Non so se lasciare il mio compagno
Non so cosa fare, ho 27 anni, sto insieme al mio ragazzo da 5 anni.
Abbiamo un bambino di tre anni arrivato molto presto.
All’inizio era tutto idilliaco, anche durante la gravidanza e i primi mesi del bambino.
Quando nostro figlio aveva 6 mesi ci siamo trasferiti a vivere nella sua città (a più di 800 km dalla mia) dove viviamo attualmente.
Di sotto vivono i miei suoceri e di fianco mio cognato (suo fratello).
Da quando siamo arrivati qui i litigi sono aumentati (sempre per cavolate) lui ha un carattere decisamente litigioso.
Litiga con i colleghi in ogni lavoro che ha (non riesce a durare più di tre mesi nello stesso posto di lavoro) litiga con la sua famiglia etc.
Solo con i suoi amici no.
Da quando siamo qui non ha potuto cambiare lavoro perché con un bambino a carico e le spese sarebbe stato un disastro.
Io non ho lavorato per il primo anno di vita di mio figlio, sono un’insegnante precaria quindi aspetto le chiamate delle scuole di volta in volta.
Ultimamente sono stanca dei suoi scatti d’ira.
È come se diventasse un’altra persona.
Ha dei giorni in cui sembra abbastanza tranquillo e altri in cui basta una cavolata per farlo scoppiare.
Inizia a rompere casa, rompe le porte i mobili e insultarmi pesantemente urlando come un matto.
Del resto anche quando è tranquillo non è che sia chissà quale amorevole compagno... se mi avvicino mi caccia via.
Non vuole coccole o manifestazioni di affetto (prima invece era lui stesso a darmene) l’unico contatto che cerca è quello intimo ma anche lì, niente romanticismo o dolcezza.
Ogni volta che parliamo si finisce a discutere.
Io fino ad ora ho resistito per mio figlio ma ora sono decisamente stanca... il problema è che non so come fare per andarmene.
se anche lo lasciassi come farei ad andare dai miei dall’altra parte dell’Italia?
Non ho amici che non siano suoi perché qui non conoscevo nessuno.
Non saprei dove andare.
Se andassi dai miei lui si infurierebbe, non mi lascia scendere facilmente è ormai sono quasi due anni che non vedo i miei.
Lui arriverebbe a coinvolgere le autorità pur di avere il figlio vicino... sto cercando una casa in affitto ma non trovo nulla e il mio lavoro precario non mi aiuta.
Come potrei fare?
Vi prego datemi un consiglio mi sento impazzire
Abbiamo un bambino di tre anni arrivato molto presto.
All’inizio era tutto idilliaco, anche durante la gravidanza e i primi mesi del bambino.
Quando nostro figlio aveva 6 mesi ci siamo trasferiti a vivere nella sua città (a più di 800 km dalla mia) dove viviamo attualmente.
Di sotto vivono i miei suoceri e di fianco mio cognato (suo fratello).
Da quando siamo arrivati qui i litigi sono aumentati (sempre per cavolate) lui ha un carattere decisamente litigioso.
Litiga con i colleghi in ogni lavoro che ha (non riesce a durare più di tre mesi nello stesso posto di lavoro) litiga con la sua famiglia etc.
Solo con i suoi amici no.
Da quando siamo qui non ha potuto cambiare lavoro perché con un bambino a carico e le spese sarebbe stato un disastro.
Io non ho lavorato per il primo anno di vita di mio figlio, sono un’insegnante precaria quindi aspetto le chiamate delle scuole di volta in volta.
Ultimamente sono stanca dei suoi scatti d’ira.
È come se diventasse un’altra persona.
Ha dei giorni in cui sembra abbastanza tranquillo e altri in cui basta una cavolata per farlo scoppiare.
Inizia a rompere casa, rompe le porte i mobili e insultarmi pesantemente urlando come un matto.
Del resto anche quando è tranquillo non è che sia chissà quale amorevole compagno... se mi avvicino mi caccia via.
Non vuole coccole o manifestazioni di affetto (prima invece era lui stesso a darmene) l’unico contatto che cerca è quello intimo ma anche lì, niente romanticismo o dolcezza.
Ogni volta che parliamo si finisce a discutere.
Io fino ad ora ho resistito per mio figlio ma ora sono decisamente stanca... il problema è che non so come fare per andarmene.
se anche lo lasciassi come farei ad andare dai miei dall’altra parte dell’Italia?
Non ho amici che non siano suoi perché qui non conoscevo nessuno.
Non saprei dove andare.
Se andassi dai miei lui si infurierebbe, non mi lascia scendere facilmente è ormai sono quasi due anni che non vedo i miei.
Lui arriverebbe a coinvolgere le autorità pur di avere il figlio vicino... sto cercando una casa in affitto ma non trovo nulla e il mio lavoro precario non mi aiuta.
Come potrei fare?
Vi prego datemi un consiglio mi sento impazzire
[#1]
Gentile utente,
la prima cosa da fare è recarsi al Consultorio Familiare della città dove risiede (spesso è presso l'Azienda Sanitaria) e chiedere una consulenza che all'inizio verrà fornita da un assistente sociale o da uno psicologo, ma potrebbe implicare anche un legale.
Nel caso il centro pubblico ne manchi, esistono centri privati per l'aiuto alle donne che hanno necessità di aiuto.
Sembra infatti che lei non abbia chiari quali sono i suoi diritti e quelli del padre nei confronti del bambino.
Naturalmente può darsi che una situazione nuova (per esempio un lavoro usurante) stia danneggiando il vostro rapporto e che voi non riusciate più a comprendervi, ma potreste tornare a farlo con l'aiuto di un consulente di coppia e/o familiare.
Potrebbe anche darsi che sia insorto in suo marito o in entrambi un disturbo ansioso/depressivo curabile.
L'importante è che lei non si perda d'animo e che trovi l'informazione corretta.
Ci tenga al corrente.
Auguri; coraggio.
la prima cosa da fare è recarsi al Consultorio Familiare della città dove risiede (spesso è presso l'Azienda Sanitaria) e chiedere una consulenza che all'inizio verrà fornita da un assistente sociale o da uno psicologo, ma potrebbe implicare anche un legale.
Nel caso il centro pubblico ne manchi, esistono centri privati per l'aiuto alle donne che hanno necessità di aiuto.
Sembra infatti che lei non abbia chiari quali sono i suoi diritti e quelli del padre nei confronti del bambino.
Naturalmente può darsi che una situazione nuova (per esempio un lavoro usurante) stia danneggiando il vostro rapporto e che voi non riusciate più a comprendervi, ma potreste tornare a farlo con l'aiuto di un consulente di coppia e/o familiare.
Potrebbe anche darsi che sia insorto in suo marito o in entrambi un disturbo ansioso/depressivo curabile.
L'importante è che lei non si perda d'animo e che trovi l'informazione corretta.
Ci tenga al corrente.
Auguri; coraggio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 761 visite dal 12/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.