Compatibilità desiderio sessuale

Buongiorno a tutti, scrivo qui perchè ho un po' di dubbi che vagano per la mia testa e perché principalmente a volte mi sento come se un po' insoddisfatto. Sono un ragazzo di 23 anni e da meno di un anno sto con una ragazza della stessa età.
Per entrambi è la prima esperienza di relazione. Dal punto di vista affettivo il nostro rapporto va molto bene, ci piace passare il tempo insieme, parlare e condividere le nostre giornate, le nostre difficoltà e le nostre vittorie, usciamo spesso insieme ad amici il week-end, etc... Il punto è che io ovviamente sono anche attratto fisicamente da lei, sono sempre stato caratterizzato da un notevole desiderio sessuale, al punto che passare 23 anni senza mai aver avuto esperienze anche di questo tipo è sempre stata una mancanza per me.
Sfortunatamente io e lei abitiamo ancora con i nostri genitori e quindi avere momenti di intimità insieme è molto difficile; un paio di volte a settimana ci incontriamo la sera e stiamo in macchina a coccolarci un po'. Non siamo mai andati oltre il semplice petting: ci baciamo profondamente, ci stringiamo e ci strusciamo un po' vestiti. Principalmente sono io a coccolare lei, ad accarezzare il suo corpo, i seni o anche a stimolarla la sotto toccandola attraverso i jeans. Il problema è che quando entriamo nel vivo dell'azione e inizio a toccarla e stimolarla neanche 5 minuti che arriva ad un punto in cui si mette a ridere, dicendomi che sente troppo caldo, si sente troppo eccitata. Dopo che succede ciò per lei è finita la voglia di andare oltre e quindi si mette a fare altro, a guardare il telefono o a chattare con la sua migliore amica. Mentre io rimango lì un po' così. Le prime volte che succedeva ci ridevo su anch'io, poi però sono trascorsi svariati mesi e succede ancora la stessa cosa. Una volta mi ha confidato di non aver mai praticato la masturbazione, io ero rimasto un po' incredulo perché non pensavo nel 2024 fosse una cosa possibile, così le ho consigliato di provare un po' a sperimentare che sicuramente potrebbe essere una cosa positiva per lei e per conoscere meglio il suo corpo. Quello che mi lascia un po' dubbioso è che lei non ha quella voglia che io ho. Per lei va benissimo così come è adesso, non percepisco il suo bisogno di cambiamento, lei è felice e contenta. Una volta mi ha invitato a casa sua perché era sola con la scusa di guardare una serie tv molto in voga. Inutile dire che io ero carico a mille e mi sono diretto da lei con la voglia di smontarla come un lego, invece una volta là voleva davvero guardare la tv, ci siamo strusciati 3 minuti e poi mi ha detto basta. Cioè dai sono passati svariati mesi e non ci siamo nemmeno mai visti senza maglietta, anzi è un'impresa ogni volta vedere qualche cm della sua pelle. Ieri mi ha detto che sabato è sola a casa e ha invitato le sue amiche... Risulta chiaro come io mi senta insoddisfatto in questo momento. Voglio una ragazza complice, provocante, curiosa. Io le voglio bene, però sono giovane e voglio fare esperienze inerenti la sfera sessuale
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile utente,
le tappe del desiderio sessuale possono essere diversamente scandite per due persone, specie se entrambe alla prima esperienza. A questo aggiungiamo la possibilità di un'educazione familiare repressiva, e l'altrettanto costrittivo costume che oggi impone, al contrario rapporti, sessuali precoci anche se non desiderati, e insieme la masturbazione, il porno etc.
Entrambi questi modelli si oppongono ad una serena osservazione dei propri sentimenti, emozioni, preferenze, rifiuti.
Con la sua ragazza sembra vi siate dati tutto il tempo di accendere il desiderio, che alimentato da baci e carezze dovrebbe precedere il rapporto sessuale.
Tuttavia questo desiderio, a quel che lei scrive, sembra abortire sul nascere.
Lei scrive: "Il problema è che quando entriamo nel vivo dell'azione e inizio a toccarla e stimolarla neanche 5 minuti che arriva ad un punto in cui si mette a ridere, dicendomi che sente troppo caldo, si sente troppo eccitata".
Ebbene, che male c'è nel sentirsi "troppo eccitata", secondo la sua ragazza? Ha paura di perdere il controllo? Non è in grado di abbandonarsi?
Potremmo ipotizzare un disagio situazionale: la macchina non è il luogo migliore per fare l'amore. Tuttavia lei ci scrive altre cose che lasciano perplessi: "per lei è finita la voglia di andare oltre e quindi si mette a fare altro, a guardare il telefono o a chattare con la sua migliore amica".
Questo comportamento, mentre è col suo ragazzo in una situazione intima, sembra una fuga volontaria e uno schiaffo per il partner.
Se la ragazza spiegasse in qualche modo queste resistenze, per esempio una scelta religiosa che le faccia collocare l'esercizio della sessualità solo all'interno del matrimonio, potreste avere una base su cui riflettere; ma nell'assenza di ogni spiegazione restano tutte possibili, creando a lei che ci scrive comprensibili perplessità e sofferenze.
Poiché da questa situazione non può che scaturire un crescente distacco, direi che il primo passo dovrebbe essere quello di dichiarare alla sua ragazza quello che ha ben espresso con le parole: "Voglio una ragazza complice, provocante, curiosa. Io le voglio bene, però sono giovane e voglio fare esperienze inerenti la sfera sessuale".
Se verrà fuori qualche particolare timore, vergogna, sessuofobia, potrete cominciare a curarlo insieme e ricorrere ad uno specialista se il problema dovesse rivelarsi superiore alle vostre forze.
Se verrà fuori tutt'altra cosa, per esempio asessualità oppure omosessualità, deciderete di conseguenza.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Maria Graziano Psicologo 106 3
Gentile utente,
comprendiamo il suo lecito desiderio di "fare esperienze sulla sfera sessuale", ma come possiamo aiutarla? Non possiamo entrare nel merito della dinamiche interne alla sua fidanzata, anche se da ciò che scrive sono percepibili il timore nella sessualità e l'assenza di percezione delle emozioni e dei bisogni corporei. La risata durante un momento di intimità serve proprio a distrarsi dalle proprie percezioni e allontanarsi dai timori. Al momento occorre rispettare i limiti della sua fidanzata ma potrebbe suggerirle di intraprendere un percorso psico-corporeo per imparare ad ascoltare il proprio corpo, le proprie emozioni, i desideri profondi per porre le fondamenta ad un diritto fondamentale contemplato dalla psicoterapia bioenergetica che è il diritto ad avere una vita sessuale consapevole. Potreste anche intraprendere in coppia un percorso di educazione all'affettività e alla sessualità. In bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Graziano

Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio molto per le vostre pronte risposte. Proverò a confrontarmi direttamente con lei la prossima volta che saremo in intimità, per approfondire e cercare di chiarire i miei dubbi, ma anche per esprimere quali sono i miei desideri. La sua risata in quei momenti così intensi è sembrata sin da subito anche a me un modo per lei di distrarsi, forse perché effettivamente non capace di abbandonarsi a quelle sensazioni, di vivere a fondo il momento. Oppure, vista la sua poca esperienza e conoscenza del proprio corpo, ho pensato che lei possa anche pensare che quello possa essere il culmine del suo piacere, un orgasmo, quando ovviamente è chiaro che non sia così. È come se lei fosse soddisfatta in qualche modo in quel momento, quindi si mette anche a fare altro, quando io invece al contrario non riesco a distrarmi o a staccarmi da lei e anzi andrei avanti per ore. Ovviamente resto male quando si mette a guardare il telefono, come se fosse più interessata a parlare con la sua amica che stare lì con me, amica con cui ha un legame forte e con cui si scrive centinaia di messaggi ogni giorno. Le ho fatto già presente questa cosa, anche scherzando e dicendole che la prossima volta saremmo usciti già in tre direttamente, e mi ha promesso di non farlo più. Ora conoscendo questo mio sentimento lei le scrive molto meno quando siamo in intimità, però se prima pensassi fosse esclusivamente una mancanza di interesse verso di me rispetto alla sua amica, ora inizio a pensare che quelle poche coccole che ci facciamo a lei bastino e le siano sufficienti. Già ci vediamo due volte alla settimana solo io e lei, perché nel weekend usciamo con gli amici, queste poche volte vorrei divertirmi e perdermi tra mille baci e carezze. Attualmente quello che percepisco dal suo comportamento è che lei non sente quel bisogno, quel fuoco dentro che io ho, quella passione carnale quasi primordiale. Ora come ora penso che se dovesse scegliere tra una serata tra amici o una serata in intimità con me, sceglierebbe la prima, quando ovviamente per me non è affatto così. Infine, aggiungo un'ultima cosa, simpatica anche per sdrammatizzare un po'. La mia ragazza e le sue amiche, come molte altre ragazze nel mondo, vanno pazze per queste serie tv e libri prettamente rivolti ad un pubblico femminile che, come a mio malgrado ho potuto vedere io stesso buttando minuti preziosi della mia esistenza, si reggono non su una sceneggiatura da oscar o effetti speciali da milioni di dollari, ma su un clima e su scene chiaramente erotiche e a sfondo sessuale. Letteralmente aspettano le nuove puntate per vedere queste nuove scene che hanno sentito ci saranno e mi hanno esplicitamente fatto capire che si eccitano a guardarle. Rimango solamente sorpreso che poi quando una ragazza di queste ha a propria disposizione un ragazzo con cui scoprire insieme questa sessualità ed erotismo si comporti più come una suora che come una di quelle provocanti e sensuali dame della nobiltà inglese di cui vanno tanto pazze.
Vi ringrazio ancora e buona domenica!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4k 190
Gentile utente,
da quello che dice appaiono due cose:
-che tutti e due siete disinformati sulla sessualità
-che i vostri approcci potrebbero essere una lieta scoperta comune, se foste nati e vissuti su un'isola deserta; sono invece segnati da quell'incompatibilità della quale parla nel titolo, perché la ragazza avrà i suoi tabù e le sue strane preferenze (non ne sappiamo nulla), ma anche Lei che ci scrive ha dei punti di vista rigidi e disinformati, spesso addirittura contraddittori.
In queste condizioni risulta più indispensabile che utile costruire insieme il "sapere saggio" sulla sessualità di cui parla una delle maggiori sessuologhe italiane, Roberta Giommi, e questo si può fare con l'aiuto di un professionista qualificato.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com