Problemi di disturbi di personalita

Buongiorno sono un uomo di 36 anni, sposato da 2 mia moglie ha una bimba di 7 anni da una precedente relazione.
Io sono in un momento particolare, esco pochissimo di casa vivo in un mondo prettamente idealizzato e finto, fatto di TV e social.
Non ho lavoro, premetto che ho sempre lavorato come sportivo professionista (dove la mia identità si é costruita) fatta di illusioni, tante donne ecc, poi lontano dalla realtà.
Il problema a é che mi ci identifico molto.
Nonostante anni di terapia sono ancora allo stato brado della ricerca si me.
Mia moglie é una donna estremamente intelligente, ma io la speso la saluto per questo suo modo di capire tutto al volo, perché implicherebbe me a dov é distruggere una parte di me che é totalizzante, e perché sento che sotto questo c é poco e altro.
E quindi mi rifugio al passato, che era meno vero ma meno doloroso.
Quando esco di casa non mi sento nessuno o mi sento colui che puo essere superiore agl altri, arrogandosi diritti superiori.
Sono preoccupato di questo ma non nego che mi da anche adrenalina in questa vita piatta.
Vorrei trovare lavoro, ma ho paura che la mia arroganza la mia incapacità di stare in gruppo, nonostante venga dall ambiente sportivo, mi porti a fare casino.
Poi provo tanto amore/ma tanto conflitto e rabbia nei confronti di mia moglie che é tutto quello che una donna dovrebbe avere ma che io da marito non mi ci avvicino.
E per arrivarci tendo a sminuire.
Mi sento finto e questo mi fa star male.
La situazione é molto complessa, perché o mi sento finto o malato che esula tutte le responsabilità.
Grazie per l ascolto
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Sembrerebbe che Lei ci descriva un sè senza un lavoro,
e in più affettivamente dipendente dalla moglie che idealizza e svaluta al contempo (e ciò può evocare una certa diagnosi a cui accenna nel titolo: " Problemi di disturbi di personalità").

Noi non conosciamo la sua situazione clinica, quella che La porta ad essere da anni in terapia,
ma nonostante ciò, ".. sono ancora allo stato brado della ricerca di me",
e di cui ci dice:
"La situazione é molto complessa, perché o mi sento finto o malato che esula tutte le responsabilità."

Condividiamo:
. il Suo bisogno di una diagnosi e di una terapia mirata, anche per obiettivi e non solo introspettiva;
. il riconoscimento verso una donna con la quale è sposato, e che ha accettato di condividere con Lei tale situazione"complessa".

Siamo ben consapevoli che forse Lei ci chiedeva unicamente un "ascolto";
però un/a Psicoterapeuta non riesce ad appiattirsi su tale richiesta (per l'ascolto ci sono gli amici),
ma sente di dover eticamente fare un passo oltre.
Adempiendo in tale modo al mandato del servizio qui (Linee Guida) che consiste nell'indicare una via per uscirne o - se non altro - per migliorare.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2022 al 2024
Ex utente
La ringrazio per la tempestiva risposta,il fatto é che sono stato in terapia un po per problemi legati alla mia famiglia in particolare una madre narcisista e un padre passivo, un po perché la terapia l ho vista sempre come via di fuga e un luogo mio, dove venivo ascoltato ma poi all esterno cambiavo poco. E un po perché mi faceva "figo" Un modo per sentirmi apprezzato,ascoltato a costo anche di manipolare un po la realtà esterna.
Ho sempre avuto un legame particolare con la terapia, in quanto i miei mi hanno voluto mandarci un po da deresponsabilizzarsi dalle problematiche della vita, e mi hanno additato come matto, giustificando tutto quello che facevo perché ero così.
E io ci ho creduto. Tanto sono un po così, posso fare quello che voglio.
Allo stato attuale mi sento veramente patologico,mia moglie ha lottato per me mi da costantemente amore e vuole farmi crescere. Io invece sono colui che le ha messo i bastoni tra le ruote cercando di svalutarla e facendola passare da quello che non é. E mi dispiace molto. Perché so chi é lei, é che io non so essere come lei aspirerebbe per me, ma so anche io motivo. Un legame patologico con la famiglia di origine.
Vi chiedo aiuto sono bloccato
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Attivo dal 2022 al 2024
Ex utente
E vivo tanto di apparenza e inganno. Inganno sempre. E non se lo merita nessuno. Mi dispiace. Aiuto
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei è fortunato ad avere vicino una persona che Le vuole veramente bene. Non è affatto facile amare una persona con "disturbi i di personalità" (titolo), e che quindi un giorno ti svaluta e l'altro ti adora (magari per un tempo di 5 minuti). Doppiamente impegnativo sui tempi lunghi di una relazione che dura.

Ho apprezzato il Suo disvelarsi, qui, a noi; talvolta i propri limiti non li si confessa fino in fondo neppure a se stessi. Per la vergogna, l'imbarazzo, l'umiliazione, il rammarico, la rabbia.

Riguardo alla moglie ci dice: ".. é che io non so essere come lei aspirerebbe per me.." .
Sono (quasi) certa che Sua moglie vorrebbe per Lei non lo standard che sta nella sua mente (della moglie); bensì massimo di quello che LEI (Lei che ci scrive) riuscirebbe ad essere, ma certamente meglio di così.

Ed è questo che fa male a noi Psicoterapeut*:
cha la persona non intraprenda un percorso serio (ed impegnativo) per raddrizzare e colmare tutto quello che è possibile, che riesce, che è in grado di fare.
Nel Suo caso occorrerebbe lavorare
. sul legame con la famiglia d'origine, alla quale Le tiene legato ".. un legame patologico con la famiglia di origine (v. consulto precedente) e
. sulla "separazione" emotiva da essa, in modo da poter diventare psicologicamente uomo adulto.
Ciò renderebbe possibile l'ipotesi di diventare padre.
Assuma regolarmente i farmaci prescritti, ma sappia che essi non Le indicano la via per lavorare su di sè.

Carissimi saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2022 al 2024
Ex utente
Ma io penso di essere un caso incurabile. é possibile contattarla?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Non esistono casi incurabili,
e non esistono i miracoli.
Ma solo un lavoro serie impegnativo su di sé, che valorizzi le parti sane migliorando così la qualità di vita.

I dati di contatto di ogni specialista li trova qui su Medicitalia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/