Sensi di colpa e umiliazione
Sono una donna di 36 anni, soffro dal 2017 di ansia e attacchi di panico che pian piano si stanno affievolendo grazie all'aiuto della mia psicologa.
All'età di 19 anni ho perso mio padre, la stessa estate sono andata come da abitudine nella mia casa estiva, sono sempre stata una ragazza insicura e non particolarmente interessata al sesso.
Una sera con 4 miei vecchi "conoscenti" che conoscevo fin dall'infanzia, abbiamo passato la serata a bere in un locale e a fine serata siamo andati in casa di uno di loro, io ero l'unica ragazza, non so come abbiamo iniziato a baciarci e ho fatto sesso con uno di loro mentre gli altri erano lì nudi, ho iniziato a sentirmi a disagio e non sapevo come andarmene da quella situazione.
So benissimo che si possono commettere degli errori nella vita, soprattutto dopo un lutto importante o essendo molto giovani, ma il punto non è questo, ma come loro mi hanno fatta sentire, nei giorni successivi ridevano alle mie spalle quando gli passavo accanto, avevano cambiato totalmente atteggiamento nei miei confronti, mi sentivo umiliata dal loro atteggiamento, non hanno nemmeno tenuto la cosa per loro, da allora non gli ho più parlato molto e tutt'oggi penso a questo, mi fa stare male, mi viene forte ansia quando ci penso e allo stesso tempo mi sento così arrabbiata con me stessa e con loro.
Sto veramente cadendo malata per questo, non l'ho mai detto a nessuno fin'ora e non riesco a parlarne con la mia psicologa, le ho accennato qualcosa ma provo troppa vergogna a parlargliene, ho anche paura del suo giudizio.
All'età di 19 anni ho perso mio padre, la stessa estate sono andata come da abitudine nella mia casa estiva, sono sempre stata una ragazza insicura e non particolarmente interessata al sesso.
Una sera con 4 miei vecchi "conoscenti" che conoscevo fin dall'infanzia, abbiamo passato la serata a bere in un locale e a fine serata siamo andati in casa di uno di loro, io ero l'unica ragazza, non so come abbiamo iniziato a baciarci e ho fatto sesso con uno di loro mentre gli altri erano lì nudi, ho iniziato a sentirmi a disagio e non sapevo come andarmene da quella situazione.
So benissimo che si possono commettere degli errori nella vita, soprattutto dopo un lutto importante o essendo molto giovani, ma il punto non è questo, ma come loro mi hanno fatta sentire, nei giorni successivi ridevano alle mie spalle quando gli passavo accanto, avevano cambiato totalmente atteggiamento nei miei confronti, mi sentivo umiliata dal loro atteggiamento, non hanno nemmeno tenuto la cosa per loro, da allora non gli ho più parlato molto e tutt'oggi penso a questo, mi fa stare male, mi viene forte ansia quando ci penso e allo stesso tempo mi sento così arrabbiata con me stessa e con loro.
Sto veramente cadendo malata per questo, non l'ho mai detto a nessuno fin'ora e non riesco a parlarne con la mia psicologa, le ho accennato qualcosa ma provo troppa vergogna a parlargliene, ho anche paura del suo giudizio.
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Ciao,
L’evento che hai vissuto potrebbe aver innescato una serie di conflitti interni che influenzano la tua ansia e i tuoi attacchi di panico in questo momento.
Le esperienze traumatiche che hai descritto potrebbero aver rafforzato sentimenti di insicurezza e vulnerabilità.
Il sentirti umiliata e derisa dai tuoi conoscenti ha sicuramente lasciato un'impronta profonda nella tua autostima e nella percezione che hai di te stessa. È comprensibile che provi ansia e rabbia quando ci pensi, il tuo inconscio potrebbe associare quel momento a un senso di tradimento e mancanza di controllo.
Approfondire questi temi con la tua psicologa potrebbe essere molto liberatorio e terapeutico. La paura del giudizio è comune, ma è importante ricordare che la tua psicologa è lì per supportarti senza giudicare. Condividere questa esperienza offre buone probabilità di comprendere più profondamente le tue emozioni e le radici della tua ansia.
Se trovi difficile iniziare, potresti provare a scrivere ciò che hai vissuto e come ti senti, e poi leggere o consegnare questo scritto alla tua psicologa. Questo potrebbe aiutarti a rompere il ghiaccio e iniziare a esplorare insieme il dolore che hai portato dentro di te per tanto tempo.
Saluti.
L’evento che hai vissuto potrebbe aver innescato una serie di conflitti interni che influenzano la tua ansia e i tuoi attacchi di panico in questo momento.
Le esperienze traumatiche che hai descritto potrebbero aver rafforzato sentimenti di insicurezza e vulnerabilità.
Il sentirti umiliata e derisa dai tuoi conoscenti ha sicuramente lasciato un'impronta profonda nella tua autostima e nella percezione che hai di te stessa. È comprensibile che provi ansia e rabbia quando ci pensi, il tuo inconscio potrebbe associare quel momento a un senso di tradimento e mancanza di controllo.
Approfondire questi temi con la tua psicologa potrebbe essere molto liberatorio e terapeutico. La paura del giudizio è comune, ma è importante ricordare che la tua psicologa è lì per supportarti senza giudicare. Condividere questa esperienza offre buone probabilità di comprendere più profondamente le tue emozioni e le radici della tua ansia.
Se trovi difficile iniziare, potresti provare a scrivere ciò che hai vissuto e come ti senti, e poi leggere o consegnare questo scritto alla tua psicologa. Questo potrebbe aiutarti a rompere il ghiaccio e iniziare a esplorare insieme il dolore che hai portato dentro di te per tanto tempo.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 497 visite dal 25/05/2024.
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