Perché da quando sono piccola ho l’ansia? attacchi di panico in presenza di amici del mio ragazzo?
Salve a tutti, ho 21 anni vi scrivo perché spero che qualcuno possa darmi un consiglio poiché ultimamente sono veramente stressata e ho attacchi di panico continui.
Sin da quando ho avuto il mio primo fidanzato ho sempre avuto un’ansia terribile accompagnata da tachicardia, vomito e giramenti di testa.
Non ne capivo mai le origini e neanche chi era vicino a me.
Perciò visto che nessuno capiva, lasciavo i miei fidanzati.
Ogni volta provavo ansia ad uscire o a mangiare in loro presenza o in presenza dei loro amici...
Tuttavia adesso sto insieme al mio ragazzo da circa due anni e lo amo moltissimo, a lui piace divertirsi, andare a ballare, stare con gli amici.
Io invece no, non sono mai andata a ballare, e i suoi amici non mi stanno molto simpatici.
Tuttavia nonostante la mia ansia delle volte riesco a gestire la situazione e godermi il momento.
Mentre in altre situazioni l’ansia mi fa tornare al passato e mi fa commettere l’errore di fuggire davanti a queste situazioni.
Nonostante il mio ragazzo sappia quanti sacrifici abbia fatto per lui e per accontentarlo in queste uscite non è ancora soddisfatto e questo mi fa pensare di essere sbagliata e che forse dovrei andare da uno specialista.
Tuttavia sto subendo un forte periodo in famiglia, dalla quale non ho buonissimi rapporti.
Sin da quando ho avuto il mio primo fidanzato ho sempre avuto un’ansia terribile accompagnata da tachicardia, vomito e giramenti di testa.
Non ne capivo mai le origini e neanche chi era vicino a me.
Perciò visto che nessuno capiva, lasciavo i miei fidanzati.
Ogni volta provavo ansia ad uscire o a mangiare in loro presenza o in presenza dei loro amici...
Tuttavia adesso sto insieme al mio ragazzo da circa due anni e lo amo moltissimo, a lui piace divertirsi, andare a ballare, stare con gli amici.
Io invece no, non sono mai andata a ballare, e i suoi amici non mi stanno molto simpatici.
Tuttavia nonostante la mia ansia delle volte riesco a gestire la situazione e godermi il momento.
Mentre in altre situazioni l’ansia mi fa tornare al passato e mi fa commettere l’errore di fuggire davanti a queste situazioni.
Nonostante il mio ragazzo sappia quanti sacrifici abbia fatto per lui e per accontentarlo in queste uscite non è ancora soddisfatto e questo mi fa pensare di essere sbagliata e che forse dovrei andare da uno specialista.
Tuttavia sto subendo un forte periodo in famiglia, dalla quale non ho buonissimi rapporti.
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In questa situazione la tua ansia potrebbe essere osservata come una difesa psicologica, un modo inconscio di proteggerti da esperienze che potrebbero essere percepite come minacciose o destabilizzanti.
La psicoanalisi potrebbe suggerire che la tua ansia legata alle relazioni e alle situazioni sociali rappresenti un conflitto interno profondo, forse radicato in esperienze passate o dinamiche familiari non risolte che continuano a influenzarti inconsciamente. Il fatto che l'ansia si manifesti in modo così marcato potrebbe indicare che ci sono aspetti del tuo sé che senti vulnerabili o insicuri, e che le relazioni intime attivano questi sentimenti.
La sensazione di essere "sbagliata" che menzioni è particolarmente significativa, poiché potrebbe rispecchiare un severo giudizio interno o un'aspettativa irrealistica su come "dovresti" essere,talvolta radicati in messaggi ricevuti durante l'infanzia.
La riflessione che proponi sull'opportunità di consultare uno specialista è assolutamente auspicabile. Un terapeuta, in particolare uno con formazione psicoanalitica, potrebbe aiutarti a esplorare le origini della tua ansia, a comprendere meglio le tue dinamiche relazionali e a sviluppare strategie più efficaci per gestire l'ansia. Questo tipo di supporto può anche fornirti un ambiente sicuro in cui esplorare i tuoi sentimenti senza giudizio e lavorare verso una maggiore stabilità emotiva.
Inoltre, considerando i problemi familiari che stai vivendo, un supporto terapeutico potrebbe anche aiutarti a elaborare e possibilmente sanare alcune delle dinamiche difficili che esistono all'interno della tua famiglia, offrendoti così ulteriore sollievo dallo stress e dall'ansia.
La psicoanalisi potrebbe suggerire che la tua ansia legata alle relazioni e alle situazioni sociali rappresenti un conflitto interno profondo, forse radicato in esperienze passate o dinamiche familiari non risolte che continuano a influenzarti inconsciamente. Il fatto che l'ansia si manifesti in modo così marcato potrebbe indicare che ci sono aspetti del tuo sé che senti vulnerabili o insicuri, e che le relazioni intime attivano questi sentimenti.
La sensazione di essere "sbagliata" che menzioni è particolarmente significativa, poiché potrebbe rispecchiare un severo giudizio interno o un'aspettativa irrealistica su come "dovresti" essere,talvolta radicati in messaggi ricevuti durante l'infanzia.
La riflessione che proponi sull'opportunità di consultare uno specialista è assolutamente auspicabile. Un terapeuta, in particolare uno con formazione psicoanalitica, potrebbe aiutarti a esplorare le origini della tua ansia, a comprendere meglio le tue dinamiche relazionali e a sviluppare strategie più efficaci per gestire l'ansia. Questo tipo di supporto può anche fornirti un ambiente sicuro in cui esplorare i tuoi sentimenti senza giudizio e lavorare verso una maggiore stabilità emotiva.
Inoltre, considerando i problemi familiari che stai vivendo, un supporto terapeutico potrebbe anche aiutarti a elaborare e possibilmente sanare alcune delle dinamiche difficili che esistono all'interno della tua famiglia, offrendoti così ulteriore sollievo dallo stress e dall'ansia.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 396 visite dal 02/06/2024.
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