Apatia
Salve, ho 18 anni e ho da poco lasciato il mio ragazzo che ha da sempre sofferto di depressione, a volte leggera altre volte più invasiva.
Da qualche mese aveva iniziato a dire di essere diventato apatico, ed è stato così. Io ho sopportato il suo "non ti amo più", il suo completo disinteresse per le cose, per le persone, compresa me,per gli amici, per 4 mesi circa; ma poi ho deciso che era meglio lasciarlo da solo, perchè la nostra relazione(1 anno e mezzo) avrebbe rischiato di restare bloccata in questa situazione senza avere più vitalità. Ora però mi preoccupo per lui, perchè oltre a questa sua apatia, lui ha sempre affrontato i problemi bevendo, purtroppo.. e questa apatia lo sta facendo avvicinare all'alcool ancora di più. Quindi avevo pensato di fargli trovare un libro sull'argomento, magari nella posta o cose del genere. perchè lui nn avrà mai il coraggio di ammettere il suo stato e magari di farsi aiutare da qualche esperto. Almeno gli darei uno spunto, o comunque un inizio a cui aggrapparsi, secondo lei è una buona idea? Avrebbe qualche buon libro da consigliarmi? Io voglio aiutarlo, e su questo non ho dubbi. Mi faccia sapere. Grazie in anticipo :)
Da qualche mese aveva iniziato a dire di essere diventato apatico, ed è stato così. Io ho sopportato il suo "non ti amo più", il suo completo disinteresse per le cose, per le persone, compresa me,per gli amici, per 4 mesi circa; ma poi ho deciso che era meglio lasciarlo da solo, perchè la nostra relazione(1 anno e mezzo) avrebbe rischiato di restare bloccata in questa situazione senza avere più vitalità. Ora però mi preoccupo per lui, perchè oltre a questa sua apatia, lui ha sempre affrontato i problemi bevendo, purtroppo.. e questa apatia lo sta facendo avvicinare all'alcool ancora di più. Quindi avevo pensato di fargli trovare un libro sull'argomento, magari nella posta o cose del genere. perchè lui nn avrà mai il coraggio di ammettere il suo stato e magari di farsi aiutare da qualche esperto. Almeno gli darei uno spunto, o comunque un inizio a cui aggrapparsi, secondo lei è una buona idea? Avrebbe qualche buon libro da consigliarmi? Io voglio aiutarlo, e su questo non ho dubbi. Mi faccia sapere. Grazie in anticipo :)
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Gentile Utente,
intanto potresti fargli leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
intanto potresti fargli leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#6]
Utente
ora lui cerca di evitarmi pperchè dice di non essere più in grado di darmi quello che voglio, cioè una relazione normale. Io vorrei stargli vicino, ma continua a dire che mi passerà. Ma al di là del nostro rapporto appena finito abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto anche se non è che si aprisse molto in generale. Lui però ogni aiuto che abbiamo cercato di dargli ha sempre detto che era eccessiva morale, cioè diceva che ci preoccupavamo inutilmente. Ma lui sta davvero male. Non vorrei che si sentisse considerato da e cme un malato, oppure dovrei dirgli sinceramente che credo che lui abbia un serio problema?
[#8]
Utente
Grazie mille dottore. Spero davvero che quell'articolo lo possa aiutare. Non è facile combattere con cose di questo tipo. Io credo che lui si sia ormai da tempo associato la figura di depresso, malinconico, e forse a questa età cambiare completamente il modo di essere, anche se in positivo, può essere molto difficile. Non crede?
[#11]
Psicologo
Gentile Sig.na, visto che il problema del Suo amico si manifesta da molto tempo, sembra accentuarsi sempre di più, ed inoltre ha implicazioni importanti sulla salute visto l'eccessivo uso di alcool come risposta al suo malessere, penso sarebbe opportuno per questo ragazzo rivolgersi ad uno Psicologo.
Quindi se Lei volesse provare a fare qualche altra cosa per aiutarlo, potrebbe suggerirgli di intraprendere un percorso di questo tipo.
A disposizione per qualsiasi altra questione o dubbio.
I miei cordiali saluti
Quindi se Lei volesse provare a fare qualche altra cosa per aiutarlo, potrebbe suggerirgli di intraprendere un percorso di questo tipo.
A disposizione per qualsiasi altra questione o dubbio.
I miei cordiali saluti
[#12]
Utente
Lui non crede sia necessario, quando stavamo insieme( perchè ora nn ci parliamo più) e gli dicevo che doveva reagire, lui rspondeva: " Non è colpa mia! ci sto e basta.. il tempo farà passare le cose, e comunque io ci sto bene in questa situazione, perchè gli eventi spiacevoli non mitoccano" e io gli rispondevo: " ma così ti perdi anche le cose belle" e lui " ma sono di più quelle brutte..". Se nn c'è voglia di cambiare da parte sua, sarà difficile. Molti mi hanno detto di lasciarlo stare, ma ora non c'entra neanche più il fatto che voglio stare con lui, perchè io voglio aiutarlo comunque. lei che dice, perchè lui non sembra voler collaborare..
[#14]
gentile Utente,
ho letto con attenzione le sue risposte e le dico che è spesso molto difficile convincere una persona a curarsi, se lui stesso non arriva alla consapevolezza di averne bisogno. Lei può sicuramente lanciargli dei messaggi, ma sta a lui fare qualcosa per se o qualcuno che gli è vicino, magari della sua famiglia. Penso che lei debba cominciare ad accettare di non poter far fare agli altri quello che lei desidera, anche se è per il loro bene. Inoltre i problemi dell'altro non dipendono solo da ciò che gli può succedere, ma da un insieme di fattori: una persona è qualcosa di molto complesso e di non facile spiegazione. Provi ad aiutarlo, ma rispetti anche i limiti che lui le impone: se no tutto potrebbe essere forse solo controproducente e lo farebbe chiudere ancora di più.
Cordialmente
ho letto con attenzione le sue risposte e le dico che è spesso molto difficile convincere una persona a curarsi, se lui stesso non arriva alla consapevolezza di averne bisogno. Lei può sicuramente lanciargli dei messaggi, ma sta a lui fare qualcosa per se o qualcuno che gli è vicino, magari della sua famiglia. Penso che lei debba cominciare ad accettare di non poter far fare agli altri quello che lei desidera, anche se è per il loro bene. Inoltre i problemi dell'altro non dipendono solo da ciò che gli può succedere, ma da un insieme di fattori: una persona è qualcosa di molto complesso e di non facile spiegazione. Provi ad aiutarlo, ma rispetti anche i limiti che lui le impone: se no tutto potrebbe essere forse solo controproducente e lo farebbe chiudere ancora di più.
Cordialmente
Dr.ssa Valeria Cristiano
[#15]
Psicologo
Sono assolutamente d'accordo con la Dottoressa Cristiano. A proposito dei suggerimenti alla famiglia e del rispetto dei limiti posti dal ragazzo, dal momento che si coglie quanto Lei sia comprensibilmente ancora coinvolta emotivamente ed affettivamente, dato che il Vs. non è più un rapporto di coppia, potrei suggerirle di cercare di non farsi totalmente carico della situazione come se fosse soltanto una sua responsabilità.
Cari saluti
Cari saluti
[#16]
Utente
Avete ragione, infatti ora mi sarà molto difficile parlare con lui di questa cosa, visto che non ci parliamo, io comunque sono molto preoccupata per lui perchè è una situazione abbastanza costante. Allora in pratica cosa dovrei dirgli? tra qualche settimana potrei provare a parlargli, e comunque la famiglia è come se non ci fosse, anche lì ha molti problemi.
[#18]
Psicologo
Come già suggerito in precedenza, queste sono situazioni davvero complesse, ed è importante che lei mantenga una distanza ed un rispetto dei limiti posti, per non ottenere l'effetto opposto e cercando anche di non farsi carico della situazione visto che comunque lui non la vuole coinvolta. Poi, ove ci sia ancora spazio per un buon rapporto con lui, potrà eventualmente dare un consiglio o essergli vicina nei momenti di difficoltà.
Cari saluti
Cari saluti
[#19]
Utente
Ha ragione, per ora meglio lasciar stare. Io ho solo paura che questa situazione peggiori e si ritroverà ad essere un adulto insoddisfatto, depresso e patico. Ma lascerò la cosa, finchè non ricomincerò ad avere un buon rapporto con lui, visto che nessun'altro se ne vuole far carico. La ringrazio molto.
[#20]
Utente
Salve, scusi il disturbo ma non so proprio a chi altro rivolgermi se non a voi: questo ragazzo spesso era solito mandarmi sms di notte, nel momento in cui beveva ed era un pò brillo. Ieri notte mi ha mandato questo sms, anche se non ci sentiamo da settimane ormai: " La mia vita fa schifo". Allora io gli ho risposto: "La tua vita cambierà solo quando la prenderai sul serio tra le tue mani, quando avrai un obbiettivo da seguire, tu e solo tu sei in grado di migliorarla. Devi avere la forza di cambiarla, non aspettare che cambi da sola"
Poi alle 4.30 del mattino mi arriva un altro sms: " Aiutami".
Io credo che sia positivo, perchè sta ammettendo che la sua vita fa schifo e che ha bisogno di aiuto, ora come devo agire? proporgli di vederci per parlare di questa cosa? Io mi sto improvvisando psicologa con questo ragazzo, e non mi dispiace, perchè sento che lui abbia davvero bisogno di aiuto, però ora non so come agire, per paura di richiudere la porta che lui stesso sta cercando di aprire con me per un aiuto. Attendo risposta
Grazie mille, state facendo molto
Poi alle 4.30 del mattino mi arriva un altro sms: " Aiutami".
Io credo che sia positivo, perchè sta ammettendo che la sua vita fa schifo e che ha bisogno di aiuto, ora come devo agire? proporgli di vederci per parlare di questa cosa? Io mi sto improvvisando psicologa con questo ragazzo, e non mi dispiace, perchè sento che lui abbia davvero bisogno di aiuto, però ora non so come agire, per paura di richiudere la porta che lui stesso sta cercando di aprire con me per un aiuto. Attendo risposta
Grazie mille, state facendo molto
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 2.4k visite dal 13/09/2009.
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