Dubbio sulla terapia
Buongiorno, scrivo a questa piattaforma perchè da un po’ ho un dubbio.
Ho 22 e da quattro mesi, quasi cinque, sono in terapia con una psicoterapeuta di orientamento psicodinamico per curare e comprendere un disturbo ossessivo, senza compulsioni, nato a novembre.
Nei vari mesi ha preso varie declinazioni, ho iniziato con ossessioni sul suicidio, successivamente aggressive, paura di uccidere i miei cari, sopratutto mia madre, e poi ossessioni sessuali su pedofilia e incesto.
Quello che volevo chiedere però riguarda i risultati venuti fuori con questa terapista: non mi convincono.
Ha trovato le cause più profonde in un rapporto di dipendenza da parte di mia madre verso di me, che ha annullato il conflitto tipico dell’adolescenza facendolo scoppiare ora a 22 anni con questo doc.
Sostanzialmente non sono artefice delle mie ossessioni, mi sono venute per cause terze, ma io non mi ritrovo in questa spiegazione.
Questo scetticismo fa parte del percorso di terapia, o effettivamente non rivedendomi devo approfondire la questione con altro orientamento e altra terapeuta?
Lo psichiatra, da cui sono anche andata per curare l’insonnia dovuta a questo problema ossessivo mi consiglio di lasciar stare una terapia di questo tipo perché a suo giudizio troppo invasiva.
Io però volevo un supporto psicologico e ho continuato.
Grazie per le vostre eventuali risposte.
Ho 22 e da quattro mesi, quasi cinque, sono in terapia con una psicoterapeuta di orientamento psicodinamico per curare e comprendere un disturbo ossessivo, senza compulsioni, nato a novembre.
Nei vari mesi ha preso varie declinazioni, ho iniziato con ossessioni sul suicidio, successivamente aggressive, paura di uccidere i miei cari, sopratutto mia madre, e poi ossessioni sessuali su pedofilia e incesto.
Quello che volevo chiedere però riguarda i risultati venuti fuori con questa terapista: non mi convincono.
Ha trovato le cause più profonde in un rapporto di dipendenza da parte di mia madre verso di me, che ha annullato il conflitto tipico dell’adolescenza facendolo scoppiare ora a 22 anni con questo doc.
Sostanzialmente non sono artefice delle mie ossessioni, mi sono venute per cause terze, ma io non mi ritrovo in questa spiegazione.
Questo scetticismo fa parte del percorso di terapia, o effettivamente non rivedendomi devo approfondire la questione con altro orientamento e altra terapeuta?
Lo psichiatra, da cui sono anche andata per curare l’insonnia dovuta a questo problema ossessivo mi consiglio di lasciar stare una terapia di questo tipo perché a suo giudizio troppo invasiva.
Io però volevo un supporto psicologico e ho continuato.
Grazie per le vostre eventuali risposte.
[#1]
Gentile utente,
ogni tipo di psicoterapia si pone il l'obiettivo di far vivere meglio la persona.
Come raggiungere tale obiettivo?
Alcuni orientamenti ritengono che il comprendere la causa delle problematiche possa di per sé risolverle. Altre invece, pur non trascurando questo aspetto, si concentrano maggiormente sulla gestione dei pensieri e/o dei comportamenti fonte di disagio.
Considerato che finora nella sua psicoterapia vi siete concentrate sulle "cause profonde", per utilizzare parole sue -frutto di interpretazione della terapeuta e nelle quali peraltro Lei non si ritrova-, può proporre la sua terapeuta di concentrarvi da ora in poi sulla *gestione* dei pensieri ossessivi attraverso l'apprendimento di strategie e di tecniche specifiche.
Le sembra fattibile?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ogni tipo di psicoterapia si pone il l'obiettivo di far vivere meglio la persona.
Come raggiungere tale obiettivo?
Alcuni orientamenti ritengono che il comprendere la causa delle problematiche possa di per sé risolverle. Altre invece, pur non trascurando questo aspetto, si concentrano maggiormente sulla gestione dei pensieri e/o dei comportamenti fonte di disagio.
Considerato che finora nella sua psicoterapia vi siete concentrate sulle "cause profonde", per utilizzare parole sue -frutto di interpretazione della terapeuta e nelle quali peraltro Lei non si ritrova-, può proporre la sua terapeuta di concentrarvi da ora in poi sulla *gestione* dei pensieri ossessivi attraverso l'apprendimento di strategie e di tecniche specifiche.
Le sembra fattibile?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve Dottoressa,
Innanzitutto grazie per la riposta.
A mio parere non sembra infattibile perché l’ho già proposto in passato durante la terapia, ma mi sono state date delle nozioni psicanalitiche, riguardo io, super io etc. Non nego che i alcuni benefici ci siano stati da questo percorso, però a volte mi è sembrato che abbia aperto ancora di più dubbi e confusione dentro di me, come questo caso riguardate la causa prima di tutto il disturbo ossessivo. Attualmente sono in dubbio se lasciare questo tipo di terapia e iniziarne un’altra perché sento di dover ricominciare da capo e magari interrompere questo percorso potrebbe essere fallimentare perché potrebbe esserci un miglioramento alle porte. E sopratutto ho chiesto qui se il fatto di non rivedersi nelle interpretazioni faccia parte del percorso. Mi ha parlato di rabbia repressa nei confronti di mia madre che è andato solo ad avvalorare la mia paura : avere rabbia repressa nei suoi confronti che sarebbe potuta sfociare in atti aggressivi e violenti verso di lei. Tutto ciò ha creato ancora più confusione ed ha fatto ritornare un po’ la paura ossessiva aggressiva. Spero di essere stata comprensibile, sono un po’ in confusione
Innanzitutto grazie per la riposta.
A mio parere non sembra infattibile perché l’ho già proposto in passato durante la terapia, ma mi sono state date delle nozioni psicanalitiche, riguardo io, super io etc. Non nego che i alcuni benefici ci siano stati da questo percorso, però a volte mi è sembrato che abbia aperto ancora di più dubbi e confusione dentro di me, come questo caso riguardate la causa prima di tutto il disturbo ossessivo. Attualmente sono in dubbio se lasciare questo tipo di terapia e iniziarne un’altra perché sento di dover ricominciare da capo e magari interrompere questo percorso potrebbe essere fallimentare perché potrebbe esserci un miglioramento alle porte. E sopratutto ho chiesto qui se il fatto di non rivedersi nelle interpretazioni faccia parte del percorso. Mi ha parlato di rabbia repressa nei confronti di mia madre che è andato solo ad avvalorare la mia paura : avere rabbia repressa nei suoi confronti che sarebbe potuta sfociare in atti aggressivi e violenti verso di lei. Tutto ciò ha creato ancora più confusione ed ha fatto ritornare un po’ la paura ossessiva aggressiva. Spero di essere stata comprensibile, sono un po’ in confusione
[#3]
Gentile Utente,
1. Lei si era concentrata sui contenuti dell'interpretazione fornita dalla sua terapeuta ad orientamento psicodinamico, e sui Suoi dubbi al riguardo:
"Questo scetticismo fa parte del percorso di terapia"?
2. Ma al contempo Lei aveva anche chiesto:
"..devo approfondire la questione con altro orientamento e altra terapeuta?"
Riformulo la mia risposta data sopra.
1. Se l'obiettivo della psicoterapia è stare meglio, Lei non nega che "alcuni benefici ci sono stati attraverso questo percorso". E dunque questo è il punto più importante, dato che state raggiungendo alcuni obiettivi, auspico nei confronti dello specifico disturbo ossessivo che Lei aveva portato in terapia.
Non entro nelle interpretazioni, dato che ogni terapeuta e ogni approccio teorico hanno i loro modi per raggiungere gli obiettivi. Solo la sua psicoterapeuta può risponderle, dato che unicamente lei sa per quale motivo le ha utilizzate.
2. Se però esse [le interpretazioni] le hanno creato 'anche' una confusione intollerabile, valuti assieme alla terapeuta se la "confusione" è da leggere come - segno verso un miglioramento (ad es. perchè stanno scardinando le Sue difese),
oppure
- necessità di cambiare terapeuta o approccio.
________
Importante precisazione.
Cambiare terapeuta non significa mai cominciare da capo, dato che nella nuova terapia si porta il nuovo sè sbocciato grazie alla precedente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
1. Lei si era concentrata sui contenuti dell'interpretazione fornita dalla sua terapeuta ad orientamento psicodinamico, e sui Suoi dubbi al riguardo:
"Questo scetticismo fa parte del percorso di terapia"?
2. Ma al contempo Lei aveva anche chiesto:
"..devo approfondire la questione con altro orientamento e altra terapeuta?"
Riformulo la mia risposta data sopra.
1. Se l'obiettivo della psicoterapia è stare meglio, Lei non nega che "alcuni benefici ci sono stati attraverso questo percorso". E dunque questo è il punto più importante, dato che state raggiungendo alcuni obiettivi, auspico nei confronti dello specifico disturbo ossessivo che Lei aveva portato in terapia.
Non entro nelle interpretazioni, dato che ogni terapeuta e ogni approccio teorico hanno i loro modi per raggiungere gli obiettivi. Solo la sua psicoterapeuta può risponderle, dato che unicamente lei sa per quale motivo le ha utilizzate.
2. Se però esse [le interpretazioni] le hanno creato 'anche' una confusione intollerabile, valuti assieme alla terapeuta se la "confusione" è da leggere come - segno verso un miglioramento (ad es. perchè stanno scardinando le Sue difese),
oppure
- necessità di cambiare terapeuta o approccio.
________
Importante precisazione.
Cambiare terapeuta non significa mai cominciare da capo, dato che nella nuova terapia si porta il nuovo sè sbocciato grazie alla precedente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Prego. Se ritiene, provi a confrontarsi nuovamente con la Sua Psy, e poi valuti cosa ritiene meglio per sè.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 668 visite dal 30/05/2024.
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