Blocco nello studio e depressione comprovata

Buon pomeriggio a tutti, vi chiedo un parere specialistico sperando che in qualche modo qualcosa si smuova in me, anche se la vedo difficile da uno scambio di commenti online.
Forse ho solo bisogno di sfogarmi con qualcuno di competente.
Sono una studentessa iscritta al primo anno di medicina dopo due anni passati in due facoltà scientifiche diverse, quindi questo in realtà è il mio terzo anno di università in totale.
Ho capito di voler fare medicina quando l'anno scorso (ma in realtà anche proprio il primo anno di università nell'altro corso) ho frequentato biologia come facoltà e una prof bravissima di fisiologia mi ha fatto capire come funzionano il cuore e i reni e anche un po' i farmaci come agiscono sul sistema nervoso.
In questo momento mentre ci penso sento quasi una sensazione bella, non so come spiegarla.
Allora mi sono detta 'devo studiare comunque un bel po', tanto vale iscrivermi a medicina perché c'è affinità con quello che vorrei fare in futuro sempre nel campo medico'.
Ho fatto il test per la prima volta e sono passata senza problemi, facendo addirittura un punteggio alto per entrare in qualsiasi università.
Ho scelto quella nella mia città.
Il problema è il seguente: a me l'ambiente universitario piace, lo definisco 'il mio posto felice'.
Quando arrivo a casa che devo studiare mi blocco e lo trovo noioso, lo trovo vuoto, puro nozionismo.
Questa cosa mi logora dentro.
L'anno scorso ho dato tutti gli esami che potevano essere convalidati a medicina, quindi un paio di esami per l'anno prossimo già li ho belli che pronti.
Pensavo mi piacesse genetica, penso mi piaccia perché a me piacciono le cose ingarbugliate o comunque difficili onestamente, però ora è tutto diventato sterile.
Sono in cura con una psichiatra per depressione (ho avuto un calo depressivo già due anni fa e ora pare essere ritornato) e sto facendo all'asl consulti psicologici.
Quando sto con gli amici mi sento meglio, mi trasmettono gioia e voglia di vivere, di questo sono fortunata.
Penso alle cose belle del mio corso e mi emoziono, c'è una scintilla, o comunque la percepisco.
Nel momento in cui però mi devo mettere a studiare, a casa, da sola, nella mia stanza è come se succedesse qualcosa.
Qualcosa in me si è come spezzato.
È come se io avessi attribuito allo studio la causa del mio malessere, dei miei mali, dei miei attacchi di panico e della mia depressione.
La mente è subdola, meschina e non riesco a vincerla.
In tutto ciò comunque mi sento incapace di fare quello in un futuro potrei fare, ossia il medico.
Ci sto provando ad andare avanti con lo studio con calma, ma è doloroso.
Mi fa tanto rabbia questa situazione perché so di non essere stupida, che posso dare tanto, che voglio essere medico, ma dentro di me c'è questo blocco fortissimo.
E se mi fossi autoimposta il dover fare medicina?
È una cosa a cui ci sto pensando parecchio ultimamente.
Penso però che se fossi in un altro corso il problema del blocco sarebbe lo stesso, qualunque materia essa sia.
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Dr.ssa Rosalba Anfosso Boscolo Psicologo, Psicoterapeuta 38 4
Buongiorno,
da ciò che scrive sembra che l'ambiente di casa non le sia favorevole, forse è nell'atmosfera familiare o nei rapporti intrafamiliari che va cercato il suo malessere?
La terapia farmacologica con la psichiatra è senz'altro utile a contenere la sintomatologia ma forse i consulti all'ASL non possano approfondire le dinamiche che la sua mente sta utlizzando e a quale scopo!
In ogni caso una studentessa che supera il test d'ingresso a medicina con un alto punteggio sembra possedere le giuste caratterische per seguire gli studi.
Inoltre è più che in regola con gli esami, certo non tutte le materie posso piacere, con alcune si fa davvero fatica ma il suo obiettivo è arrivare a FARE IL MEDICO!! Pensi alle parole che usa "È come se.." cioè un suo "vissuto" che certamente va compreso e indagato.
Se ho ben capito ciò che scrive mi permetto di dire che non sono gli studi il suo problema, forse i rapporti interpersonali (non amicali).
Vada avanti negli studi con fiducia nelle sue capacità , parli con la collega dell'ASL per capire se e come intrapprendere un percorso di analisi.
Ci dia notizie
con cordialità
rosalba anfosso boscolo

Dr.ssa ROSALBA  ANFOSSO BOSCOLO