiore al punto che:
- quando so che è in ufficio (ho chiesto a un collega fidato di informarmi i giorni in cui è presente, generalmente martedi e giovedi) evito di andarci (tanto posso lavorare anche da casa o andando personalmente a casa o luogo di lavoro dei miei clienti)
-evitando di interagire nella "chat di gruppo di lavoro" su whatsapp.
E' solo da un paio di anni che adotto questa strategia "dell'evitamento" e devo dire che diminuendo drasticamente le occasioni in cui lo vedo, sto decisamente meglio... ma non so se questo è il modo migliore di affrontare il problema...
A questo proposito, sperando di essere stato il più possibile chiaro, vorrei un consiglio da "persona esperta" sul da farsi... e ovviamente sono a completa disposizione per fornire ulteriori dettagli che possano aiutarvi a cercare di risolvere o quantomeno contenere il mio problema.
ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentilissimo,
ambienti di lavoro come il suo possono essere altamente competitivi, volti ai risultati e generatori di stress. D'altra parte continuando ad accumulare stress e frustrazione la sua qualità della vita potrebbe sensibilmente peggiorare. Per quanto tempo è pensabile per lei lavorare in queste condizioni? E' pensabile continuare a non vedere il suo diretto responsabile? Se la sua modalità può essere protratta nel tempo con beneficio suo e dell'ambiente di lavoro ha già trovato da sé la soluzione. Diversamente può parlare prima con il suo manager di gruppo e poi eventualmente con il manager di area. Potrebbe essere importante un lavoro di coaching con un professionista che la aiuti a capire i suoi punti di forza, di debolezza e quali sono i punti che risuonano in lei al punto da mandarla in frustrazione nel rapporto con il suo responsabile.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
ambienti di lavoro come il suo possono essere altamente competitivi, volti ai risultati e generatori di stress. D'altra parte continuando ad accumulare stress e frustrazione la sua qualità della vita potrebbe sensibilmente peggiorare. Per quanto tempo è pensabile per lei lavorare in queste condizioni? E' pensabile continuare a non vedere il suo diretto responsabile? Se la sua modalità può essere protratta nel tempo con beneficio suo e dell'ambiente di lavoro ha già trovato da sé la soluzione. Diversamente può parlare prima con il suo manager di gruppo e poi eventualmente con il manager di area. Potrebbe essere importante un lavoro di coaching con un professionista che la aiuti a capire i suoi punti di forza, di debolezza e quali sono i punti che risuonano in lei al punto da mandarla in frustrazione nel rapporto con il suo responsabile.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 468 visite dal 03/06/2024.
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