Situazione di incertezza e perdita di controllo
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 22 anni e frequento l’università.
Ho una famiglia molto numerosa e che adoro.
Sono nata e cresciuta a Napoli.
Vivo qui ancora con la mia famiglia.
Vi scrivo perché sto passando un periodo terribile, composto da un’ansia smisurata e conseguenti attacchi di panico.
Sono iniziati un anno fa quando abbiamo scoperto la malattia di mio padre, a seguito di un’operazione d’urgenza, quando abbiamo scoperto che aveva il tumore con metastasi e che sarebbe morto, io negavo l’evidenza, pensavo e speravo che guarisse ma non è stato così.
È morto venti giorni dopo la scomparsa di mia nonna, con la quale sono cresciuta e alla quale ero molto legata.
Ho visto mia nonna e mio padre andare via dopo lunghe malattie e dopo grandi sofferenze.
Io ero quella più esposta alla loro sofferenza perché mi trovavo spesso in casa e li assistevo spesso, soprattutto mio padre.
Quando sono morti hanno lasciato un vuoto immenso e la loro mancanza si fa sentire ogni giorno di più.
Dopo la loro morte, prima quando stavano male, mi sono venuti attacchi di panico talmente forti che quando si verificavano e si verificano sembra che niente potessi calmarmi, che stessi per morire.
Adesso, dopo un periodo di calma, mi ritrovo a fare i conti con un brutto mostro.
Il bradisismo.
Da quando sono rivenute le scosse e quella di alta magnitudo, sono sprofondata e ho guardato il fenomeno con occhi diversi.
Temo per la mia incolumità, quella della mia famiglia e soprattutto non voglio pensare che questa potrebbe essere la fine della mia città.
Ho visto tanti video sui social che mi hanno fatto pensare al peggio e le parole delle persone mi hanno lasciato senza speranza.
Non vedo più la luce, sembro immersa in un’oscurità, non trovo più motivi di andare avanti, pensare al futuro.
Vorrei tanto diventare madre un giorno e crescere i miei figli a Napoli, ma poi penso se avviene un’edizione che mette fino a tutto?
Perché metterli a rischio?
Non dormo più la notte per pensare a queste cose, sembra un’ossessione, ieri durante la notte ho fatto un incubo, sognavo che il vulcano esplodeva e la mia famiglia che cercavo di mettere in salvo trascurava il problema.
Sono affranta, senza speranze, penso sempre alle cose negative e non vedo più speranze, niente di positivo.
Dottori, vi prego aiutatemi a capire.
Passerà questa situazione?
Come posso andare avanti immaginando un futuro?
Non sto più mangiando e l’ansia mi sta logorando.
Aiutatemi vi prego.
Rispondetemi
Aaluti
Sono una ragazza di 22 anni e frequento l’università.
Ho una famiglia molto numerosa e che adoro.
Sono nata e cresciuta a Napoli.
Vivo qui ancora con la mia famiglia.
Vi scrivo perché sto passando un periodo terribile, composto da un’ansia smisurata e conseguenti attacchi di panico.
Sono iniziati un anno fa quando abbiamo scoperto la malattia di mio padre, a seguito di un’operazione d’urgenza, quando abbiamo scoperto che aveva il tumore con metastasi e che sarebbe morto, io negavo l’evidenza, pensavo e speravo che guarisse ma non è stato così.
È morto venti giorni dopo la scomparsa di mia nonna, con la quale sono cresciuta e alla quale ero molto legata.
Ho visto mia nonna e mio padre andare via dopo lunghe malattie e dopo grandi sofferenze.
Io ero quella più esposta alla loro sofferenza perché mi trovavo spesso in casa e li assistevo spesso, soprattutto mio padre.
Quando sono morti hanno lasciato un vuoto immenso e la loro mancanza si fa sentire ogni giorno di più.
Dopo la loro morte, prima quando stavano male, mi sono venuti attacchi di panico talmente forti che quando si verificavano e si verificano sembra che niente potessi calmarmi, che stessi per morire.
Adesso, dopo un periodo di calma, mi ritrovo a fare i conti con un brutto mostro.
Il bradisismo.
Da quando sono rivenute le scosse e quella di alta magnitudo, sono sprofondata e ho guardato il fenomeno con occhi diversi.
Temo per la mia incolumità, quella della mia famiglia e soprattutto non voglio pensare che questa potrebbe essere la fine della mia città.
Ho visto tanti video sui social che mi hanno fatto pensare al peggio e le parole delle persone mi hanno lasciato senza speranza.
Non vedo più la luce, sembro immersa in un’oscurità, non trovo più motivi di andare avanti, pensare al futuro.
Vorrei tanto diventare madre un giorno e crescere i miei figli a Napoli, ma poi penso se avviene un’edizione che mette fino a tutto?
Perché metterli a rischio?
Non dormo più la notte per pensare a queste cose, sembra un’ossessione, ieri durante la notte ho fatto un incubo, sognavo che il vulcano esplodeva e la mia famiglia che cercavo di mettere in salvo trascurava il problema.
Sono affranta, senza speranze, penso sempre alle cose negative e non vedo più speranze, niente di positivo.
Dottori, vi prego aiutatemi a capire.
Passerà questa situazione?
Come posso andare avanti immaginando un futuro?
Non sto più mangiando e l’ansia mi sta logorando.
Aiutatemi vi prego.
Rispondetemi
Aaluti
[#1]
Carissima utente,
lei ha attraversato un lungo periodo di dolore a seguito di due lutti (due dolorosi eventi traumatici) dopo aver trascorso tanti giorni al capezzale di suo padre. L'attacco di panico, l'ansia, l'insonnia e la depressione sono tutti sintomi che rientrano in un PTSD ossia di uno stress post traumatico.
Lei chiede : "Passerà questa situazione?" Come posso andare avanti immaginando un futuro?"
Si cara, passerà e tornerà ad apprezzare la bellezza della vita. Adesso non serve pensare al futuro ma concentrarsi nel presente per guarire le ferite e recuperare le energie. In questi casi è utile elaborare il lutto con l'aiuto di un terapeuta, provi anche a parlare con il medico di famiglia per dei blandi sedativi per la notte. Ci vorrà un pò di tempo e un pò di pazienza ma uscirà da questo momento buio, se vuole in questo momento di fragilità può iniziare anche un supporto psicologico on line, ha lo stesso effetto di quello in presenza, coraggio!
Un caro saluto.
dott.ssa Maria Graziano
lei ha attraversato un lungo periodo di dolore a seguito di due lutti (due dolorosi eventi traumatici) dopo aver trascorso tanti giorni al capezzale di suo padre. L'attacco di panico, l'ansia, l'insonnia e la depressione sono tutti sintomi che rientrano in un PTSD ossia di uno stress post traumatico.
Lei chiede : "Passerà questa situazione?" Come posso andare avanti immaginando un futuro?"
Si cara, passerà e tornerà ad apprezzare la bellezza della vita. Adesso non serve pensare al futuro ma concentrarsi nel presente per guarire le ferite e recuperare le energie. In questi casi è utile elaborare il lutto con l'aiuto di un terapeuta, provi anche a parlare con il medico di famiglia per dei blandi sedativi per la notte. Ci vorrà un pò di tempo e un pò di pazienza ma uscirà da questo momento buio, se vuole in questo momento di fragilità può iniziare anche un supporto psicologico on line, ha lo stesso effetto di quello in presenza, coraggio!
Un caro saluto.
dott.ssa Maria Graziano
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 303 visite dal 27/05/2024.
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