Non riuscire a parlare,anche in contesti familiari e tranquilli, mi capita dalle medie a oggi
Buongiorno, dalle medie mi capita di bloccarmi improvvisamente mentre parlo o di non riuscire ad iniziare una frase, mi manca quasi il respiro, non mi esce la parola che deve dare seguito alla frase,... il più delle volte mi accade in momenti di nervosismo, durante discussioni, per cui avevo attribuito la causa all'ansia,
ma in realtà mi succede anche in ambiti sereni, tipo al ristorante quando devo ordinare, o mentre racconto qcsa ad amiche,... (se l'argomento mi crea ansia è piu facile che si verifichi).
A volte non riesco proprio a trovare una spiegazione...Anche la primissima volta, durante un' interrogazione alla lavagna, pur essendo preparata, non sono riuscita a parlare.
E da quella volta gli episodi si ripresentano.
Premetto che a scuola sono sempre stata brava, leggevo in maniera fluente e corretta, a voce alta, mi offrivo volontaria,... Ho cercato di collegare la cosa ad un eventuale episodio traumatico, ma non ci sono riuscita... ho fatto qche seduta di ipnosi, ma non è riuscita... Tutto questo negli anni mi ha limitato, ad es.
non voglio parlare in pubblico, a volte non faccio domande, non ho seguito un corso di teatro, , non faccio telefonate davanti a qcuno,... Tutto per paura che mi accada, per evitare l imbarazzo o vergogna.
La scorsa settimana, ad un corso di informatica, dovevo brevemente presentarmi, ma ho faticato ad iniziare, eppure mi sentivo tranquilla... sono andata da una psicoterapeuta per qche seduta, ma alla fine si parlava di altro e il problema è rimasto...Spero possiate darmi qche nuova indicazione in merito a specialisti, tecniche,... Grazie sin d 'ora.
ma in realtà mi succede anche in ambiti sereni, tipo al ristorante quando devo ordinare, o mentre racconto qcsa ad amiche,... (se l'argomento mi crea ansia è piu facile che si verifichi).
A volte non riesco proprio a trovare una spiegazione...Anche la primissima volta, durante un' interrogazione alla lavagna, pur essendo preparata, non sono riuscita a parlare.
E da quella volta gli episodi si ripresentano.
Premetto che a scuola sono sempre stata brava, leggevo in maniera fluente e corretta, a voce alta, mi offrivo volontaria,... Ho cercato di collegare la cosa ad un eventuale episodio traumatico, ma non ci sono riuscita... ho fatto qche seduta di ipnosi, ma non è riuscita... Tutto questo negli anni mi ha limitato, ad es.
non voglio parlare in pubblico, a volte non faccio domande, non ho seguito un corso di teatro, , non faccio telefonate davanti a qcuno,... Tutto per paura che mi accada, per evitare l imbarazzo o vergogna.
La scorsa settimana, ad un corso di informatica, dovevo brevemente presentarmi, ma ho faticato ad iniziare, eppure mi sentivo tranquilla... sono andata da una psicoterapeuta per qche seduta, ma alla fine si parlava di altro e il problema è rimasto...Spero possiate darmi qche nuova indicazione in merito a specialisti, tecniche,... Grazie sin d 'ora.
[#1]
Gentile utente,
il suo problema potrebbe presentare diverse componenti.
Provo ad elencarne qualcuna.
-La paura del già sperimentato. Dal momento che alcune volte il suo tentativo di esprimersi non è riuscito, lei teme questa eventualità e così facendo la determina. Questo sarebbe simile all'ansia da prestazione che colpisce molti uomini dopo una defaillance sessuale: la volta seguente si osservano con eccessiva attenzione, e proprio per questo inibiscono il prodursi spontaneo del fenomeno atteso, che nel loro caso è l'erezione, nel suo il fluire spontaneo del pensiero e della parola.
-L'ansia generica, che potrebbe aver determinato il fenomeno la prima volta, innescando in seguito quanto ho scritto sopra.
-Una sua personale risposta emotiva che coinvolge preferenzialmente la parola come in altri determina batticuore, apnea, rossore, pallore, tremiti, nausea, altro.
-Una sua tendenza a particolari contrazioni muscolari (spalle-cervicale-deltoide) nel momento di una prestazione per lei impegnativa -il parlare in pubblico, il pensare- che determinano una difficoltà meccanica ad articolare la parola, seguita dalle conseguenze già esposte.
Proposte di terapia:
-Nel suo caso farei senz'altro corsi di teatro, esordendo proprio col segnalare il suo blocco. Intanto il teatro è un esercizio di fonazione e di scioltezza muscolare; poi a volte interpretando altri da sé si ottengono risultati sbalorditivi. Si parla di parkinsoniani che recitando annullano il tremito!
-Prenderei in seria considerazione degli esercizi di Tecnica di Alexander (vedere in rete anche alla voce "metodo di Alexander"), con l'aiuto di uno specialista.
-Nel caso voglia replicare un tentativo psicoterapeutico, sceglierei metodi corporei: bioenergetica, etc.
Sono certa che migliorerà.
Auguri; ci tenga al corrente.
il suo problema potrebbe presentare diverse componenti.
Provo ad elencarne qualcuna.
-La paura del già sperimentato. Dal momento che alcune volte il suo tentativo di esprimersi non è riuscito, lei teme questa eventualità e così facendo la determina. Questo sarebbe simile all'ansia da prestazione che colpisce molti uomini dopo una defaillance sessuale: la volta seguente si osservano con eccessiva attenzione, e proprio per questo inibiscono il prodursi spontaneo del fenomeno atteso, che nel loro caso è l'erezione, nel suo il fluire spontaneo del pensiero e della parola.
-L'ansia generica, che potrebbe aver determinato il fenomeno la prima volta, innescando in seguito quanto ho scritto sopra.
-Una sua personale risposta emotiva che coinvolge preferenzialmente la parola come in altri determina batticuore, apnea, rossore, pallore, tremiti, nausea, altro.
-Una sua tendenza a particolari contrazioni muscolari (spalle-cervicale-deltoide) nel momento di una prestazione per lei impegnativa -il parlare in pubblico, il pensare- che determinano una difficoltà meccanica ad articolare la parola, seguita dalle conseguenze già esposte.
Proposte di terapia:
-Nel suo caso farei senz'altro corsi di teatro, esordendo proprio col segnalare il suo blocco. Intanto il teatro è un esercizio di fonazione e di scioltezza muscolare; poi a volte interpretando altri da sé si ottengono risultati sbalorditivi. Si parla di parkinsoniani che recitando annullano il tremito!
-Prenderei in seria considerazione degli esercizi di Tecnica di Alexander (vedere in rete anche alla voce "metodo di Alexander"), con l'aiuto di uno specialista.
-Nel caso voglia replicare un tentativo psicoterapeutico, sceglierei metodi corporei: bioenergetica, etc.
Sono certa che migliorerà.
Auguri; ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie infinite per la celere risposta.
Sicuramente mi documentero' sulla tecnica di Alexander (lo specialista da cui farsi seguire è uno psicoterapeuta o altra figura?) e sulla bioenergia.
Mi piacerebbe molto venire a conoscenza del motivo che ha scatenato questa problematica,ma chissà se veramente c è un momento preciso da individuare...
Dopo l'estate valuterò anche il teatro....
Intanto la ringrazio davvero.
Sicuramente mi documentero' sulla tecnica di Alexander (lo specialista da cui farsi seguire è uno psicoterapeuta o altra figura?) e sulla bioenergia.
Mi piacerebbe molto venire a conoscenza del motivo che ha scatenato questa problematica,ma chissà se veramente c è un momento preciso da individuare...
Dopo l'estate valuterò anche il teatro....
Intanto la ringrazio davvero.
[#3]
Gentile utente,
la tecnica di Alexander la trova anche in rete: è una tecnica posturale studiata da un attore che stava perdendo la voce a motivo delle posizioni contratte, come scrivevo. I professionisti che la insegnano non hanno nulla a che fare con la psicologia.
La Bioenergetica invece è una psicoterapia, come la Funzionale-corporea e la Sensorio-motoria, che guardano agli aspetti fisici delle sofferenze psicologiche e viceversa.
Lei dice: "Mi piacerebbe molto venire a conoscenza del motivo che ha scatenato questa problematica, ma chissà se veramente c è un momento preciso da individuare..."
Se dovesse scoprire che è solo la conseguenza di una sua "difesa" posturale a momenti di imbarazzo -cosa che avverrà agevolmente con la tecnica di Alexander- spero non rimanga delusa. Anche perché, se crede, potrà sempre esplorare i motivi di questo imbarazzo, disagio, ansia, e in genere potrà attuare quella conoscenza di sé che alcuni, in una certa fase di maturazione, trovano utile, attraverso dei colloqui psicologici o degli incontri di gruppo, anche online.
Buone cose.
la tecnica di Alexander la trova anche in rete: è una tecnica posturale studiata da un attore che stava perdendo la voce a motivo delle posizioni contratte, come scrivevo. I professionisti che la insegnano non hanno nulla a che fare con la psicologia.
La Bioenergetica invece è una psicoterapia, come la Funzionale-corporea e la Sensorio-motoria, che guardano agli aspetti fisici delle sofferenze psicologiche e viceversa.
Lei dice: "Mi piacerebbe molto venire a conoscenza del motivo che ha scatenato questa problematica, ma chissà se veramente c è un momento preciso da individuare..."
Se dovesse scoprire che è solo la conseguenza di una sua "difesa" posturale a momenti di imbarazzo -cosa che avverrà agevolmente con la tecnica di Alexander- spero non rimanga delusa. Anche perché, se crede, potrà sempre esplorare i motivi di questo imbarazzo, disagio, ansia, e in genere potrà attuare quella conoscenza di sé che alcuni, in una certa fase di maturazione, trovano utile, attraverso dei colloqui psicologici o degli incontri di gruppo, anche online.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Ho sempre pensato che la causa fosse stata un evento spiacevole-magari rimosso- motivo per cui ho tentato molti anni fa l'ipnosi. Se dovessi scoprire che è una difesa non credo ne sarei delusa (anzi forse sollevata???) e sicuramente vorrò indagare più a fondo...
La ringrazio nuovamente,Lei è molto esaustiva e precisa.
La ringrazio nuovamente,Lei è molto esaustiva e precisa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 768 visite dal 21/04/2024.
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