Ansia, depressione e senso di insoddisfazione
Gentili Dottor*
cercherò di spiegare la mia situazione nella maniera più chiara possibile.
Subito dopo la laurea magistrale, conseguita a pieni voti, ho vinto un dottorato con borsa.
Avevo molti dubbi ed aspettative all'inizio di questo percorso e tra alti e bassi sono riuscito a superare il primo anno senza insormontabili difficoltà.
Tuttavia la situazione è radicalmente precipitata nell'ultimo anno, il rapporto con il mio relatore è diventato insostenibile, non ho una guida, non so mai quali attività devo svolgere, non mi viene data la possibilità di portare avanti il mio progetto.
Mi sento completamente schiacciato da questa situazione.
Nonostante, io abbia tutta la buona volontà di imparare, produrre, mettermi alla prova, mi sento in una spirale senza via di fuga, dove le uniche risposte che ricevo sono di rabbia incessante per qualsiasi cosa faccia.
In più di un'occasione ho dovuto sorbirmi risposte molto spiacevoli e denigratorie verso la mia persona, al punto che ho cominciato ad avere timore per ogni tipo di attività da svolgere.
Ho la sensazione di essere un peso inutile e sento che sto solo perdendo del tempo prezioso, che avrei potuto investire in una diversa formazione per il mio avvenire.
Sono pieno di pensieri giorno e notte, con una ruminazione incessante, mi chiedo: cosa devo fare, come portarlo a termine, come riuscire a finire il progetto, cosa devo aspettare, come devo comportarmi per agire bene e nel frattempo mi logoro.
A monte di tutto questo, passo per ingrato, fannullone e presuntuoso agli occhi del relatore e qualsiasi cosa sbagli vengo aspramente mortificato, mentre io mi sento una nullità e senza alcuna considerazione.
Trovo assurdo che mi venga detto che non mi dovrebbe essere chiesto nulla e mi chiedo: come posso agire io, se non so cosa ci si aspetta da me?
Soprattutto perché io vorrei davvero riuscire a fare le cose in modo corretto ed ho bisogno di sapere quello che devo raggiungere.
Non so più cosa fare, ho investito tante risorse per avverare quello che all'inizio mi sembrava un sogno ed ora invece mi sembra solo di andare incontro ad un inesorabile fallimento.
Inoltre, sto facendo psicoterapia da circa un anno per cercare una soluzione a questi problemi, ma non trovo spiragli e l'angoscia fa va e vieni dal mio corpo e dalla mia mente continuamente
Vorrei rinunciare al dottorato perché andando avanti così non mi sento coerente ai miei valori ed io mi sono sempre comportato con onestà, ma allo stesso tempo ho paure delle conseguenze che ne possano scaturire.
Ho paura della reazione che potrei riceverne da parte del relatore.
Ho paura di fare la scelta sbagliata e perdere solo tempo.
Ho anche paura che continuando così possa finire per ammalarmi davvero.
cercherò di spiegare la mia situazione nella maniera più chiara possibile.
Subito dopo la laurea magistrale, conseguita a pieni voti, ho vinto un dottorato con borsa.
Avevo molti dubbi ed aspettative all'inizio di questo percorso e tra alti e bassi sono riuscito a superare il primo anno senza insormontabili difficoltà.
Tuttavia la situazione è radicalmente precipitata nell'ultimo anno, il rapporto con il mio relatore è diventato insostenibile, non ho una guida, non so mai quali attività devo svolgere, non mi viene data la possibilità di portare avanti il mio progetto.
Mi sento completamente schiacciato da questa situazione.
Nonostante, io abbia tutta la buona volontà di imparare, produrre, mettermi alla prova, mi sento in una spirale senza via di fuga, dove le uniche risposte che ricevo sono di rabbia incessante per qualsiasi cosa faccia.
In più di un'occasione ho dovuto sorbirmi risposte molto spiacevoli e denigratorie verso la mia persona, al punto che ho cominciato ad avere timore per ogni tipo di attività da svolgere.
Ho la sensazione di essere un peso inutile e sento che sto solo perdendo del tempo prezioso, che avrei potuto investire in una diversa formazione per il mio avvenire.
Sono pieno di pensieri giorno e notte, con una ruminazione incessante, mi chiedo: cosa devo fare, come portarlo a termine, come riuscire a finire il progetto, cosa devo aspettare, come devo comportarmi per agire bene e nel frattempo mi logoro.
A monte di tutto questo, passo per ingrato, fannullone e presuntuoso agli occhi del relatore e qualsiasi cosa sbagli vengo aspramente mortificato, mentre io mi sento una nullità e senza alcuna considerazione.
Trovo assurdo che mi venga detto che non mi dovrebbe essere chiesto nulla e mi chiedo: come posso agire io, se non so cosa ci si aspetta da me?
Soprattutto perché io vorrei davvero riuscire a fare le cose in modo corretto ed ho bisogno di sapere quello che devo raggiungere.
Non so più cosa fare, ho investito tante risorse per avverare quello che all'inizio mi sembrava un sogno ed ora invece mi sembra solo di andare incontro ad un inesorabile fallimento.
Inoltre, sto facendo psicoterapia da circa un anno per cercare una soluzione a questi problemi, ma non trovo spiragli e l'angoscia fa va e vieni dal mio corpo e dalla mia mente continuamente
Vorrei rinunciare al dottorato perché andando avanti così non mi sento coerente ai miei valori ed io mi sono sempre comportato con onestà, ma allo stesso tempo ho paure delle conseguenze che ne possano scaturire.
Ho paura della reazione che potrei riceverne da parte del relatore.
Ho paura di fare la scelta sbagliata e perdere solo tempo.
Ho anche paura che continuando così possa finire per ammalarmi davvero.
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Gentile utente,
la ringrazio per aver scritto a MEDICITALIA, accogliamo con disponibilità il suo sfogo e comprendiamo lo stato d'animo e lo stress nel prepararsi al traguardo finale tanto agognato, ma lei è già seguito da uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a superare questo stato di angoscia.
Provi a chiedere al suo psicoterapeuta degli esercizi per interrompere la ruminazione, ciò che lei stà attraversando è comune a molti studenti, richieda un colloquio con il relatore ed esponga con calma tutti i suoi timori. Nei momenti di forte stress per lo studio è utile "staccare la spina", ritagliarsi dei momenti di relax, il cervello necessita di un recupero cognitivo per funzionare al meglio.
Inoltre faccia chiarezza sui suoi obiettivi di vita, si focalizzi su ciò che piu desidera diventare professionalmente, quella sarà la motivazione per giungere al successo.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano
la ringrazio per aver scritto a MEDICITALIA, accogliamo con disponibilità il suo sfogo e comprendiamo lo stato d'animo e lo stress nel prepararsi al traguardo finale tanto agognato, ma lei è già seguito da uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a superare questo stato di angoscia.
Provi a chiedere al suo psicoterapeuta degli esercizi per interrompere la ruminazione, ciò che lei stà attraversando è comune a molti studenti, richieda un colloquio con il relatore ed esponga con calma tutti i suoi timori. Nei momenti di forte stress per lo studio è utile "staccare la spina", ritagliarsi dei momenti di relax, il cervello necessita di un recupero cognitivo per funzionare al meglio.
Inoltre faccia chiarezza sui suoi obiettivi di vita, si focalizzi su ciò che piu desidera diventare professionalmente, quella sarà la motivazione per giungere al successo.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 437 visite dal 20/05/2024.
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