Mi ha fatto sentire un ripiego.. e ora gli porto rancore

Gentili Professionisti,
Sto con una persona da circa un anno.
Ha iniziato ad uscire con me subito dopo aver subito la chiusura di una frequentazione di due o tre mesi.
A dispetto del poco tempo, lui l’ha presa davvero male.
Io stessa avevo riconosciuto il suo malessere, e questo a volte mi faceva male, ma sono sempre riuscita a superare tutto guardando ai suoi gesti concreti verso di me.
Non ho mai potuto dubitare di stare ricevendo amore sincero.
Ci sono state però un paio di occasioni in cui lui mi ha detto che io devo ringraziare questa persona, perché se non fosse stato per lei, io non l’avrei conosciuto.
Se, infatti, lei non avesse chiuso, lui sarebbe rimasto con lei.


So bene che giocare con i se e con i ma lascia il tempo che trova, ma questa affermazione, insieme al suo dover ribadire che la trova tutt’ora una bella ragazza, mi ha tanto ferito.
Si, gli porto rancore, perché mi ha fatto sentire un ripiego.
In più, appena conosciuti, lui già parlava di convivenza con me, e dopo solo 4 mesi, ovviamente in accordo con me, ha lasciato casa sua... tutto mi sembrava andare nella direzione dell’amore.
Ora invece mi sembra tutto troppo velocemente strano, e non me lo spiego.
Come faccio a credergli di nuovo?
Come faccio a non portare più rancore per queste affermazioni?
Come puoi voler vivere con me quando ancora ti rode per essere stato lasciato da quella?
Tutt’ora mi sveglio la notte pensandoci mi sento un mero ripiego.
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Dr. Michele Loia Psicologo 99 2
Gent.ma,

Da quello che emerge dalle sue parole è un alto livello di insicurezza verso questo rapporto. Insicurezza che si è originata già nei primi momenti della storia. In effetti lei afferma che:
"Io stessa avevo riconosciuto il suo malessere, e questo a volte mi faceva male, ma sono sempre riuscita a superare tutto guardando ai suoi gesti concreti verso di me"

Nessuno di noi ha la sfera di cristallo e non possiamo capire cosa passa nella testa di un'altra persona. Possiamo però chiederlo apertamente, cercando un dialogo che non sia accusatorio ma chiarificatore. E' utile mostrare le proprie emozioni, parlare dei propri desideri, dei progetti che vorremmo realizzare.
Le consiglio di parlare con lui di tutti questi dettagli, che poi dettagli non sono, che la fanno vacillare.
Cerchi di esprimere i suoi dubbi con calma e fermezza.
E poi si chieda se tutto questo può andare bene per lei, se le sue risposte possono andare bene.

La risposta alle sue domande solo lei può saperle. Se non riesce da sola si affidi ad un* psicolog* per una consulenza.

Mi tenga aggiornato
saluti

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

[#2]
Utente
Utente
Gent. Dott. Loia,
La ringrazio tanto per la sua risposta.

Io ho già affrontato questi discorsi con lui, lui dice che sono cose del passato, ormai chiuse e che io sono paranoica. Ma io non mi fido delle sue parole, perché se riconosco quando parla in modo chiuso e risolto di determinate persone che hanno fatto parte del suo passato, verso le quali per l’appunto non ho motivo di essere gelosa, quando parla di questa tipa (che peraltro vede ogni giorno), c’è sempre una vena tutt’altro che di indifferenza. Fosse anche solo di rancore anche se non ne parla mai male eh. io non so se sia possibile intanto intraprendere una relazione così seria come la ha con me mentre ti porti dietro queste sensazioni. E poi, ammesso che adesso siano acqua passata, non trovo corretto verso me stessa che abbia intrapreso con me una cosa quando aveva in mente altra gente. Poi se dopo 7/8 mesi che stai con me, ti porti dentro queste sensazioni, ad un certo punto spariscono magicamente ? Guardi mi sento in loop. Presto ricomincio il percorso con la mia psicoterapeuta, alla quale avevo accennato questo discorso. La sua collega sostiene che il problema principale sia aver corso troppo con le tappe della relazione, e che questo amplificherebbe questi cattivi pensieri verso altre cose