Ansia , doc o depressione?
Buonasera a tutti
Sono una ragazza di 29 anni
Mamma di due bambine 4 e 2 anni, convivente da 8.
Da più o meno fine marzo non sto bene, ho avuto un attacco di panico notturno e da lì la mia vita è cambiata.
Mi era capitato raramente negli ultimi 10 anni forse 3/4 volte.
Da lì Ogni giorno ansia, sbalzi d umore, come se fossi caduta in un buco nero fatto di continui pensieri su pensieri di essere malata mentale o di avere qualcosa, Nel frattempo ho trovato lavoro 8 ore (le bambine ho sempre avuto l aiuto dei miei genitori abitando sotto di me) perché si, fino a prima ho sempre pensato di stare a casa a fare la mamma fino a che godevo della disoccupazione.
Da metà aprile frequento una psicologa una volta a settimana e ho anche avuto un colloquio con uno psichiatra dicendomi che è una ansia generalizzata e di curarmi se non voglio peggiorare (così da esattamente 18 giorni sono in cura con citalopram iniziate con 2 gocce e ogni 3 giorni aumentata di 1 a sera abbinata a lorazepam prima di dormire) il problema ora è che da inizio cura ho pensieri intrusivi o ossessivi mai avuti prima forse un po’ stremata dalla situazione e dal continuo pensare (ho pensieri sul farmi del male, un angoscia tremenda, esempio se ora vedo un coltello mi fa una sensazione strana, come se mi chiedessi: e se adesso impazzisco?
Se non ho più controllo su di me e mi faccio del male?
) lo psichiatra dice che può esserci un peggioramento iniziale dei sintomi e che ci vuole almeno 1 mese e sopratutto dose giusta per vedere qualcosa perché sono un po’ a basso dosaggio ora (8) ora non gli sembra aver senso cambiare cura così presto.
Perché per ora non sento alcun giovamento dalla cura (premetto che nella vita non ho mai usato questo tipo di farmaci e che ho avuto una vita normale e una famiglia molto presente) La psicologa dice che segue persone con doc, disturbo bipolare, borderline e depresse e secondo lei non ho nulla di tutto questo (perché io ho la convinzione di avere tutti questi disturbi con tante ricerche in internet e test) può essere che ho avuto un forte stress generato in ansia, ma il mio timore è di non guarire più (io faccio le cose che facevo prima, esco, mi curo, mi lavo, solo Con qualche voglia meno) forse prima pensavo troppi agli altri e poco a me stessa
Sono una ragazza di 29 anni
Mamma di due bambine 4 e 2 anni, convivente da 8.
Da più o meno fine marzo non sto bene, ho avuto un attacco di panico notturno e da lì la mia vita è cambiata.
Mi era capitato raramente negli ultimi 10 anni forse 3/4 volte.
Da lì Ogni giorno ansia, sbalzi d umore, come se fossi caduta in un buco nero fatto di continui pensieri su pensieri di essere malata mentale o di avere qualcosa, Nel frattempo ho trovato lavoro 8 ore (le bambine ho sempre avuto l aiuto dei miei genitori abitando sotto di me) perché si, fino a prima ho sempre pensato di stare a casa a fare la mamma fino a che godevo della disoccupazione.
Da metà aprile frequento una psicologa una volta a settimana e ho anche avuto un colloquio con uno psichiatra dicendomi che è una ansia generalizzata e di curarmi se non voglio peggiorare (così da esattamente 18 giorni sono in cura con citalopram iniziate con 2 gocce e ogni 3 giorni aumentata di 1 a sera abbinata a lorazepam prima di dormire) il problema ora è che da inizio cura ho pensieri intrusivi o ossessivi mai avuti prima forse un po’ stremata dalla situazione e dal continuo pensare (ho pensieri sul farmi del male, un angoscia tremenda, esempio se ora vedo un coltello mi fa una sensazione strana, come se mi chiedessi: e se adesso impazzisco?
Se non ho più controllo su di me e mi faccio del male?
) lo psichiatra dice che può esserci un peggioramento iniziale dei sintomi e che ci vuole almeno 1 mese e sopratutto dose giusta per vedere qualcosa perché sono un po’ a basso dosaggio ora (8) ora non gli sembra aver senso cambiare cura così presto.
Perché per ora non sento alcun giovamento dalla cura (premetto che nella vita non ho mai usato questo tipo di farmaci e che ho avuto una vita normale e una famiglia molto presente) La psicologa dice che segue persone con doc, disturbo bipolare, borderline e depresse e secondo lei non ho nulla di tutto questo (perché io ho la convinzione di avere tutti questi disturbi con tante ricerche in internet e test) può essere che ho avuto un forte stress generato in ansia, ma il mio timore è di non guarire più (io faccio le cose che facevo prima, esco, mi curo, mi lavo, solo Con qualche voglia meno) forse prima pensavo troppi agli altri e poco a me stessa
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Ciao!
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, spesso dimentichiamo quanto sia difficile farlo.
Indubbiamente essere mamma di due bambine piccole e affrontare cambiamenti di vita, come tornare al lavoro, può generare una grande quantità di stress. Quando parli di ansia, attacchi di panico e pensieri intrusivi, sembra che il tuo corpo e la tua mente stiano cercando di gestire una sorta di sovraccarico emotivo .
Un conflitto interno non meglio specificabile, o comunque complesso da definire. Da un lato, hai il desiderio e la necessità di prenderti cura delle tue bambine e di essere presente per la tua famiglia. Dall'altro, c'è una parte di te che ha bisogno di attenzioni e cura, che forse è stata trascurata per un po' di tempo. Questo conflitto può generare molta ansia e i sintomi che stai descrivendo.
Gli attacchi di panico notturni e l'ansia generalizzata possono essere visti come una sorta di "sveglia" del tuo inconscio, che ti sta dicendo che c'è qualcosa che ha bisogno di essere affrontato. La tua mente potrebbe essere sovraccarica di pensieri e preoccupazioni, e il tuo corpo risponde con ansia.
I pensieri intrusivi, come quello di farti del male, sono spesso una manifestazione dell'ansia estrema, ma è ovvio che questi termini sono estremamente semplificativi e questa particolare questione deve essere approfondita nelle dovute e opportune sedi.
Questi pensieri possono essere molto spaventosi, ma è importante ricordare che avere un pensiero non significa volerlo mettere in pratica. È un modo del tuo cervello di esprimere quanto ti senti fuori controllo e spaventata.
La tua psicologa ha ragione quando dice che i sintomi possono peggiorare inizialmente con i farmaci. Il Citalopram e il Lorazepam stanno iniziando a fare il loro lavoro, ma ci vuole tempo per vedere i risultati, ma sull’argomento ci saranno sicuramente colleghi in grado di darti lumi più concreti e appropriati. Nel frattempo, cerca di essere indulgente con te stessa. Stai facendo un ottimo lavoro cercando aiuto e affrontando queste difficoltà.
Prova a ritagliarti del tempo per te stessa, anche solo pochi minuti al giorno per fare qualcosa che ti piace e ti rilassa. Parla apertamente con la tua psicologa di questi pensieri e delle tue paure, perché è importante affrontarli in maniera congiunta.
Saluti
Grazie per aver condiviso la tua esperienza, spesso dimentichiamo quanto sia difficile farlo.
Indubbiamente essere mamma di due bambine piccole e affrontare cambiamenti di vita, come tornare al lavoro, può generare una grande quantità di stress. Quando parli di ansia, attacchi di panico e pensieri intrusivi, sembra che il tuo corpo e la tua mente stiano cercando di gestire una sorta di sovraccarico emotivo .
Un conflitto interno non meglio specificabile, o comunque complesso da definire. Da un lato, hai il desiderio e la necessità di prenderti cura delle tue bambine e di essere presente per la tua famiglia. Dall'altro, c'è una parte di te che ha bisogno di attenzioni e cura, che forse è stata trascurata per un po' di tempo. Questo conflitto può generare molta ansia e i sintomi che stai descrivendo.
Gli attacchi di panico notturni e l'ansia generalizzata possono essere visti come una sorta di "sveglia" del tuo inconscio, che ti sta dicendo che c'è qualcosa che ha bisogno di essere affrontato. La tua mente potrebbe essere sovraccarica di pensieri e preoccupazioni, e il tuo corpo risponde con ansia.
I pensieri intrusivi, come quello di farti del male, sono spesso una manifestazione dell'ansia estrema, ma è ovvio che questi termini sono estremamente semplificativi e questa particolare questione deve essere approfondita nelle dovute e opportune sedi.
Questi pensieri possono essere molto spaventosi, ma è importante ricordare che avere un pensiero non significa volerlo mettere in pratica. È un modo del tuo cervello di esprimere quanto ti senti fuori controllo e spaventata.
La tua psicologa ha ragione quando dice che i sintomi possono peggiorare inizialmente con i farmaci. Il Citalopram e il Lorazepam stanno iniziando a fare il loro lavoro, ma ci vuole tempo per vedere i risultati, ma sull’argomento ci saranno sicuramente colleghi in grado di darti lumi più concreti e appropriati. Nel frattempo, cerca di essere indulgente con te stessa. Stai facendo un ottimo lavoro cercando aiuto e affrontando queste difficoltà.
Prova a ritagliarti del tempo per te stessa, anche solo pochi minuti al giorno per fare qualcosa che ti piace e ti rilassa. Parla apertamente con la tua psicologa di questi pensieri e delle tue paure, perché è importante affrontarli in maniera congiunta.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 488 visite dal 27/05/2024.
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