Vi chiedo aiuto, sto molto male
Ho 21 anni e da quando ne avevo 17 giro continuamente molti studi psicoterapeutici e pronto soccorsi.
Nessuno sa darmi una diagnosi precisa, ma tutti sembrano concordare in un disturbo ossessivo-compulsivo con note psicotiche e un disturbo di personalità bonderline.
Sta di fatto che sto male: ho pensieri ossessivi relativi al mio rapporto con le altre persone, ho difficoltà nel relazionarmi: vorrei uscire con i miei amici, andare al mare, fare una vita normale ma non riesco: mi vergogno di me e del mio corpo (che tutto dicono essere normale: peso 68 kg e sono alto 1, 78).
Ho una percezione negativa della vita e del futuro: tutto ciò che prima mi interessava adesso mi annoia.
E proprio a causa della noia sto male e quindi mangio, andando a compromettere ancora maggiormente il rapporto tra me e il mio corpo.
Nessuno vuole davvero aiutarmi: il mio psichiatra mi imbottisce di antidepressivi e neurolettici (Anafranil e Rxulti) e a ogni mia richiesta di aiuto risponde dicendo che sono isterico e che voglio stare al centro dell’attenzione.
Anche la mia famiglia è poco disponibile nell’aiutarmi, mi ignora di continuo e i rapporti molto difficili tra noi non migliorano certamente le cose.
Mi sento solo, non ho le forze di fare nulla, a volte vorrei soltanto farla finita, ma non ho il coraggio.
Vivo una profonda sofferenza psichica che in molte occasioni si traduce anche in sintomi somatici come senso di oppressione al petto, tremori, mal di testa, sonnolenza, dolori allo stomaco.
Eppure, nonostante possa sembrare un controsenso, ho tantissima energia dentro di me che non riesco a sprigionare e questa energia mi fa stare malissimo perché è come se fosse prigioniera dentro al mio corpo.
Mi rivolgo a voi perché sono davvero disperato, io ho la voglia di guarire e di cominciare a fare una vita normale ma nessuno mi da gli strumenti e nessuno mi insegna ad usarli.
Mi piacerebbe molto avere una persona capace di sapermi indirizzare e supportarmi nei miei obiettivi per la mia guarigione.
Sono stato da una decina di dottori, tra psichiatri e psicoterapeuti, ma nessuno, fin ora e riuscito ad aiutarmi veramente.
La mia domanda è: cosa dovrei fare per risolvere?
Cosa posso fare?
sono disposto a tutto
Nessuno sa darmi una diagnosi precisa, ma tutti sembrano concordare in un disturbo ossessivo-compulsivo con note psicotiche e un disturbo di personalità bonderline.
Sta di fatto che sto male: ho pensieri ossessivi relativi al mio rapporto con le altre persone, ho difficoltà nel relazionarmi: vorrei uscire con i miei amici, andare al mare, fare una vita normale ma non riesco: mi vergogno di me e del mio corpo (che tutto dicono essere normale: peso 68 kg e sono alto 1, 78).
Ho una percezione negativa della vita e del futuro: tutto ciò che prima mi interessava adesso mi annoia.
E proprio a causa della noia sto male e quindi mangio, andando a compromettere ancora maggiormente il rapporto tra me e il mio corpo.
Nessuno vuole davvero aiutarmi: il mio psichiatra mi imbottisce di antidepressivi e neurolettici (Anafranil e Rxulti) e a ogni mia richiesta di aiuto risponde dicendo che sono isterico e che voglio stare al centro dell’attenzione.
Anche la mia famiglia è poco disponibile nell’aiutarmi, mi ignora di continuo e i rapporti molto difficili tra noi non migliorano certamente le cose.
Mi sento solo, non ho le forze di fare nulla, a volte vorrei soltanto farla finita, ma non ho il coraggio.
Vivo una profonda sofferenza psichica che in molte occasioni si traduce anche in sintomi somatici come senso di oppressione al petto, tremori, mal di testa, sonnolenza, dolori allo stomaco.
Eppure, nonostante possa sembrare un controsenso, ho tantissima energia dentro di me che non riesco a sprigionare e questa energia mi fa stare malissimo perché è come se fosse prigioniera dentro al mio corpo.
Mi rivolgo a voi perché sono davvero disperato, io ho la voglia di guarire e di cominciare a fare una vita normale ma nessuno mi da gli strumenti e nessuno mi insegna ad usarli.
Mi piacerebbe molto avere una persona capace di sapermi indirizzare e supportarmi nei miei obiettivi per la mia guarigione.
Sono stato da una decina di dottori, tra psichiatri e psicoterapeuti, ma nessuno, fin ora e riuscito ad aiutarmi veramente.
La mia domanda è: cosa dovrei fare per risolvere?
Cosa posso fare?
sono disposto a tutto
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Gentile utente,
".. Nessuno vuole davvero aiutarmi: il mio psichiatra mi imbottisce di antidepressivi e neurolettici (Anafranil e Rxulti).."
Noi non sappiamo nulla della sua storia clinica, tranne le poche righe di un consulto anonimo online. Per questo risulta difficile darLe indicazioni utili, laddove schiere di medici e psicologi in presenza hanno fallito, a Suo dire.
Ci dice che "è stato" da molti psicoterapeuti; ma ciò non equivale però ad avere intrapreso un serio percorso di psicoterapia; e al riguardo Lei non entra nei dettagli. Ci piacerebbe lo facesse.
Intendo dire che noi non siamo a conoscenza se il disagio di cui Lei soffre è guaribile, ma certo sappiamo che è curabile; e che in molti casi la psicoterapia risulta uno strumento importante per la comprensione di sè, per il cambiamento, per l'adattamento attivo alla propria situazione personale e al proprio esprimersi nel mondo.
La psicoterapia è un percorso non sempre breve, dipende dalla diagnosi e dall'obiettivo che ci si pone. Implica inoltre l'impegno costante del/la paziente, e non la pura presenza fisica alle sedute.
In alcuni casi la regolare assunzione in parallelo dei farmaci prescritti dal* specialista di area medica risulta massimizzare i risultati.
Se ritiene, aggiunga qualche ulteriore dato per permetterci di capire meglio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
".. Nessuno vuole davvero aiutarmi: il mio psichiatra mi imbottisce di antidepressivi e neurolettici (Anafranil e Rxulti).."
Noi non sappiamo nulla della sua storia clinica, tranne le poche righe di un consulto anonimo online. Per questo risulta difficile darLe indicazioni utili, laddove schiere di medici e psicologi in presenza hanno fallito, a Suo dire.
Ci dice che "è stato" da molti psicoterapeuti; ma ciò non equivale però ad avere intrapreso un serio percorso di psicoterapia; e al riguardo Lei non entra nei dettagli. Ci piacerebbe lo facesse.
Intendo dire che noi non siamo a conoscenza se il disagio di cui Lei soffre è guaribile, ma certo sappiamo che è curabile; e che in molti casi la psicoterapia risulta uno strumento importante per la comprensione di sè, per il cambiamento, per l'adattamento attivo alla propria situazione personale e al proprio esprimersi nel mondo.
La psicoterapia è un percorso non sempre breve, dipende dalla diagnosi e dall'obiettivo che ci si pone. Implica inoltre l'impegno costante del/la paziente, e non la pura presenza fisica alle sedute.
In alcuni casi la regolare assunzione in parallelo dei farmaci prescritti dal* specialista di area medica risulta massimizzare i risultati.
Se ritiene, aggiunga qualche ulteriore dato per permetterci di capire meglio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 535 visite dal 16/05/2024.
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