Passato turbolento e sensi di colpa

Buon pomeriggio cari medici,
Sono qui a scrivere perché mi sento disorientata e, pur provando a prendere in mano la mia vita, alcune cose non riesco ad afferrarle o ad affrontarle come vorrei.

Ho 28 anni, sto per prendere una laurea magistrale.
Soffro di sensi di colpa continui nei confronti di tutti coloro che mi circondano.

Sono cresciuta in una famiglia in cui avevo l’obbligo morale di non dover dare mai fastidio, mai dovevo portare un problema, le mie lacrime erano sminuite e i miei problemi mai affrontati.
Non mi sono mai sentita difesa da mio padre, per lui tutte le persone al di fuori di me avevano ragione ed io era la figlia che non era riconoscente.
Mi ha sempre fatto sentire in colpa di non essere affettuosa ma lui mai ha cercato di creare un dialogo e appena parlavo di come mi sentivo subito che si inseriva nel contesto il sistema gerarchico: lui era quello che più si sacrificava ed io dovevo essere riconoscente.
Me lo sono portata nel tempo e ancora oggi, a distanza di anni, quando non mi sento difesa da lui reagisco con rabbia.
Diversi sono stati gli episodi, addirittura episodi in cui qualcuno diceva che fossi troppo puntigliosa è pazza e lui (pur sapendo che avessi ragione) non faceva niente.
Le sue frasi come se continui così vuoi che muoio; ti penti quando morirò, mi prenderà un infarto per causa tua sono sempre state dette ma a volte pesano di più e io non riesco ad affrontare bene la giornata.
In passato sono andata in terapia per gli attacchi di panico ma evidentemente non è bastato.
Nel mentre ho una madre che per evitare problemi ha sempre fatto finta di non vedere, a volte soffrendo lei di disturbo vittimistico.
In questi anni diverse sono le cose successe a livello famigliare che mi hanno rallentato nella vita, e per questo soffro di sensi di colpa verso chi mi ospita ancora a casa sua (i miei genitori) e verso me stessa perché continuò a dirmi che sono finita e non c’è nulla fuori che mi aspetta.

Non so più quali pensieri positivi continuarmi a ripetere per rasserenarmi, cercando di non farmi fermare da nessuno.

Grazie per l’attenzione.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
la situazione che ci descrive richiederebbe un percorso terapeutico che integri l'analisi con interventi diretti sui comportamenti, le idee, i sentimenti.
Senza l'aiuto di uno specialista, la sua visione disfattista circa i suoi rapporti coi genitori, col resto del mondo e con sé stessa rischia di cronicizzarsi.
Nella sua città non mancano gli specialisti, ma anche le ASL, i Consultori, le Scuole di Psicoterapia e infine il Bonus psicologi possono esserle d'aiuto.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 67 7
Capisco quanto possa essere difficile sentirti così disorientata e appesantita dal peso di esperienze familiari così complesse. La tua storia parla di una lotta continua per trovare un senso di sicurezza emotiva e autostima in un contesto che sembra non aver offerto il sostegno e la protezione di cui avevi bisogno. La sensazione di non essere difesa, in particolare da una figura paterna, può avere un impatto profondo sul tuo modo di relazionarti con te stessa e con gli altri.

Dal tuo racconto emergono dinamiche familiari che potrebbero aver alimentato un senso di colpa eccessivo e una difficoltà a riconoscere e a valorizzare i tuoi bisogni e sentimenti. La risposta emotiva che hai, quella di sentirsi rabbiosa e non protetta, è una reazione comprensibile a queste circostanze. È importante riconoscere che la rabbia può essere un segnale che qualcosa nei tuoi bisogni fondamentali non è stato ascoltato o rispettato.

La terapia che hai intrapreso in passato è stata un passo importante per affrontare gli attacchi di panico, ma le questioni che sollevi sembrano richiedere un ulteriore lavoro su di te per esplorare e risolvere queste dinamiche profondamente radicate. Potrebbe essere utile considerare un approccio terapeutico che si concentri sulle relazioni e sull'analisi del modo in cui le tue esperienze passate influenzano il tuo presente. Un tipo di terapia come quella psicodinamica potrebbe offrirti lo spazio e il supporto per esplorare questi temi in profondità, aiutandoti a sviluppare nuove strategie per gestire i sensi di colpa e per costruire un senso di identità più forte e indipendente.

Inoltre, il fatto che tu stia per completare una laurea magistrale è una testimonianza delle tue capacità e del tuo impegno. È importante che tu riconosca questi successi nonostante le sfide emotive che stai affrontando. Forse potrebbe essere utile riflettere su piccoli passi che puoi prendere per costruire una vita quotidiana che rifletta i tuoi valori e desideri, piuttosto che le aspettative o le critiche degli altri.

Ricorda, non sei sola in questo viaggio. Ci sono professionisti e comunità di supporto che possono offrirti ascolto e comprensione. Prenderti cura di te stessa è un atto di coraggio e un investimento nel tuo benessere futuro.

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