Perché da quando sono piccola ho l’ansia? attacchi di panico in presenza di amici del mio ragazzo?

Salve a tutti, ho 21 anni vi scrivo perché spero che qualcuno possa darmi un consiglio poiché ultimamente sono veramente stressata e ho attacchi di panico continui.

Sin da quando ho avuto il mio primo fidanzato ho sempre avuto un’ansia terribile accompagnata da tachicardia, vomito e giramenti di testa.
Non ne capivo mai le origini e neanche chi era vicino a me.
Perciò visto che nessuno capiva, lasciavo i miei fidanzati.
Ogni volta provavo ansia ad uscire o a mangiare in loro presenza o in presenza dei loro amici...
Tuttavia adesso sto insieme al mio ragazzo da circa due anni e lo amo moltissimo, a lui piace divertirsi, andare a ballare, stare con gli amici.
Io invece no, non sono mai andata a ballare, e i suoi amici non mi stanno molto simpatici.
Tuttavia nonostante la mia ansia delle volte riesco a gestire la situazione e godermi il momento.
Mentre in altre situazioni l’ansia mi fa tornare al passato e mi fa commettere l’errore di fuggire davanti a queste situazioni.
Nonostante il mio ragazzo sappia quanti sacrifici abbia fatto per lui e per accontentarlo in queste uscite non è ancora soddisfatto e questo mi fa pensare di essere sbagliata e che forse dovrei andare da uno specialista.

Tuttavia sto subendo un forte periodo in famiglia, dalla quale non ho buonissimi rapporti.
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 67 7
In questa situazione la tua ansia potrebbe essere osservata come una difesa psicologica, un modo inconscio di proteggerti da esperienze che potrebbero essere percepite come minacciose o destabilizzanti.

La psicoanalisi potrebbe suggerire che la tua ansia legata alle relazioni e alle situazioni sociali rappresenti un conflitto interno profondo, forse radicato in esperienze passate o dinamiche familiari non risolte che continuano a influenzarti inconsciamente. Il fatto che l'ansia si manifesti in modo così marcato potrebbe indicare che ci sono aspetti del tuo sé che senti vulnerabili o insicuri, e che le relazioni intime attivano questi sentimenti.

La sensazione di essere "sbagliata" che menzioni è particolarmente significativa, poiché potrebbe rispecchiare un severo giudizio interno o un'aspettativa irrealistica su come "dovresti" essere,talvolta radicati in messaggi ricevuti durante l'infanzia.
La riflessione che proponi sull'opportunità di consultare uno specialista è assolutamente auspicabile. Un terapeuta, in particolare uno con formazione psicoanalitica, potrebbe aiutarti a esplorare le origini della tua ansia, a comprendere meglio le tue dinamiche relazionali e a sviluppare strategie più efficaci per gestire l'ansia. Questo tipo di supporto può anche fornirti un ambiente sicuro in cui esplorare i tuoi sentimenti senza giudizio e lavorare verso una maggiore stabilità emotiva.

Inoltre, considerando i problemi familiari che stai vivendo, un supporto terapeutico potrebbe anche aiutarti a elaborare e possibilmente sanare alcune delle dinamiche difficili che esistono all'interno della tua famiglia, offrendoti così ulteriore sollievo dallo stress e dall'ansia.

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