Crisi di coppia dopo lutto del partner
Buongiorno, da un mese io e la mia credo ex convivente ci siamo lasciati.
Lei ha voluto chiudere dicendomi che non mi ama più e di conseguenza io sono andato via di casa.
La nostra storia durava da sei anni, sei anni di alti e bassi come tutte le coppie, ma a gennaio e' venuta a mancare sua madre dopo una lunga malattia e da lì la nostra crisi si è manifestata più forte di prima nonostante io gli sia stato molto vicino in tutta la fase della malattia e della morte della mamma.
Lei dopo una settimana mi ha richiamato e mi ha proposto una terapia di coppia ed io ho accettato speranzoso, ma ad adesso nessun beneficio ma solo più distacco e allontanamento.
Sinceramente non so più come comportarmi, io la amo ancora ma non la riconosco più e non so nemmeno se voglia o meno continuare le sedute poiché non si fa più viva.
Come devo comportarmi in questa fase così difficile e incomprensibile?
Grazie mille
Lei ha voluto chiudere dicendomi che non mi ama più e di conseguenza io sono andato via di casa.
La nostra storia durava da sei anni, sei anni di alti e bassi come tutte le coppie, ma a gennaio e' venuta a mancare sua madre dopo una lunga malattia e da lì la nostra crisi si è manifestata più forte di prima nonostante io gli sia stato molto vicino in tutta la fase della malattia e della morte della mamma.
Lei dopo una settimana mi ha richiamato e mi ha proposto una terapia di coppia ed io ho accettato speranzoso, ma ad adesso nessun beneficio ma solo più distacco e allontanamento.
Sinceramente non so più come comportarmi, io la amo ancora ma non la riconosco più e non so nemmeno se voglia o meno continuare le sedute poiché non si fa più viva.
Come devo comportarmi in questa fase così difficile e incomprensibile?
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
il lutto stravolge la coppia.
La morte del genitore in alcuni casi mette addirittura in dubbio il diritto di essere felici di vivere e di gioire della vita di coppia.
Aggiunga che, nel Vostro caso, possiamo immaginare che la ragazza abbia assunto il ruolo di CareGiver.
Documentandosi sulle difficoltà che la/il CareGiver incontra nel corso dell'assistenza prolungata ma anche nel 'dopo', cioè nel vuoto di quando la persona assistita viene a mancare,
forse Lei si renderà più conto della vostra situazione.
Tenga conto che nel 'vuoto del dopo' la persona CareGiver può entrare in una sorta di apatia, di indifferenza nei confronti della vita, di ottundimento dei sentimenti, che certo rende difficile la vita della propria coppia.
Per quanto riguarda la difficoltà che incontra Lei nei confronti della terapia di coppia, ne parli chiaramente con la vostra Terapeuta.
E' la via più trasparente, ma anche più efficace, per rendere fruttuosa questa esperienza.
Se poi dovesse essere di suo interesse leggere domande e risposte di altri consulti che trattano problematiche assai simili, può inserire nella ricerca:
"Medicitalia il lutto distrugge la coppia".
Si renderà conto di non essere solo. Le decine di risposte che nel tempo forniamo agli utenti La aiuteranno ulteriormente.
Noi qui ci siamo, scriva quando ritiene.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
il lutto stravolge la coppia.
La morte del genitore in alcuni casi mette addirittura in dubbio il diritto di essere felici di vivere e di gioire della vita di coppia.
Aggiunga che, nel Vostro caso, possiamo immaginare che la ragazza abbia assunto il ruolo di CareGiver.
Documentandosi sulle difficoltà che la/il CareGiver incontra nel corso dell'assistenza prolungata ma anche nel 'dopo', cioè nel vuoto di quando la persona assistita viene a mancare,
forse Lei si renderà più conto della vostra situazione.
Tenga conto che nel 'vuoto del dopo' la persona CareGiver può entrare in una sorta di apatia, di indifferenza nei confronti della vita, di ottundimento dei sentimenti, che certo rende difficile la vita della propria coppia.
Per quanto riguarda la difficoltà che incontra Lei nei confronti della terapia di coppia, ne parli chiaramente con la vostra Terapeuta.
E' la via più trasparente, ma anche più efficace, per rendere fruttuosa questa esperienza.
Se poi dovesse essere di suo interesse leggere domande e risposte di altri consulti che trattano problematiche assai simili, può inserire nella ricerca:
"Medicitalia il lutto distrugge la coppia".
Si renderà conto di non essere solo. Le decine di risposte che nel tempo forniamo agli utenti La aiuteranno ulteriormente.
Noi qui ci siamo, scriva quando ritiene.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile utente,
ci chiede: "Come devo comportarmi in questa fase così difficile e incomprensibile?"
Ma il merito della terapia di coppia è proprio quello di rendere comprensibile la fase che la coppia sta attraversando, tanto che si tratti di una transizione verso il recupero del rapporto, tanto che si tratti di un addio.
I due membri sono travolti da troppe emozioni contrastanti per capirle e per capirsi tra di loro, difatti lei scrive: "io la amo ancora ma non la riconosco più".
Sta al bravo terapeuta ravviare le fila caotiche e restituire un senso sia al passato che al presente. Perché dunque lei chiede lumi a noi, anziché al vostro curante?
Perché non chiede alla sua ex un'informazione minima, tanto che deve scrivere: "non so nemmeno se voglia o meno continuare le sedute poiché non si fa più viva"?
Si può ricavare dalla sua email l'impressione di una sua cecità verso i problemi: "sei anni di alti e bassi come tutte le coppie" (chi l'ha detto?); inoltre: "e' venuta a mancare sua madre dopo una lunga malattia e da lì la nostra crisi si è manifestata più forte di prima". C'era quindi già una crisi in atto.
Attenzione a tenere le orecchie e più in generale la sensibilità ben disposte ad accogliere le parole del terapeuta e quelle della sua ragazza.
Auguri.
ci chiede: "Come devo comportarmi in questa fase così difficile e incomprensibile?"
Ma il merito della terapia di coppia è proprio quello di rendere comprensibile la fase che la coppia sta attraversando, tanto che si tratti di una transizione verso il recupero del rapporto, tanto che si tratti di un addio.
I due membri sono travolti da troppe emozioni contrastanti per capirle e per capirsi tra di loro, difatti lei scrive: "io la amo ancora ma non la riconosco più".
Sta al bravo terapeuta ravviare le fila caotiche e restituire un senso sia al passato che al presente. Perché dunque lei chiede lumi a noi, anziché al vostro curante?
Perché non chiede alla sua ex un'informazione minima, tanto che deve scrivere: "non so nemmeno se voglia o meno continuare le sedute poiché non si fa più viva"?
Si può ricavare dalla sua email l'impressione di una sua cecità verso i problemi: "sei anni di alti e bassi come tutte le coppie" (chi l'ha detto?); inoltre: "e' venuta a mancare sua madre dopo una lunga malattia e da lì la nostra crisi si è manifestata più forte di prima". C'era quindi già una crisi in atto.
Attenzione a tenere le orecchie e più in generale la sensibilità ben disposte ad accogliere le parole del terapeuta e quelle della sua ragazza.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Prego,
e saluti cordiali.
Dott. Brunialti
e saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 23/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.