Stato depressivo del partner.. non vuole aiuto? cosa fare?
Salve a tutti.
Vi scrivo per il mio fidanzato, a causa di un forte stress lavorativo e di una situazione lavorativo che non lo soddisfa a pieno, da gennaio mi dice che si sente irrealizzato e infelice.
A breve avremmo dovuto iniziare una convivenza, ma la situazione con il passare dei mesi è peggiorata.
Si è chiuso completamente in se stesso, non esce più con gli amici, la maggior parte del tempo quando non lavora la trascorre tra letto, divano e dormite.
Ultimamente lavora più del dovuto, fa dei turni che nemmeno gli spettano probabilmente per non pensare.
Ha forti crisi di pianto, e le volte che ci siamo visti non sono neppure riuscita a fermare queste crisi.
Mi dice "secondo te posso stare così male per il lavoro?
" Si è completamente allontanato da me, dalla famiglia, dai suoi nipotini e da tutti gli amici.
Dice di non sentire più niente per nessuno, come se fosse in una sorta di appiattimento emotivo e ha rinunciato a tutti gli hobby che prima invece gli davano soddisfazione. È come se avesse perso completamente la persona che era diventata.
Siamo tutti molto preoccupati, io credo che probabilmente è in uno stato depressivo ma non vuole ammetterlo.
Ho cercato di convincerlo di rivolgersi ad un psicologo ma rifiuta qualsiasi aiuto, mi risponde "da solo ce la faccio".
Qual è il modo più giusto per stargli accanto?
Cosa possiamo fare?
Vi scrivo per il mio fidanzato, a causa di un forte stress lavorativo e di una situazione lavorativo che non lo soddisfa a pieno, da gennaio mi dice che si sente irrealizzato e infelice.
A breve avremmo dovuto iniziare una convivenza, ma la situazione con il passare dei mesi è peggiorata.
Si è chiuso completamente in se stesso, non esce più con gli amici, la maggior parte del tempo quando non lavora la trascorre tra letto, divano e dormite.
Ultimamente lavora più del dovuto, fa dei turni che nemmeno gli spettano probabilmente per non pensare.
Ha forti crisi di pianto, e le volte che ci siamo visti non sono neppure riuscita a fermare queste crisi.
Mi dice "secondo te posso stare così male per il lavoro?
" Si è completamente allontanato da me, dalla famiglia, dai suoi nipotini e da tutti gli amici.
Dice di non sentire più niente per nessuno, come se fosse in una sorta di appiattimento emotivo e ha rinunciato a tutti gli hobby che prima invece gli davano soddisfazione. È come se avesse perso completamente la persona che era diventata.
Siamo tutti molto preoccupati, io credo che probabilmente è in uno stato depressivo ma non vuole ammetterlo.
Ho cercato di convincerlo di rivolgersi ad un psicologo ma rifiuta qualsiasi aiuto, mi risponde "da solo ce la faccio".
Qual è il modo più giusto per stargli accanto?
Cosa possiamo fare?
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Salve,
Potrebbe trattarsi effettivamente di un periodo di forte stress psicologico che potrebbe aver innescato un disturbo depressivo. È importante riconoscere i segnali di una possibile depressione, come l'isolamento sociale, la perdita di interesse per le attività quotidiane, variazioni nell'appetito o nel sonno, e la sensazione di tristezza o vuoto persistente.
Questa resistenza a cercare aiuto professionale è piuttosto comune in chi soffre di una forma depressiva, spesso complicata dallo stigma o dalla convinzione di poter "superare da soli" tali stati. Tuttavia, il supporto di uno psicologo o di un altro professionista della salute mentale è cruciale, poiché si possono offrire strategie terapeutiche specifiche e, se necessario, un supporto farmacologico.
Se dovesse persistere nel rifiutare qualsiasi tipo di aiuto e la situazione non migliora, potrebbe essere utile considerare un'intervento più diretto, come parlare con altri membri della famiglia per un supporto più coordinato.
Osserva comunque l'importanza di prendersi cura anche di sé stessi in questi contesti. mantenere il proprio benessere emotivo è essenziale per essere in grado di supportare efficacemente gli altri.
Potrebbe trattarsi effettivamente di un periodo di forte stress psicologico che potrebbe aver innescato un disturbo depressivo. È importante riconoscere i segnali di una possibile depressione, come l'isolamento sociale, la perdita di interesse per le attività quotidiane, variazioni nell'appetito o nel sonno, e la sensazione di tristezza o vuoto persistente.
Questa resistenza a cercare aiuto professionale è piuttosto comune in chi soffre di una forma depressiva, spesso complicata dallo stigma o dalla convinzione di poter "superare da soli" tali stati. Tuttavia, il supporto di uno psicologo o di un altro professionista della salute mentale è cruciale, poiché si possono offrire strategie terapeutiche specifiche e, se necessario, un supporto farmacologico.
Se dovesse persistere nel rifiutare qualsiasi tipo di aiuto e la situazione non migliora, potrebbe essere utile considerare un'intervento più diretto, come parlare con altri membri della famiglia per un supporto più coordinato.
Osserva comunque l'importanza di prendersi cura anche di sé stessi in questi contesti. mantenere il proprio benessere emotivo è essenziale per essere in grado di supportare efficacemente gli altri.
[#2]
Utente
Grazie mille dottore. Io ho iniziato un percorso psicologico anche per il mio benessere e per cercare di supportarlo al meglio, nonostante lui abbia deciso di lasciarmi perché sostiene di non rendermi felice e soprattutto mi dice "se non torno più quello di prima" tu cosa fai dietro di me? Io sono totalmente contraria a questa decisione ed inoltre so che la sua famiglia non sa del suo stato d'animo in quanto lo sappiamo solo io e lui, proprio perché lui se ne vergogna e mi ha quasi "minacciato" dicendo di non raccontare nulla a nessuno.
In qualche modo io cercherò comunque di sapere come sta effettivamente e se vedo che peggiora mi rivolgerò immediatamente alla sua famiglia anche se contro il suo volere.
In qualche modo io cercherò comunque di sapere come sta effettivamente e se vedo che peggiora mi rivolgerò immediatamente alla sua famiglia anche se contro il suo volere.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 524 visite dal 25/05/2024.
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