Perché continuo a stare così?
Sono una ragazza di quasi 20 anni.
È la prima volta che scrivo qui e mi scuso per il lungo messaggio, inoltre spero di spiegarmi al meglio.
Allora ho giorni in cui va tutto bene e poi di colpo crollo e ho ansia, brutti pensieri, apatia e mi sento persa.
Poi ho anche episodi di derealizzazione e depersonalizzazione, i quali nei giorni no durano anche ore.
Mi vengono pensieri in cui mi chiedo quale sia il senso della vita o cosa ci faccio qui, e questo è collegato al fatto che mi sento persa; penso anche al tempo che passa troppo velocemente, al fatto che sto crescendo e gli altri (tipo i miei o i miei nonni) pure e questo mi mette angoscia.
Forse perché non riesco ad accettare che sto diventando adulta.
Anche se non ci penso direttamente è come se quelle sensazioni fossero lì una sensazione di mancanza di serenità.
Ho difficoltà a stare da sola con me stessa, la cosa mi mette ansia.
Tutto questo stress e questo senso di vuoto mi tolgono l’appetito e ciò mi aumenta l’ansia perché sono magra di mio.
Inoltre io sono una studentessa universitaria quindi questa situazione rende più faticoso lo studio.
Il fatto è che non so perché sto così, non ci sono apparentemente cause e poi sono succube di questi disagi che compaiono quando vogliono senza motivo e mi tormentano per giorni.
Mi sento dire non hai motivo di stare così.
A volte sono proprio senza speranza perché se ci penso è da quando sono piccola che ho qualcosa: alle elementari già ero ansiosa, poi ho fatto un periodo in cui non mangiavo, poi è passato ma per la scuola avevo molta ansia e in generale ero molto emotiva, poi sono comparsi alle superiori la derealizzazione e rimuginio, nonché la dipendenza affettiva dai miei primi fidanzati.
Dopo un periodo in cui stavo veramente male (ultimo anno delle superiori) ho deciso di cominciare terapia con una psicoterapeuta e mi ha aiutato un po’.
Ora, dopo 1 anno e passa, abbiamo stoppato il percorso, ma come sto dicendo i problemi stanno tornando ancora e mi sento come se non fosse servito.
Sinceramente sono stanca, mi sembra di dover sempre lottare per stare bene.
Mi sento diversa, come se con me non possa funzionare nulla e io stia perdendo tempo prezioso per colpa del mio malessere ho paura che non passi più.
Io poi vorrei evitare di prendere psicofarmaci.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte
È la prima volta che scrivo qui e mi scuso per il lungo messaggio, inoltre spero di spiegarmi al meglio.
Allora ho giorni in cui va tutto bene e poi di colpo crollo e ho ansia, brutti pensieri, apatia e mi sento persa.
Poi ho anche episodi di derealizzazione e depersonalizzazione, i quali nei giorni no durano anche ore.
Mi vengono pensieri in cui mi chiedo quale sia il senso della vita o cosa ci faccio qui, e questo è collegato al fatto che mi sento persa; penso anche al tempo che passa troppo velocemente, al fatto che sto crescendo e gli altri (tipo i miei o i miei nonni) pure e questo mi mette angoscia.
Forse perché non riesco ad accettare che sto diventando adulta.
Anche se non ci penso direttamente è come se quelle sensazioni fossero lì una sensazione di mancanza di serenità.
Ho difficoltà a stare da sola con me stessa, la cosa mi mette ansia.
Tutto questo stress e questo senso di vuoto mi tolgono l’appetito e ciò mi aumenta l’ansia perché sono magra di mio.
Inoltre io sono una studentessa universitaria quindi questa situazione rende più faticoso lo studio.
Il fatto è che non so perché sto così, non ci sono apparentemente cause e poi sono succube di questi disagi che compaiono quando vogliono senza motivo e mi tormentano per giorni.
Mi sento dire non hai motivo di stare così.
A volte sono proprio senza speranza perché se ci penso è da quando sono piccola che ho qualcosa: alle elementari già ero ansiosa, poi ho fatto un periodo in cui non mangiavo, poi è passato ma per la scuola avevo molta ansia e in generale ero molto emotiva, poi sono comparsi alle superiori la derealizzazione e rimuginio, nonché la dipendenza affettiva dai miei primi fidanzati.
Dopo un periodo in cui stavo veramente male (ultimo anno delle superiori) ho deciso di cominciare terapia con una psicoterapeuta e mi ha aiutato un po’.
Ora, dopo 1 anno e passa, abbiamo stoppato il percorso, ma come sto dicendo i problemi stanno tornando ancora e mi sento come se non fosse servito.
Sinceramente sono stanca, mi sembra di dover sempre lottare per stare bene.
Mi sento diversa, come se con me non possa funzionare nulla e io stia perdendo tempo prezioso per colpa del mio malessere ho paura che non passi più.
Io poi vorrei evitare di prendere psicofarmaci.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte
[#1]
Ciao,
Questa descrizione di alternanza tra giorni sereni e periodi di profonda ansia, apatia e pensieri angoscianti mi fa pensare ad un vissuto emotivo indubbiamente intenso. Le tue esperienze di derealizzazione e depersonalizzazione, unitamente agli interrogativi esistenziali sul senso della vita e sul passaggio del tempo, mostrano una profonda riflessione sul tuo ruolo e sullo scopo della tua esistenza. Questo può essere molto destabilizzante, soprattutto quando si accompagna a cambiamenti rapidi nel tuo ambiente e nella tua vita personale.
Il fatto che questi sentimenti siano presenti da quando eri piccola potrebbe dirci che hai una sensibilità particolarmente acuta, che ti rende più vulnerabile alle fluttuazioni emotive, ma anche più capace di introspezione.
È importante riconoscere che la fine della terapia non significa necessariamente la fine del percorso evolutivo. A volte, i problemi possono riaffiorare e questo non significa che la terapia non sia stata efficace, ma piuttosto che potrebbe essere utile considerare ulteriori supporti o diversi approcci terapeutici.
Saluti
Questa descrizione di alternanza tra giorni sereni e periodi di profonda ansia, apatia e pensieri angoscianti mi fa pensare ad un vissuto emotivo indubbiamente intenso. Le tue esperienze di derealizzazione e depersonalizzazione, unitamente agli interrogativi esistenziali sul senso della vita e sul passaggio del tempo, mostrano una profonda riflessione sul tuo ruolo e sullo scopo della tua esistenza. Questo può essere molto destabilizzante, soprattutto quando si accompagna a cambiamenti rapidi nel tuo ambiente e nella tua vita personale.
Il fatto che questi sentimenti siano presenti da quando eri piccola potrebbe dirci che hai una sensibilità particolarmente acuta, che ti rende più vulnerabile alle fluttuazioni emotive, ma anche più capace di introspezione.
È importante riconoscere che la fine della terapia non significa necessariamente la fine del percorso evolutivo. A volte, i problemi possono riaffiorare e questo non significa che la terapia non sia stata efficace, ma piuttosto che potrebbe essere utile considerare ulteriori supporti o diversi approcci terapeutici.
Saluti
[#2]
Utente
La ringrazio tanto per la sua risposta, in effetti la mia psicoterapeuta mi aveva detto che molto probabilmente sono una PAS, infatti vivo in modo esagerato gli stimoli esterni e interni.
In ogni caso cercherò di cogliere questo disagio per conoscermi meglio, seppur a volte sia veramente difficile. Proverò a considerare anche altri supporti.
Saluti
In ogni caso cercherò di cogliere questo disagio per conoscermi meglio, seppur a volte sia veramente difficile. Proverò a considerare anche altri supporti.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 381 visite dal 29/05/2024.
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