Non sono sicuro di volermi sposare

Gentili Specialisti,
ringrazio in anticipo chi, tra voi, saprà aiutarmi a orientarmi nella situazione difficile che sto vivendo.


Sono fidanzato da 9 anni e convivo con la mia ragazza da 7.

Lei ha 23 anni e io 28 e siamo sempre stati bene insieme, tra una difficoltà e l'altra (come in tutte le coppie) siamo sempre riusciti ad andare avanti.

Un anno e mezzo fa (a gennaio 2023) le ho fatto la proposta di matrimonio e all'inizio tutto è andato per il meglio: abbiamo subito scelto la location, la chiesa, i nostri vestiti e tutte le altre cose tipiche di un matrimonio.
Abbiamo voluto anticiparci perché non volevamo lasciare tutte le faccende all'ultimo momento per viverci i preparativi senza stress.

Il problema nasce dal fatto che ho fatto la proposta alla mia ragazza in un momento di debolezza psicologica: proprio a gennaio 2023 ho effettuato una visita aritmologica per sospetta Sindrome di Brugada (mio padre è morto nel sonno nel 2016), quindi ho voluto togliermi il dubbio che soffrissi di questa patologia.

Alla iniziale parziale conferma da parte dell'aritmologo che mi ha visitato, sono crollato psicologicamente e forse per cercare una protezione ho chiesto alla mia ragazza di sposarci.

Poi, ad aprile 2023 ho effettuato il test alla flecainide che ha escluso la Sindrome di Brugada e sono tornato felice come non mai.

Piano piano, qualche settimana dopo il test, ho iniziato ad avere dubbi sul matrimonio e ho iniziato a pentirmi della proposta fatta.

Ho parlato più volte con la mia ragazza del mio ripensamento e lei ha sempre sostenuto che nel caso ci avessi ripensato mi avrebbe lasciato, perché ormai avevamo dato la notizia a tutti i nostri parenti e amici e con la giustificazione che lei non sarebbe mai rimasta con una persona che avrebbe preso una decisione simile.

Ho iniziato a vivere questa situazione come un vicolo cieco, ho iniziato a tartassare la mia ragazza quasi ogni giorno fino a oggi sul fatto che non voglio più sposarmi ma lei è sempre rimasta per amore.
Purtroppo è cambiata e nei miei confronti è diventata fredda e distaccata incolpando me (giustamente) per il suo cambiamento.

Le nozze sono fissate il 6 luglio ma io sono terrorizzato dall'idea di sposarmi, complice anche il fatto che quasi la totalità delle persone che sono venute a conoscenza della mia scelta mi hanno detto che sto facendo una stupidaggine e che se divorzierò finirò per strada o a mantenere lei (non lavora ma studia in una scuola per parrucchieri), io invece ho un buon lavoro ben retribuito ed è implicito che sarò sempre il coniuge con le disponibilità economiche maggiori.

Mi sono fatto influenzare dai luoghi comuni sociali e da persone che si sono sposate per forza, per convenienza o divorziate, ma se avessero ragione?


Sto cadendo in depressione perché non so veramente cosa fare.
Con lei non posso più parlarne e ho paura di stare per fare un passo di cui mi pentirò.

Non ho più da anni mia madre e mio padre e ho paura di rimanere da solo.

Chiedo disperato aiuto.
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Dr.ssa Maria Graziano Psicologo 106 3
Gentile utente,
lei scrive di essere fidanzato con la sua ragazza da 7 anni e afferma "siamo sempre stati bene insieme".
A gennaio dello scorso anno avanza la proposta di matrimonio, e fin qui tutto bene. A distanza di 1 anno e 4 mesi crede di aver fatto la proposta di matrimonio in un momento di fragilità psicologica. Le chiedo ne è proprio sicuro? non ci sono stati in passato altri gravi momenti di fragilità psicologica? Eppure avete superato tutto, la sua ragazza le è stata a fianco, perché proprio adesso mette in dubbio tutto?
Lei è un utente affezionato di Medicitalia, infatti la ringrazio per la fiducia che pone in tutti i professionisti che collaborano in questo portale, negli anni ha richiesto vari tipi di consulto tra cui anche quelli psicologi. A questo punto avanzo l’ipotesi, visti i precedenti, potrebbe trattarsi di uno stato ansioso riattivato dal vincolo del matrimonio con le responsabilità? potrebbe essere un'altra amplificazione delle problematiche come in passato ha lei stesso detto?
La vostra relazione ha superato diversi alti e bassi, forse potrebbe resistere anche a questo momento di insicurezza e perplessità.
Mi pare di capire che lei non mette in dubbio i sentimenti che prova verso la sua ragazza, non ha mai scritto di non amarla, ma addirittura di star bene con lei, ciò che la spaventa è l’ufficializzazione della relazione sancita con un atto matrimoniale, le responsabilità che ne derivano. La sua mente mette in atto un ansia anticipatoria su possibili problematiche, che potrebbero non accadere mai, come la separazione e gli alimenti da dare(lo scrive lei).
L' ipotesi dell'ansia è confermata dal suo accorato appello posto in fondo al testo "ho paura di stare per fare un passo di cui mi pentirò"... "Chiedo disperato aiuto".
La mia proposta è di soffermarsi sulle emozioni e sui sentimenti che la legano alla sua fidanzata, desidera passare il resto della vita con lei? sono delle emozioni "belle"?
Se vuole può approfondire questo tipo di analisi partendo proprio dagli spunti che le ho proposto richiedendo una consulenza psicologica ad uno specialista di sua fiducia, potrà far luce sui suoi dubbi, sulle sue insicurezze, sui suoi sentimenti. Far chiarezza, quanto prima, le permetterà di fare una scelta consapevole e responsabile e soprattutto una scelta serena e spero felice.
Ci tenga aggiornati.
Cordialmente
Dott.ssa Maria Graziano

Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it

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Utente
Utente
Grazie Dr.ssa per la veloce ed esaustiva risposta.
La terrò aggiornata in merito.