Ho bisogno di indicazioni precise per adeguamento corporeo. aiuto
Richiedo questo consulto perché ho bisogno di indicazioni precise.
Mi spiego.
Ho caratteristiche maschili e femminili (l'apparato è completo, ridotto ma completo al maschile) tuttavia la voce è aspetto differiscono da ciò motivo per la quale penso di soffrire di qualche sindrome.
Vorrei eliminare l'apparato e vorrei quindi capire come procedere in questo caso e i tempi.
Non riesco a vivere così.
Lei sembra parlare di una situazione di intersessualità (ben differente dalla disforia di genere, per chi legge).
Con questo termine di definiscono corpi che nascono con caratteri sessuali primari e/o secondari non del tutto maschili e non del tutto femminile; caratteristiche perlopiù non evidenti alla nascita.
Tuttavia ci sembra strano che Lei non sappia cosa fare in tale circostanza, visto che avrà sicuramente effettuato degli approfondimenti diagnostici per sapere che "..l'apparato è completo, ridotto ma completo al maschile..".
E lo specialista, oppure il team che ha posto la diagnosi, le avrà pur detto cosa è possibile fare in queste situazioni.
La questione è che attraverso un semplice consulto online non si risolve nulla rispetto a un problema altamente complesso come sembrerebbe essere il Suo, soprattutto se il consulto ha un testo ridotto ad otto striminzite righe che ci forniscono ben pochi elementi di valutazione e di orientamento,
e che sembrano fare intuire una visione semplificata della questione da parte di chi scrive.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
non pensi a soluzioni estreme, non c'è motivo: lo stesso Servizio Sanitario Nazionale prevede i necessari interventi nei casi di ermafroditismo vero.
Ne potrà leggere sul sito INFO INTERSEX https://www.iss.it/infointersex-copertina .
Per quanto riguarda i Centri di riferimento specifici, trova la mappa nazionale clikkando su "Mappa dei servizi, dettaglio" nella Home page.
Quando si sarà un po' documentata su tale documenti, replichi qui; Le forniremo le info che Le mancano.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Grazie mille. La prego non mi lasci perché sono in crisi profonda.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Ho letto il sito riportato al link. Mi ha chiarito vari punti. Ho trovato anche dei contatti utili con cui mi interfecceró domani mattina. L'unica cosa che non ho ben capito sono i tempi in merito la chirurgia. "Ad oggi, si raccomanda di posticipare eventuali interventi chirurgici nei casi in cui non si configuri un rischio immediato per la salute fisica della persona". Psicologicamente però lo è. Mi sta distruggendo.
Come lei avrà ben capito sono stata così tranchant rispetto al 'documentarsi' in quanto, perlopiù, si sta male e si è preda dello sconforto quando non si vedono sbocchi operativi alla propria sofferenza.
Nel momento in cui si viene a sapere che c'è un rimedio, tanto più se accessibile economicamente,
anche le questioni complesse come una eventuale intersessualità (la percentuale è bassissima) possono transitare da una dimensione puramente interiore ad una progettuale.
La frase da lei citata,
".. si raccomanda di posticipare eventuali interventi chirurgici .."
il verbo "posticipare" si riferisce ad alcune prassi presenti anni fa, che prevedevano interventi chirurgici precoci anche invasivi e talvolta inutili nell'infanzia a correzione del problema. Ben prima che la persona interessata potesse capire quale scelta intendeva assumere ed esprimersi nel merito. In un tempo violento.
Tuttavia l'elemento "tempo" è da tenere in considerazione anche oggi; in considerazione del tempo che occorre per una diagnosi precisa sia medica che psicologico/psichiatrica.
Considerato che gli interventi chirurgici hanno conseguenze irreversibili sull'apparato genitale e riproduttivo, gli specialisti hanno bisogno della certezza nei due ambiti (fisico e psichico) prima di poter intervenire chirurgicamente.
L'elemento "tempo" è presente inoltre anche nei tempi del Servizio Sanitario Nazionale, che sappiamo non essere un fulmine di guerra soprattutto dopo il COVID.
Le dico tutto questo con estrema franchezza e, auspico, chiarezza perché mi piacerebbe che lei passasse
da un un atteggiamento unicamente egocentrato sull' (più che comprensibile) ascolto della propria sofferenza soggettiva,
a una dimensione più realistica pensando che una soluzione c'è ma che occorre lavorarci per predisporla.
L'altro aspetto su cui lavorare riguarda i pregiudizi con cui coetane* e persone adulte si relazionano con persone i cui caratteri somatici non si identificano chiaramente con l'uno o l'altro sesso.
C'è molto da fare sul piano sociale; ma anche sul piano personale nel potenziare la propria resilienza magari aiutati da un percorso psicologico ad hoc.
Al proposito mi sembra che il breve video che linko sia molto centrato e azzeccato: https://www.youtube.com/watch?v=DZru38yvrkk .
Il Suo consulto su questa tematica rara anche qui su Medicitalia, ci dà modo di fornire, non solo a lei ma a tutti coloro che ci leggono, una maggiore informazione sulla intersessualità (ben diversa dal transessualismo) proprio per rompere quella barriera di silenzio e di dolore che copre tale caratteristica.
Se ritiene, ci faccia avere un gradito riscontro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Le scrivo perché sono passati giorni da quando ho presentato domanda nei vari centri che ho trovato attraverso il suo link ma non ho ricevuto ancora risposte. Ho chiamato anche, mi hanno dato un numero a cui ho chiamato (amministrazione) ma non erano loro di competenza così ho mandato un email cui avrebbero girato loro all'ufficio pertinente solo che non ho ancora ricevuto notizie... Sembrano paranoie ma non è la prima volta che succede.
Le raccomando di stare sul pezzo, di telefonare e mandare e-mail, perché anche da questo si valuta la motivazione della persona che chiede aiuto.
Non si lasci scoraggiare.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Oggi ho avuto la prima visita endocrinologica.
Il dottore mi ha detto che tutto sommato è nella norma e che ci sono casi del genere. Esistono persone che hanno appunto caratteristiche come me. Tuttavia da questa visita ritiene che sono abbastanza nella norma appunto. Mi ha prescritto degli esami. Se dagli esami saltano fuori anomalie mi prenderanno loro in carico. Diversamente mi ha detto che non possono e mi indirizzeranno in centri per cambio di sesso. La cosa mi sta un po' abbattendo... E se dagli esami non saltassero fuori anomalie (che comunque sono evidenti)? Dovrà indirizzarmi a un percorso di riassegnazione chirurgica lungo e costoso. Davvero non capisco... Eventualmente si potrebbe presentare la domanda in tribunale (per snellire il tutto) e avere così il via libera per l'operazione?
Sono lieta che abbia potuto accedere alla visita Endocrinologica in un tempo così breve per il servizio sanitario nazionale.
Attenda il risultato del prelievo con una certa serenità. È inutile prevedere esiti catastrofici e tormentarsi, quando non si sa nemmeno se accadranno.
Non appena avrà ricevuto gli esiti, ci ricontatti, le risponderemo.
Eviti il rimuginare.
Ciao!
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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