Depressione post intervento
Buonasera.
Mia suocera ottantenne è stata ricoverata per una colecistiti acuta culminata, dopo oltre un mese, con un intervento di colicistectomia e diversi giorni in rianimazione.
Dopo oltre 40 giorni di ricovero è stata dimessa molto debilitata.
In ospedale non è mai stata mobilizzata per cui non riusciva più nemmeno a camminare o stare seduta.
A casa ha iniziato subito la fisioterapia.
Adesso sono trascorsi oltre 2 mesi ma lei sembra non avere più nessun interesse.
Vuole rimanere tutto il giorno a letto e non dimostra alcuna voglia di volersi riabilitare e iniziare la vita di prima.
Si alza solo durante la seduta di fisioterapia.
Non ha alcun interesse, non legge, non usa più il cellulare.
Prima era una donna molto dinamica per la sua età.
Possibile che si tratti di una forma di depressione?
Come posso aiutarla a scuotersi e svegliarla da questa apatia?
Mia suocera ottantenne è stata ricoverata per una colecistiti acuta culminata, dopo oltre un mese, con un intervento di colicistectomia e diversi giorni in rianimazione.
Dopo oltre 40 giorni di ricovero è stata dimessa molto debilitata.
In ospedale non è mai stata mobilizzata per cui non riusciva più nemmeno a camminare o stare seduta.
A casa ha iniziato subito la fisioterapia.
Adesso sono trascorsi oltre 2 mesi ma lei sembra non avere più nessun interesse.
Vuole rimanere tutto il giorno a letto e non dimostra alcuna voglia di volersi riabilitare e iniziare la vita di prima.
Si alza solo durante la seduta di fisioterapia.
Non ha alcun interesse, non legge, non usa più il cellulare.
Prima era una donna molto dinamica per la sua età.
Possibile che si tratti di una forma di depressione?
Come posso aiutarla a scuotersi e svegliarla da questa apatia?
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Gentile utente,
Dopo averci descritto i comportamenti di sua suocera dopo l'intervento chirurgico e una prolungata degenza ospedaliera, lei ci chiede:
"Come posso aiutarla a scuotersi e svegliarla da questa apatia?"
Se di depressione si tratta, essa è una vera e propria patologia; e quindi "svegliarla" e "aiutare a scuotersi" non sono termini corretti.
Le consiglio vivamente una visita specialistica presso un/a geriatra con ampia esperienza, che formuli una diagnosi precisa (le forme depressive sono di vario tipo) ed eventualmente la aiuti anche con i farmaci.
Perchè il/la geriatra, l* specialista degli anziani?
Perché nella persona anziana la problematica della depressione è frequente e spesso invalidante; talvolta è accompagnata da un declino cognitivo che fa presagire (sbagliando) una demenza.
E dunque è necessaria anche una diagnosi differenziale con una competenza specifica su tale fase di vita.
Il/la geriatra inoltre è esperto nell'appropriatezza dei farmaci nella terza e quarta età,
.sia a causa del modificato funzionamento degli organi dovuto all'età,
.sia per le eventuali interazioni con altri farmaci assunti per curare altri disturbi.
Talvolta risultano utili anche alcuni brevi colloqui con una psicologa esperta nelle problematiche e nella relazione con la terza e quarta età.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dopo averci descritto i comportamenti di sua suocera dopo l'intervento chirurgico e una prolungata degenza ospedaliera, lei ci chiede:
"Come posso aiutarla a scuotersi e svegliarla da questa apatia?"
Se di depressione si tratta, essa è una vera e propria patologia; e quindi "svegliarla" e "aiutare a scuotersi" non sono termini corretti.
Le consiglio vivamente una visita specialistica presso un/a geriatra con ampia esperienza, che formuli una diagnosi precisa (le forme depressive sono di vario tipo) ed eventualmente la aiuti anche con i farmaci.
Perchè il/la geriatra, l* specialista degli anziani?
Perché nella persona anziana la problematica della depressione è frequente e spesso invalidante; talvolta è accompagnata da un declino cognitivo che fa presagire (sbagliando) una demenza.
E dunque è necessaria anche una diagnosi differenziale con una competenza specifica su tale fase di vita.
Il/la geriatra inoltre è esperto nell'appropriatezza dei farmaci nella terza e quarta età,
.sia a causa del modificato funzionamento degli organi dovuto all'età,
.sia per le eventuali interazioni con altri farmaci assunti per curare altri disturbi.
Talvolta risultano utili anche alcuni brevi colloqui con una psicologa esperta nelle problematiche e nella relazione con la terza e quarta età.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Prego. Auspichiamo che sia utile a Lei e a Sua suocera.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 674 visite dal 27/04/2024.
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