Pensiero ossessivo o devo preoccuparmi?
Buonasera, da un mese assumo antidepressivi in seguito ad una diagnosi di lieve depressione.
Ho sempre avuto paura di perdere il controllo e farla finita, però negli ultimi giorni questi pensieri sono peggiorati.
Ho paura di mettere in atto il pensiero in un momento di disperazione, pensando a tutti i modi in cui io possa farlo e domandandomi se davvero vorrei farlo senza darmi una chiara risposta.
Mi accorgo però di aver ritrovato piacere nelle cose che un mese fa non mi creavano nessuno stimolo, come partecipare ad una festa ecc.
Per questo mi chiedo, il mio è solo un pensiero intrusivo che non verrà messo mai in atto o devo preoccuparmi?
Grazie in anticipo
Ho sempre avuto paura di perdere il controllo e farla finita, però negli ultimi giorni questi pensieri sono peggiorati.
Ho paura di mettere in atto il pensiero in un momento di disperazione, pensando a tutti i modi in cui io possa farlo e domandandomi se davvero vorrei farlo senza darmi una chiara risposta.
Mi accorgo però di aver ritrovato piacere nelle cose che un mese fa non mi creavano nessuno stimolo, come partecipare ad una festa ecc.
Per questo mi chiedo, il mio è solo un pensiero intrusivo che non verrà messo mai in atto o devo preoccuparmi?
Grazie in anticipo
[#1]
Buonasera,
C’è la possibilità che i pensieri intrusivi suicidari possano essere interpretati come una manifestazione di conflitti interni non risolti e di un profondo disagio psichico non meglio inquadrabile in questo contesto. La paura di perdere il controllo potrebbe essere collegata a sentimenti di impotenza e a una percezione di sé stessa come incapace di gestire le proprie emozioni.
L'assunzione di antidepressivi e il ritrovamento di piacere in attività precedentemente non gratificanti indicano una parziale risposta positiva al trattamento.
Tuttavia, il peggioramento dei pensieri suicidari suggerisce che potrebbero esserci dinamiche sottostanti non ancora esplorate o affrontate. Questi pensieri intrusivi possono essere visti come una forma di comunicazione interna che esprime un desiderio di cambiamento o di liberazione da una sofferenza percepita come insopportabile.
Ritengo sia cruciale distinguere tra pensieri intrusivi, che spesso rimangono come fantasie angoscianti senza tradursi in azioni, e pensieri suicidari con un rischio di attuazione. La mancanza di una chiara risposta alla domanda se davvero si desidera farlo ci mostra la presenza di un conflitto interno significativo che richiede un'ulteriore esplorazione terapeutica.
Pertanto, è consigliabile rivolgersi tempestivamente al proprio terapeuta o psichiatra per una valutazione più approfondita e per discutere questi pensieri. Un monitoraggio continuo e Un supporto psicoterapeutico mirato può aiutare a comprendere meglio le radici di questi pensieri e a sviluppare strategie di adattamento e risposta efficaci.
Grazie per la sua condivisione e continui a prendersi cura di sé stesso.
Cordiali saluti.
C’è la possibilità che i pensieri intrusivi suicidari possano essere interpretati come una manifestazione di conflitti interni non risolti e di un profondo disagio psichico non meglio inquadrabile in questo contesto. La paura di perdere il controllo potrebbe essere collegata a sentimenti di impotenza e a una percezione di sé stessa come incapace di gestire le proprie emozioni.
L'assunzione di antidepressivi e il ritrovamento di piacere in attività precedentemente non gratificanti indicano una parziale risposta positiva al trattamento.
Tuttavia, il peggioramento dei pensieri suicidari suggerisce che potrebbero esserci dinamiche sottostanti non ancora esplorate o affrontate. Questi pensieri intrusivi possono essere visti come una forma di comunicazione interna che esprime un desiderio di cambiamento o di liberazione da una sofferenza percepita come insopportabile.
Ritengo sia cruciale distinguere tra pensieri intrusivi, che spesso rimangono come fantasie angoscianti senza tradursi in azioni, e pensieri suicidari con un rischio di attuazione. La mancanza di una chiara risposta alla domanda se davvero si desidera farlo ci mostra la presenza di un conflitto interno significativo che richiede un'ulteriore esplorazione terapeutica.
Pertanto, è consigliabile rivolgersi tempestivamente al proprio terapeuta o psichiatra per una valutazione più approfondita e per discutere questi pensieri. Un monitoraggio continuo e Un supporto psicoterapeutico mirato può aiutare a comprendere meglio le radici di questi pensieri e a sviluppare strategie di adattamento e risposta efficaci.
Grazie per la sua condivisione e continui a prendersi cura di sé stesso.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Grazie dottore è stato chiarissimo.
Volevo tranquillizzarmi solo del fatto che fosse una mia angoscia, anche perché credo che se lo volessi fare realmente non mi spaventerebbe nemmeno il pensiero, ma mi darebbe sollievo pensare alla fine della sofferenza, o sbaglio?
Mi rendo conto da una parte che sono solo brutte fantasie perché poco tempo fa ho avuto un problema di salute ed ho avuto paura di finire in ospedale e quindi rischiare un peggioramento, in quei giorni i miei pensieri erano cambiati e dalla paura di perdere il controllo ero passata alla paura di morire. Mi scuso per essermi dilungata troppo.
Cordiali saluti
Volevo tranquillizzarmi solo del fatto che fosse una mia angoscia, anche perché credo che se lo volessi fare realmente non mi spaventerebbe nemmeno il pensiero, ma mi darebbe sollievo pensare alla fine della sofferenza, o sbaglio?
Mi rendo conto da una parte che sono solo brutte fantasie perché poco tempo fa ho avuto un problema di salute ed ho avuto paura di finire in ospedale e quindi rischiare un peggioramento, in quei giorni i miei pensieri erano cambiati e dalla paura di perdere il controllo ero passata alla paura di morire. Mi scuso per essermi dilungata troppo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 443 visite dal 25/05/2024.
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