Siamo una coppia gay e non viviamo il sesso penetrativo stiamo rinunciando alla nostra sessualità?
Buongiorno.
Vi scrivo per porre alla vostra attenzione la mia situazione affettiva e sessuale.
Siamo una coppia gay che vive la sua sessualità senza penetrazione.
Viviamo insieme da 1 anno.
Abbiamo due storie alle spalle molto diverse.
Io ho 45 anni e lui 50.
Io vengo da una storia etero con una donna durata 21 anni e ho 2 figli.
Lui da sempre ha vissuto la sua omosessualità.
Dopo la mia separazione con la mia ex compagna ho vissuto alcune storie con altri uomini ma tutte molto brevi.
All’inizio cercavo rapporti in cui io ero passivo perché in quel momento era la mia fantasia predominante.
Tutti questi rapporti si sono chiusi perché dopo un breve periodo non sopportavo né fisicamente né psicologicamente il ruolo passivo, soprattutto sentivo un grosso fastidio fisico.
Con il mio compagno attuale il nostro rapporto e’ iniziato come gli altri con io nel ruolo passivo per poi evolversi naturalmente, senza forzature da parte di entrambi, verso un rapporto diverso.
A letto noi ci masturbiamo e ci baciamo appassionatamente ma nessuno dei due penetra l’altro.
Siamo molto coinvolti in questi momenti e risultano x entrambi intensi.
Vi chiedo se sto vivendo correttamente la mia sessualità o se c’è qualche problema che non vedo perché parlando con amici sia etero che gay non si capacitano di come si possa vivere la sessualità senza penetrazione.
Per quello che riguarda me mi sembra di aver trovato un equilibrio in cui sto bene, non provo attrazione per le donne ma mi attraggono gli uomini.
Provo intenso piacere nel baciarlo e nel sentirmi toccato da lui come nel toccarlo.
Lui ogni tanto accenna la fatto che non abbiamo penetrazione ma mi dice che la cosa non gli manca con me.
Io penso ogni tanto che accetti questo limite per non perdere me.
A me l’idea di penetrare un uomo o di essere penetranto da un uomo non mi eccita ne fisicamente provo piacere nell’essere penetrato.
Non mi interessano le donne né la penetrazione di una donna.
Non penso che la mia nuova situazione interiore sia un rifiuto dell’ eterosessualità perché non guardo più le donne e soprattutto non mi eccitano.
Mi mette in dubbio quello che mi dicono i miei amici che sto rinunciando alla sessualità che non la sto vivendo appieno mentre da parte mia sento che questo è il limite entro il quale vivo bene il rapporto con il mio compagno.
Grazie per avermi letto
Vi scrivo per porre alla vostra attenzione la mia situazione affettiva e sessuale.
Siamo una coppia gay che vive la sua sessualità senza penetrazione.
Viviamo insieme da 1 anno.
Abbiamo due storie alle spalle molto diverse.
Io ho 45 anni e lui 50.
Io vengo da una storia etero con una donna durata 21 anni e ho 2 figli.
Lui da sempre ha vissuto la sua omosessualità.
Dopo la mia separazione con la mia ex compagna ho vissuto alcune storie con altri uomini ma tutte molto brevi.
All’inizio cercavo rapporti in cui io ero passivo perché in quel momento era la mia fantasia predominante.
Tutti questi rapporti si sono chiusi perché dopo un breve periodo non sopportavo né fisicamente né psicologicamente il ruolo passivo, soprattutto sentivo un grosso fastidio fisico.
Con il mio compagno attuale il nostro rapporto e’ iniziato come gli altri con io nel ruolo passivo per poi evolversi naturalmente, senza forzature da parte di entrambi, verso un rapporto diverso.
A letto noi ci masturbiamo e ci baciamo appassionatamente ma nessuno dei due penetra l’altro.
Siamo molto coinvolti in questi momenti e risultano x entrambi intensi.
Vi chiedo se sto vivendo correttamente la mia sessualità o se c’è qualche problema che non vedo perché parlando con amici sia etero che gay non si capacitano di come si possa vivere la sessualità senza penetrazione.
Per quello che riguarda me mi sembra di aver trovato un equilibrio in cui sto bene, non provo attrazione per le donne ma mi attraggono gli uomini.
Provo intenso piacere nel baciarlo e nel sentirmi toccato da lui come nel toccarlo.
Lui ogni tanto accenna la fatto che non abbiamo penetrazione ma mi dice che la cosa non gli manca con me.
Io penso ogni tanto che accetti questo limite per non perdere me.
A me l’idea di penetrare un uomo o di essere penetranto da un uomo non mi eccita ne fisicamente provo piacere nell’essere penetrato.
Non mi interessano le donne né la penetrazione di una donna.
Non penso che la mia nuova situazione interiore sia un rifiuto dell’ eterosessualità perché non guardo più le donne e soprattutto non mi eccitano.
Mi mette in dubbio quello che mi dicono i miei amici che sto rinunciando alla sessualità che non la sto vivendo appieno mentre da parte mia sento che questo è il limite entro il quale vivo bene il rapporto con il mio compagno.
Grazie per avermi letto
[#1]
Gentile utente,
"1. .. parlando con amici sia etero che gay
2. non si capacitano di come si possa vivere la sessualità senza penetrazione."
Alcune riflessioni.
- 1. "parlare con amici" della propria vita intima espone al confronto, all'invidia, al dubbio. E dunque .. perchè farlo? Essendo 'intima' è proprietà esclusiva della coppia.
Peggio ancora sarebbe parlare con amici-non-della-coppia, bensì strettamente personali Suoi, di fatti intimi che riguardano anche l'altra persona.
Tenga conto che i dati riguardanti la vita sessuale sono coperti dalla legge sulla privacy. Essa è così stringente che, ad es., nelle professioni sanitarie (psicologo, medico) non è possibile comunicare nemmeno al/la coniuge fatti relativi al/la partner. Lo stesso vale per i figli.
Immagini per gli amici ..
- 2. I suoi amici" non si capacitano"? L'importante è che la cosa vada bene a voi due.
Eppure anche su questo lei privilegia il parere degli amici, e in tale modo permette al dubbio di insinuarsi nella vostra vita sessuale di coppia.
- 3. ".. Lui ogni tanto accenna la fatto che non abbiamo penetrazione, ma mi dice che la cosa non gli manca con me.."
Questo è vero punto: quanto gli attuali comportamenti sessuali tra voi sono veramente soddisfacenti anche per il Suo compagno? Solamente un dialogo aperto e schietto potrà chiarire questo elemento.
Eviti inoltre dietrologie, del tipo: "..c’è qualche problema che non vedo? m piaceranno le donne? Perché non mi piace la penetrazione?"
Quando le risposte sono impossibili o dubbie, può essere la domanda ad essere sbagliata.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
"1. .. parlando con amici sia etero che gay
2. non si capacitano di come si possa vivere la sessualità senza penetrazione."
Alcune riflessioni.
- 1. "parlare con amici" della propria vita intima espone al confronto, all'invidia, al dubbio. E dunque .. perchè farlo? Essendo 'intima' è proprietà esclusiva della coppia.
Peggio ancora sarebbe parlare con amici-non-della-coppia, bensì strettamente personali Suoi, di fatti intimi che riguardano anche l'altra persona.
Tenga conto che i dati riguardanti la vita sessuale sono coperti dalla legge sulla privacy. Essa è così stringente che, ad es., nelle professioni sanitarie (psicologo, medico) non è possibile comunicare nemmeno al/la coniuge fatti relativi al/la partner. Lo stesso vale per i figli.
Immagini per gli amici ..
- 2. I suoi amici" non si capacitano"? L'importante è che la cosa vada bene a voi due.
Eppure anche su questo lei privilegia il parere degli amici, e in tale modo permette al dubbio di insinuarsi nella vostra vita sessuale di coppia.
- 3. ".. Lui ogni tanto accenna la fatto che non abbiamo penetrazione, ma mi dice che la cosa non gli manca con me.."
Questo è vero punto: quanto gli attuali comportamenti sessuali tra voi sono veramente soddisfacenti anche per il Suo compagno? Solamente un dialogo aperto e schietto potrà chiarire questo elemento.
Eviti inoltre dietrologie, del tipo: "..c’è qualche problema che non vedo? m piaceranno le donne? Perché non mi piace la penetrazione?"
Quando le risposte sono impossibili o dubbie, può essere la domanda ad essere sbagliata.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 22/04/2024.
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