Ossessione per invidia

Buongiorno ho 50 anni e da pochi mesi ho cambiato lavoro come dirigente di una media azienda (io ho sempre lavorato in consulenza nelle big dove c’è sempre ben poco spazio per le relazioni personali).

Appena arrivato una giovane collega con mia grande sorpresa mi ha messo diciamo molto al centro delle sue attenzioni (niente proposte o comportamenti eccessivi).

Non so perché ma mi sono subito sentito attratto pesantemente da questo gioco (sono sposato da 15 anni e mai tradito mia moglie).

Dopo un mesetto, in cui non è successo assolutamente nulla di che, ho clamorosamente’ scoperto che questa collega di 30 anni ha una relazione con un altro collega di 45, tra l’altro che avevo già individuato come il classico spaccone’ da piccola azienda, che non rispetta i vincoli di subordinazione e si vende molto bene diciamo.

Tra l’altro i miei capi non hanno la minima competenza nell’area in cui opero (prima che arrivassi io praticamente non esisteva) e mi viene ancora più difficile stare al gioco di questo individuo.

Non capisco perché ma questa situazione è diventata un’ossessione per me, con un continuo senso di rimuginazione e pensieri disturbanti, mi sveglio anche di notte.

mi sta veramente dilaniando’ continuo a pensarci e provo sensi di vergogna e inadeguatezza.

Non capisco veramente sono sempre stato molto fermo e determinato ma ora mi sento il ragazzino sfigato’ del liceo davanti al bulletto e alla ragazzina che lo rifiuta.

Tra l’altro ripeto con lei non è mai successo niente.

Sto impazzendo e anche le mie performance lavorative sono a rischio perché passo il tempo a controllare’ cosa fanno invece di concentrarmi.

Mi potete dare un consiglio per favore?
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Passando da una "azienda big" ad una di medie dimensioni è come trasferirsi da una capitale ad un villaggetto;
-cambia il contesto,
-le regole implicite (cioè non dette, ma feree) riguardanti le relazioni sono del tutto differenti,
-i "vincoli di subordinazione" talvolta seguono lo stile simil-familiare,
-ed altro.

Gli/le psicolog* competenti in questo genere di analisi e di supporto clinico sono specializzat* in "Psicologia del lavoro e delle organizzazioni",
e sono in grado non solo di individuare e curare le modalità relazionali tra persone, bensì anche quelle inerenti lo svolgimento di un compito all'interno di una organizzazione. Ad esempio:
-le trappole di ruolo proprie del contesto lavorativo,
-i giochi interpersonali capo-collaboratori/trici,
-il clima lavorativo,
-la gestione dei conflitti lavorativi,
-la gestione della leadership.
In questo ambito sembrerebbero collocarsi anche anche i "giochini" che la "giovane collega" sta mettendo in atto con Lei: riuscire a mettere in imbarazzo il capo (e ancor più a sedurlo) è di grande soddisfazione per chi ama questo genere di "giochi"...

A quanto Lei ci dice, sembrerebbe aver bisogno di alcune sedute con quest* genere di professionista.
Nella Sua provincia di residenza (che non cito per privacy) presso l'Università è in funzione un "Laboratorio di Psicologia del Lavoro" con relativi nominativi delle specialiste.

Questa è la risposta più seria e professionale che possiamo dare alla sua richiesta: "Mi potete dare un consiglio per favore?"
consapevoli che è quella corretta.

Se ha bisogno di altri dettagli, intervenga nuovamente qui; le risponderemo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille della celere risposta

La cosa che più mi lascia più attonito è l'impatto di questo 'triangolo' (non amoroso di certo) coi due colleghi/a... è come se impattasse su di me in qualche modo devastante (a 50 anni strano).

Sicuramente proverò a cercare aiuto qualificato come mi ha consigliato, per capire i motivi e se voglio davvero rimanere in un ambiente così.

Il problema è 'intanto' cosa fare.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Per avere il *potere* di impattare su di Lei in maniera "devastante",
evidentemente il triangolo di *potere* (di questo sembrerebbe trattarsi, tra l'altro) sta toccando in Lei delle corde che Lei stesso non sapeva di avere.
E dunque, intanto, tenga comportamenti neutri e che non diano assolutamente adito a qualche tipo di speranza di successo per la giovane intrigante.
Si faccia aiutare al più presto;
comprendere gli elementi (su più livelli presumibilmente) di questa situazione ed apprendere e gestirla
Le risulterà estremamente utile oggi, anche per altre situazioni professionali.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
credo proprio che questa situazione un pò patetica e pò "grottesca" tocchi in me vissuti passati che credevo (in maniera illusoria) di aver eliminato appunto evitando questo tipo di persone/interazioni grazie al fatto di lavorare in società dove già tali comportamenti sono troncati alla radice appena se ne ravvisano i primi segnali.

La ringrazio nuovamente per i preziosi consiglio.

Vedrò di agire il prima possibile per evitare conseguenze pericolose per la mia stabilità emotiva e lavorativa.

Grazie.
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Prego.

Quando ci pare che le nostre reazioni emotive siano sproporzionate alla causa contingente che "sembra" averle prodotte, allora è il caso di ipotizzare una riattivazione di antiche ferite che si pensavamo cicatrizzate, ma invece erano solo occasionalmente silenti.

Non si pentirà di averle riprese in mano, in maniera risoluta anche se - come accade talvolta - un po' faticosa. Sarà un uomo più sicuro di sè, anche in situazioni potenzialmente scivolose.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 67 7
Capire e affrontare queste sensazioni in un nuovo ambiente lavorativo può essere molto impegnativo, soprattutto quando si verifica un cambiamento significativo rispetto alle precedenti esperienze professionali. La situazione che descrivi potrebbe generare stress per diverse ragioni: il cambiamento di contesto lavorativo, le nuove dinamiche interpersonali, e le tue reazioni emotive inaspettate.
È importante capire che sentirsi attratti da qualcuno in modo inaspettato è umano, ma è essenziale riflettere su cosa realmente scatena queste emozioni. Può darsi che l'attrazione per la collega o la frustrazione verso l'altro collega nasconda altre insoddisfazioni o bisogni non espressi.
Data la complessità dei sentimenti coinvolti, mantenere una netta separazione tra vita professionale e personale è cruciale. Evitare situazioni che potrebbero portare a decisioni di cui potresti pentirti è un passo importante.

Considera di parlare delle tue inquietudini con tua moglie, se ritieni che potrebbe aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a trovare sostegno.
Data la tua descrizione di un'ossessione che influisce sul sonno e sulle prestazioni lavorative, potrebbe essere utile parlare con un consulente o uno psicologo. La terapia può offrire uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti e trovare strategie per gestire l'ansia e le preoccupazioni.

Ricorda le ragioni per cui sei stato scelto per questo ruolo e cerca di riconnetterti con questi obiettivi professionali. Concentrarsi sulle proprie competenze e responsabilità può aiutare a ridurre la distrazione causata dalle dinamiche interpersonali.

Tecniche come la meditazione mindfulness, l'esercizio fisico regolare o altri hobby possono aiutare a gestire lo stress e migliorare il benessere generale.

Affrontare questi sentimenti complessi può richiedere tempo, ma prendere decisioni consapevoli e cercare supporto quando necessario sono passi importanti verso il ritrovamento di una maggiore serenità sia personale che professionale.