La mia ragazza vittima di carenza affettiva ha problemi ad aprirsi emotivamente e intimamente
Buongiorno a tutti.
Sono un nuovo iscritto e volevo avere un parere professionale per affrontare una problematica di coppia che sto cercando di risolvere da qualche mese.
Cercherò di essere più dettagliato possibile.
Circa a Luglio del 2023 ho incontrato la mia attuale ragazza, lei ha 25 anni, io 35.
Siamo stati in una relazione a distanza, poiché lei abita a 500km da me, e tra qualche giorno andremo a convivere.
Visto che io ho più stabilità economica e che da me ci sono più possibilità ha deciso di trasferirsi qui.
Lei é l'ultima di 4 figli.
Io sono una persona con cui si può parlare di tutto ma ho sempre fatto fatica a cercare di farla aprire sulle sue emozioni.
Da quello che descrive, sua mamma é sempre stata molto fredda nei suoi confronti, probabilmente perché stanca per aver cresciuto gli altri fratelli tra alti e bassi, e un fratello deceduto prematuramente.
Descrive sua mamma come una persona un po' negativa e che mette ansia ma suo padre invece l'ha sempre coccolata da piccola.
Lei é molto chiusa e difficilmente parla di sè, di solito sono io a cercare di farla parlare e alla fine penso che soffra di carenza affettiva.
Ha avuto problemi di bassa autostima, non ha molti amici ed ha sempre vissuto spesso in casa con i suoi.
Anche sessualmente e emotivamente io sono la sua prima storia davvero importante.
Anche se ha avuto qualche rapporto prima di me, non é mai stato soddisfacente e profondo a livello emotivo.
Ho notato che non ha esperienza legata a dare piacere ad un uomo e quindi tende alla passività.
Io le ho sempre detto che per me non é un problema e che anzi l'avrei guidata a scoprire la sua sessualità.
A Natale abbiamo deciso di fare una prova di 3 mesi insieme, ed ho notato un cambiamento molto positivo da parte sua, anche in salute fisica, probabilmente legato al fatto di aver cambiato ambiente, ha iniziato ad essere più affettuosa, ad aprirsi ma la strada é ancora lunga.
Intimamente é capitato solo due volte che si lasciasse andare davvero al 100% ed é stato bellissimo, baci passionali, abbracci ma poi ritorna nel suo guscio e non prende l'iniziativa e non riesce a baciarmi appassionatamente.
E' come se trattenesse le sue emozioni per non so quale paura, forse per autostima bassa.
Io cerco sempre di incoraggiarla, anche a parlare, é una persona splendida e voglio davvero il suo bene ma a volte mi sento come non desiderato, anche se lei mi dice che in verità mi ama e che mi desidera ma non sa come fare.
Abbiamo anche avuto discussioni per questo motivo perché volevo capire cosa c'era che non andava.
Vorrei capire come comportarmi per non forzarla o farla sentire sbagliata anche perché non é la mia intenzione.
Vorrei solo che si godesse a pieno in nostro rapporto senza paure e lasciandosi andare veramente perché mi ha dimostrato in quelle occasioni che lo vuole anche lei.
Un altro motivo per cui vuole trasferirsi é perché crede che io la possa aiutare a migliorarsi come persona visto la mia esperienza e il mio carattere positivo.
Sono un nuovo iscritto e volevo avere un parere professionale per affrontare una problematica di coppia che sto cercando di risolvere da qualche mese.
Cercherò di essere più dettagliato possibile.
Circa a Luglio del 2023 ho incontrato la mia attuale ragazza, lei ha 25 anni, io 35.
Siamo stati in una relazione a distanza, poiché lei abita a 500km da me, e tra qualche giorno andremo a convivere.
Visto che io ho più stabilità economica e che da me ci sono più possibilità ha deciso di trasferirsi qui.
Lei é l'ultima di 4 figli.
Io sono una persona con cui si può parlare di tutto ma ho sempre fatto fatica a cercare di farla aprire sulle sue emozioni.
Da quello che descrive, sua mamma é sempre stata molto fredda nei suoi confronti, probabilmente perché stanca per aver cresciuto gli altri fratelli tra alti e bassi, e un fratello deceduto prematuramente.
Descrive sua mamma come una persona un po' negativa e che mette ansia ma suo padre invece l'ha sempre coccolata da piccola.
Lei é molto chiusa e difficilmente parla di sè, di solito sono io a cercare di farla parlare e alla fine penso che soffra di carenza affettiva.
Ha avuto problemi di bassa autostima, non ha molti amici ed ha sempre vissuto spesso in casa con i suoi.
Anche sessualmente e emotivamente io sono la sua prima storia davvero importante.
Anche se ha avuto qualche rapporto prima di me, non é mai stato soddisfacente e profondo a livello emotivo.
Ho notato che non ha esperienza legata a dare piacere ad un uomo e quindi tende alla passività.
Io le ho sempre detto che per me non é un problema e che anzi l'avrei guidata a scoprire la sua sessualità.
A Natale abbiamo deciso di fare una prova di 3 mesi insieme, ed ho notato un cambiamento molto positivo da parte sua, anche in salute fisica, probabilmente legato al fatto di aver cambiato ambiente, ha iniziato ad essere più affettuosa, ad aprirsi ma la strada é ancora lunga.
Intimamente é capitato solo due volte che si lasciasse andare davvero al 100% ed é stato bellissimo, baci passionali, abbracci ma poi ritorna nel suo guscio e non prende l'iniziativa e non riesce a baciarmi appassionatamente.
E' come se trattenesse le sue emozioni per non so quale paura, forse per autostima bassa.
Io cerco sempre di incoraggiarla, anche a parlare, é una persona splendida e voglio davvero il suo bene ma a volte mi sento come non desiderato, anche se lei mi dice che in verità mi ama e che mi desidera ma non sa come fare.
Abbiamo anche avuto discussioni per questo motivo perché volevo capire cosa c'era che non andava.
Vorrei capire come comportarmi per non forzarla o farla sentire sbagliata anche perché non é la mia intenzione.
Vorrei solo che si godesse a pieno in nostro rapporto senza paure e lasciandosi andare veramente perché mi ha dimostrato in quelle occasioni che lo vuole anche lei.
Un altro motivo per cui vuole trasferirsi é perché crede che io la possa aiutare a migliorarsi come persona visto la mia esperienza e il mio carattere positivo.
[#1]
Gentile utente,
Sembrerebbe che la differenza tra Voi sia ben superiore ai 10 anni che vi distanziano; in particolare nell'ambito della sessualità, della quale lei ci fornisce qualche dettaglio in più.
La ragazza ha poca esperienza nel settore, a quanto Lei ci dice; e di conseguenza ha poca fiducia in se stessa forse amplificata dal fatto che lei ne ha molta di più.
Da un lato Lei vede degli aspetti positivi in ciò, dato che si propone di "guidarla a scoprire la sua sessualità."
D'altro lato, sente la carenza di una espressione libera e passionale del gesto sessuale:
"a volte mi sento come non desiderato, anche se lei mi dice che in verità mi ama e che mi desidera ma non sa come fare."
Solo il tempo potrà dire se tale differenza tra voi diventerà una risorsa, oppure se continuerà ad essere un limite. Non è possibile sapere in anticipo qual è il potenziale evolutivo dell'altra persona, cioè della Sua ragazza.
Il secondo elemento su cui riflettere molto seriamente è il seguente:
"Un altro motivo per cui vuole trasferirsi é perché crede che io la possa aiutare a migliorarsi come persona visto la mia esperienza e il mio carattere positivo."
Questa frase, se corrisponde letteralmente alla realtà, sembra approfondire ancor più il solco evolutivo che vi separa.
Se il proprio compagno diventa la guida per migliorarsi al punto di pensare alla convivenza come una sorta di 'scuola guida', la relazione corre il pericolo di essere costantemente sbilanciata e forse sempre di più nel tempo. Lei verrebbe a rivestire un ruolo piuttosto pesante, assumendosi parecchie responsabilità sia relazionali sia di ordine pratico.
Se poi la sua azione di "maestro" non dovesse andare a buon fine, cosa farebbe la coppia? E la ragazza? E quali sarebbero le ricadute sulla Sua percezione di autoefficacia?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Sembrerebbe che la differenza tra Voi sia ben superiore ai 10 anni che vi distanziano; in particolare nell'ambito della sessualità, della quale lei ci fornisce qualche dettaglio in più.
La ragazza ha poca esperienza nel settore, a quanto Lei ci dice; e di conseguenza ha poca fiducia in se stessa forse amplificata dal fatto che lei ne ha molta di più.
Da un lato Lei vede degli aspetti positivi in ciò, dato che si propone di "guidarla a scoprire la sua sessualità."
D'altro lato, sente la carenza di una espressione libera e passionale del gesto sessuale:
"a volte mi sento come non desiderato, anche se lei mi dice che in verità mi ama e che mi desidera ma non sa come fare."
Solo il tempo potrà dire se tale differenza tra voi diventerà una risorsa, oppure se continuerà ad essere un limite. Non è possibile sapere in anticipo qual è il potenziale evolutivo dell'altra persona, cioè della Sua ragazza.
Il secondo elemento su cui riflettere molto seriamente è il seguente:
"Un altro motivo per cui vuole trasferirsi é perché crede che io la possa aiutare a migliorarsi come persona visto la mia esperienza e il mio carattere positivo."
Questa frase, se corrisponde letteralmente alla realtà, sembra approfondire ancor più il solco evolutivo che vi separa.
Se il proprio compagno diventa la guida per migliorarsi al punto di pensare alla convivenza come una sorta di 'scuola guida', la relazione corre il pericolo di essere costantemente sbilanciata e forse sempre di più nel tempo. Lei verrebbe a rivestire un ruolo piuttosto pesante, assumendosi parecchie responsabilità sia relazionali sia di ordine pratico.
Se poi la sua azione di "maestro" non dovesse andare a buon fine, cosa farebbe la coppia? E la ragazza? E quali sarebbero le ricadute sulla Sua percezione di autoefficacia?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 09/05/2024.
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