Paura del matrimonio?
Gentili dottori, scrivevo per chiedere un parere su quello che sta attraversando la mente in questo periodo. ho 23 anni il mio ragazzo 32. stiamo pensando al matrimonio dopo 1 anno e mezzo di fidanzamento. ci sposeremo nel 2011. ora che stper concretizzare il tutto perchè stiamo avendo tutti i documenti per la terra e quindi per il mutuo e la casa, mi assalgono 1000 dubbi. lui è sempre uguale con me... dolce, tenero, a volte brusco ma lo conosco... è così... temo però che il matrimonio posso cambiarlo rendendolo più rilassato... diciamo cisì... i suoi genitori abitano a 400 km di distanza da noi me il mio terrore è che essendo già quasi anziani, possano vedere casa nostra come punto di riferimento... tipo venire e stabilirsi per lunghe settimane... ( lo so perchè lo fanno già con un fratello in svizzera )non sono cattive persone ma l'idea di condividere la mia intimità, la mia casa con qualcuno mi logora.. poi lui mi disse una volta: un domani, quando uno dei miei morirà, è normale che un pò per uno, noi tre fratelli, ci terremo il vedovoa... aiuto..
[#1]
Gentile ragazza, se da un lato lei pone il clasico esempio di come fasciarsi la testa prima di rompersela dall'altro il problema è quello di come assettare la proprio famiglia in futuro. I suoi dubbi possono essere risolti chiedendo chiaramente quali saranno le intenzioni del suo compagno sul futuro assetto rganizzativo (non emotivo, nessuno lo sa) e solo allora avrà gli elementi per prendere decisioni consapevoli.
per l'alro problema invece:
(..) temo però che il matrimonio posso cambiarlo rendendolo più rilassato (..)
è qui che non può fare la veggente. quindi si viva i momenti che le vengono offerti e si fasci la testa dopo che si romperà. purtroppo nessun può prevedere quando avverrà e se avverrà.
saluti
per l'alro problema invece:
(..) temo però che il matrimonio posso cambiarlo rendendolo più rilassato (..)
è qui che non può fare la veggente. quindi si viva i momenti che le vengono offerti e si fasci la testa dopo che si romperà. purtroppo nessun può prevedere quando avverrà e se avverrà.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
gentile dottore... il punto è che io provengo da una famiglia in cui mia mamma è stata così con la suocera invedente... c'è da dire però che il mio uomo non è come lo era mio padre con la nonna... comunque, io con il mio ragazzo ne ho già parlato e lui mi dice che problemi non ce ne sono e che il tempo massimo che potranno stare è giusto 10 giorni ... il tempo che lui vada a prenderli e riportarli... il punto è che io ho il terrore che vedano casa nostra come un punto di riferimento visto che con me si trovano bene e in più avremo casa in campagna, dove loro sono abituati a stare... gli altri figli, uno è in svizzera e l'altro a viterbo.. loro invece stanno in puglia... in più mia suocera soffre saltuariamnete di stati depressivi, data la lontananza dei figli e il mio ragazzo è l'unico che se la prende più a cuore la cosa... ci soffre pure lui poverino e spesso mi dice: ma perchè mia madre non se ne va un pò in svizzera? quindi temo che lui, durente questi periodi della madre possa farle venire da noi... e' presto parlargliene con chiarezza o devo aspettare l'occasione che si verificherà fra non meno di 2 anni?
[#3]
le sue sono paure dettate dalla sua percezione tragica della cosa. Se per lei è così tragico e spaventoso
(..)il punto è che io HO IL TERRORE che vedano casa nostra come un punto di riferimento (..)
allora il problema, forse, sta più nel suo vissuto che nella oggettività della situazione.
Quindi, prima di parlarne con lui, correndo il rischio anche di intaccare un rapporto, cerchi di chiarire a sè stessa i motivi di questo suo sentimento. Nè parli con uno psicologo.
saluti
(..)il punto è che io HO IL TERRORE che vedano casa nostra come un punto di riferimento (..)
allora il problema, forse, sta più nel suo vissuto che nella oggettività della situazione.
Quindi, prima di parlarne con lui, correndo il rischio anche di intaccare un rapporto, cerchi di chiarire a sè stessa i motivi di questo suo sentimento. Nè parli con uno psicologo.
saluti
[#5]
Gentile Utente,
le cose che tu temi potrebbero accadere davvero, perchè no? Potrebbe darsi che tuo marito si lasci andare col tempo, o che i tuoi suoceri si possano approfittare della vostra futura ospitalità, o che tua suocera si deprima sempre di più, ecc.
La cosa interessante è che, in tutto questo, tu ti percepisci NON IN GRADO di poter reagire o di poterti far rispettare. Hai la percezione che se una delle suddette cose dovesse capitare davvero, tu saresti fritta, senza nessuna possibilità di far valere la tua opinione.
Forse questo è legato alla vostra differenza d'età: mettersi con un ragazzo più grande di 9 anni può darti quella sicurezza di cui hai bisogno, ma il rovescio della medaglia è che di fronte a certe scelte tu ti percepisci meno "importante"
Il fatto che stai programmando il tuo futuro peggiora le cose, facendoti venire l'ansia.
La prima cosa da fare è parlarne APERTAMENTE col tuo ragazzo: digli la verità, ovvero che ci hai scritto perchè sei preoccupata del vostro futuro.
Ma non fare finta di nulla, perchè rischi di arrivare al giorno del matrimonio talmente stressata da non riuscire a godertelo.
Se non ce la fai da sola, senti il parere di uno psicologo
le cose che tu temi potrebbero accadere davvero, perchè no? Potrebbe darsi che tuo marito si lasci andare col tempo, o che i tuoi suoceri si possano approfittare della vostra futura ospitalità, o che tua suocera si deprima sempre di più, ecc.
La cosa interessante è che, in tutto questo, tu ti percepisci NON IN GRADO di poter reagire o di poterti far rispettare. Hai la percezione che se una delle suddette cose dovesse capitare davvero, tu saresti fritta, senza nessuna possibilità di far valere la tua opinione.
Forse questo è legato alla vostra differenza d'età: mettersi con un ragazzo più grande di 9 anni può darti quella sicurezza di cui hai bisogno, ma il rovescio della medaglia è che di fronte a certe scelte tu ti percepisci meno "importante"
Il fatto che stai programmando il tuo futuro peggiora le cose, facendoti venire l'ansia.
La prima cosa da fare è parlarne APERTAMENTE col tuo ragazzo: digli la verità, ovvero che ci hai scritto perchè sei preoccupata del vostro futuro.
Ma non fare finta di nulla, perchè rischi di arrivare al giorno del matrimonio talmente stressata da non riuscire a godertelo.
Se non ce la fai da sola, senti il parere di uno psicologo
[#6]
Ex utente
GRAZIE DOTTORE PER AVERMI PRESA IN CONSIDERAZIONE.
SA COS'E'? A VOLTE MI SENTO UN MOSTRO PERCHE' PENSO CHE DETERMINATE COSE NON DOVREI MINIMAMENTE PENSARLE .... EPPURE MI PASSANO PER LA MENTE E CI STANNO UN PO' IORNI FIN QUANDO UN ALTRO PENSIERO PIU' O MENO IMPORTANTE, PIU' O MENO NEGATIVO, SI AFFACCIA.. LA MADRE DEL MIO RAGAZZO PURTROPPO CON QUESTA SUA ANSIA, E NON LA COLPEVOLIZZO, CERCA DI TENERE LEGATI A SE I SUOI FIGLI... QUESTA TATTICA FUNZIONA PERò SOLTANTO CON LUI. SA, IN PASSATO HA AVUTO UN ESPERIENZA NEGATIVA ED E' STATO IN UNA COMINUTA' PER ADOLESCENTI E LUI, TRA LA RABBIA E IL SENSO DI COLPA, REAGISCE COSI.. ( SECONDO ME)... NON HA PIACERE A SENTIRLA SPESSO MA LO FA " PERCHE' SE NO LEI PENSA CHE LUI SE NE DIMENTICA"... GLI VUOLE UN GRAN BENE MA NON SO SE MI DA PIù FASTIDIO IL FATTO CHE LORO POTREBBERO VENIRE SPESSO DA NOI, O IL FATTO CHE LUI CI TENGA AD AVERLI CON NOI... HO PAURA, DOTTORE, CHE SE GLI E NE PARLO, LUI POSSA DIRMI CHE NON LO CAPISCO, CHE LO DELUDO E CHE NON LO AMO... NON PENSO SIA MANCANZA D'AMORE... PER ESEMPIO, PENSANDO AL GIORNO DEL MATRIMONIO MI HA DETTO: QUEL GIORNO, VISTO CHE I MIEI VENGONO DA FUORI ( PERCHE' ABITANO IN PUGLIA) POTREBBERO STARE A CASA NOSTRA ( SE SARANNO CONCLUSI I LAVORI)... E IO GLI HO IMMEDIATAMENTE FATTO CAPIRE CHE NON ESISTE. QUELLA SARA' CASA NOSTRA E SAREMO NOI I PRIMI A VIVERCI, AD USARE BAGNO E CUCINA ECT.....
CHE FACCIO ? GLI E NE PARLO? HO PAURA... DEVO ESSERE ESPLICITA O VAGA? PERCHE' IO GLI E L'AVEVO ACCENNATO CHE A CASA PIù DI UN TOT DI GIOTNI NON VOGLIO NESSUNO ,A MI SPAVENTA IL FATTO CHE PER OGNO PICCOLO MALANNO, VERRANNO DA NOI... ANCHE SU SUA ( DEL MIO RAGAZZO) RICHIESTA.
SA COS'E'? A VOLTE MI SENTO UN MOSTRO PERCHE' PENSO CHE DETERMINATE COSE NON DOVREI MINIMAMENTE PENSARLE .... EPPURE MI PASSANO PER LA MENTE E CI STANNO UN PO' IORNI FIN QUANDO UN ALTRO PENSIERO PIU' O MENO IMPORTANTE, PIU' O MENO NEGATIVO, SI AFFACCIA.. LA MADRE DEL MIO RAGAZZO PURTROPPO CON QUESTA SUA ANSIA, E NON LA COLPEVOLIZZO, CERCA DI TENERE LEGATI A SE I SUOI FIGLI... QUESTA TATTICA FUNZIONA PERò SOLTANTO CON LUI. SA, IN PASSATO HA AVUTO UN ESPERIENZA NEGATIVA ED E' STATO IN UNA COMINUTA' PER ADOLESCENTI E LUI, TRA LA RABBIA E IL SENSO DI COLPA, REAGISCE COSI.. ( SECONDO ME)... NON HA PIACERE A SENTIRLA SPESSO MA LO FA " PERCHE' SE NO LEI PENSA CHE LUI SE NE DIMENTICA"... GLI VUOLE UN GRAN BENE MA NON SO SE MI DA PIù FASTIDIO IL FATTO CHE LORO POTREBBERO VENIRE SPESSO DA NOI, O IL FATTO CHE LUI CI TENGA AD AVERLI CON NOI... HO PAURA, DOTTORE, CHE SE GLI E NE PARLO, LUI POSSA DIRMI CHE NON LO CAPISCO, CHE LO DELUDO E CHE NON LO AMO... NON PENSO SIA MANCANZA D'AMORE... PER ESEMPIO, PENSANDO AL GIORNO DEL MATRIMONIO MI HA DETTO: QUEL GIORNO, VISTO CHE I MIEI VENGONO DA FUORI ( PERCHE' ABITANO IN PUGLIA) POTREBBERO STARE A CASA NOSTRA ( SE SARANNO CONCLUSI I LAVORI)... E IO GLI HO IMMEDIATAMENTE FATTO CAPIRE CHE NON ESISTE. QUELLA SARA' CASA NOSTRA E SAREMO NOI I PRIMI A VIVERCI, AD USARE BAGNO E CUCINA ECT.....
CHE FACCIO ? GLI E NE PARLO? HO PAURA... DEVO ESSERE ESPLICITA O VAGA? PERCHE' IO GLI E L'AVEVO ACCENNATO CHE A CASA PIù DI UN TOT DI GIOTNI NON VOGLIO NESSUNO ,A MI SPAVENTA IL FATTO CHE PER OGNO PICCOLO MALANNO, VERRANNO DA NOI... ANCHE SU SUA ( DEL MIO RAGAZZO) RICHIESTA.
[#7]
(..)PIù DI UN TOT DI GIOTNI NON VOGLIO NESSUNO ,A MI SPAVENTA IL FATTO CHE PER OGNO PICCOLO MALANNO, VERRANNO DA NOI..(..)
gentile ragazza, vede cosa fa?
continua ad irrigidirsi sulla paura che questi genitori vengano a trovarla e si allontana dal vero problema, ossia che questa paura sta assumendo dimensioni patologiche.
Non deve preoccuparsi dei genitori che verano ma deve preoccuparsi di questa eccessiva paura che, a prima vista, non sembra affatto fisiologica.
prima di parlarne con il suo ragazzo, con il quale rischia di entrare in conflitto perchè spinta dalla sua paura irrazionale, cerchi di parlarne con uno psicologo.
Rischia che il discorso con il suo fidanzato degeneri sulla base di una premessa patologica.
saluti
gentile ragazza, vede cosa fa?
continua ad irrigidirsi sulla paura che questi genitori vengano a trovarla e si allontana dal vero problema, ossia che questa paura sta assumendo dimensioni patologiche.
Non deve preoccuparsi dei genitori che verano ma deve preoccuparsi di questa eccessiva paura che, a prima vista, non sembra affatto fisiologica.
prima di parlarne con il suo ragazzo, con il quale rischia di entrare in conflitto perchè spinta dalla sua paura irrazionale, cerchi di parlarne con uno psicologo.
Rischia che il discorso con il suo fidanzato degeneri sulla base di una premessa patologica.
saluti
[#8]
Ex utente
DOTTORE, PARLO COSI' PERCHE' C'E' ANCHE UN MOTIVO... PRATICAMENTE IERI SUO PADRE E' STATO RICOVERATO PER UN FASTIDIOSO PROBLEMA ALL'INTESTINO... E FIN QUI NULLA DI GRAVE... ESSENDOCI DEI FRATELLI DI MIO SUOCERO, HANNO PENSATO LORO AD ACCOMPAGNARLO E VIA DICENDO... LA MADRE PERò, GIA PRESSA IL MIO RAGAZZO, TRA LE RIGHE DICENDOGLI:
PROPRIO IO CHE FAVORI NON NE VOGLIO CHIEDERE....
ORA IL MIO RAGAZZO HA DETTO: SE LA COSA SI PROLUNGA, MI SA CHE VADO PER QUALCHE GIORNO IN PUGLIA... N° 1 IL FATTO CHE LUI SIA L'UNICO SINGLE, ESCLUDE CHE GLI ALTRI 2 FRATELLO SPOSATI POSSANO RAGGIUNGERE IL PADRE ( E LA MADRE SOPRATTUTTO)?
N°2 SE FA' COSI ORA, COSA MI ASPETTA PER IL FUTUTO? CHE LUI MI DICA" PIUTTOSTO CHE FARE IL VAI E IL VIENI, FACCIO VENIRE LORO QUA?"
MI DICA SE E' FOLLIA... NON MI OFFENDO
PROPRIO IO CHE FAVORI NON NE VOGLIO CHIEDERE....
ORA IL MIO RAGAZZO HA DETTO: SE LA COSA SI PROLUNGA, MI SA CHE VADO PER QUALCHE GIORNO IN PUGLIA... N° 1 IL FATTO CHE LUI SIA L'UNICO SINGLE, ESCLUDE CHE GLI ALTRI 2 FRATELLO SPOSATI POSSANO RAGGIUNGERE IL PADRE ( E LA MADRE SOPRATTUTTO)?
N°2 SE FA' COSI ORA, COSA MI ASPETTA PER IL FUTUTO? CHE LUI MI DICA" PIUTTOSTO CHE FARE IL VAI E IL VIENI, FACCIO VENIRE LORO QUA?"
MI DICA SE E' FOLLIA... NON MI OFFENDO
[#9]
(..)PIUTTOSTO CHE FARE IL VAI E IL VIENI, FACCIO VENIRE LORO QUA?"(..)
non è follia ma è una paura ECCESSIVA verso una situazione che non ha nulla di veramente grave. Comprendo il sentimento di autonomia, di preservazione di una intimità con il suo futuro marito, ma questo timore va oltre i limiti della sopportazione ed è carico di un'ansia sicuramente non fisiologica.
ripeto, credo che sarebbe opportuno parlarne con uno specialista.
saluti
non è follia ma è una paura ECCESSIVA verso una situazione che non ha nulla di veramente grave. Comprendo il sentimento di autonomia, di preservazione di una intimità con il suo futuro marito, ma questo timore va oltre i limiti della sopportazione ed è carico di un'ansia sicuramente non fisiologica.
ripeto, credo che sarebbe opportuno parlarne con uno specialista.
saluti
[#11]
Ex utente
questa risposta è rivolta al dottor bulla.
vorrei ringraziarla per il consiglio che mi ha dato ( senza nulla togliera a quelli del dottor de vincentiis).
ho parlato APERTAMENTE con il mio fidanzato del problema che mi logorava.
Mi ha spiegato che anche lui la pensa come me e che vuole la sua indipendenza. fermo restando però che in caso di bisogno, non devo dimenticare che ha dei genitori anziani che, dopo aver fatto molto per lui, potrebbero avere bisogno di lui. sono daccordo perchè la cosa vale anche per me. a me preoccupava la STABILIZZAZIONE a casa nostra.
per la cronaca, è venuto fuori che forse sono proprio io ad essere attaccata a mammina. sarà per un senso di protezione, sarà perchè in passato l'ho vista debole e infelice, sarà che ora la vedo stanca e insoddisfatta....
domanda: come si fa a non farsi travolgere dall'infelicità e dalla sofferenza dei genitori e dei familiari stretti?
vorrei ringraziarla per il consiglio che mi ha dato ( senza nulla togliera a quelli del dottor de vincentiis).
ho parlato APERTAMENTE con il mio fidanzato del problema che mi logorava.
Mi ha spiegato che anche lui la pensa come me e che vuole la sua indipendenza. fermo restando però che in caso di bisogno, non devo dimenticare che ha dei genitori anziani che, dopo aver fatto molto per lui, potrebbero avere bisogno di lui. sono daccordo perchè la cosa vale anche per me. a me preoccupava la STABILIZZAZIONE a casa nostra.
per la cronaca, è venuto fuori che forse sono proprio io ad essere attaccata a mammina. sarà per un senso di protezione, sarà perchè in passato l'ho vista debole e infelice, sarà che ora la vedo stanca e insoddisfatta....
domanda: come si fa a non farsi travolgere dall'infelicità e dalla sofferenza dei genitori e dei familiari stretti?
[#12]
>>> domanda: come si fa a non farsi travolgere dall'infelicità e dalla sofferenza dei genitori e dei familiari stretti?
>>>
Gentile ragazza, forse ha ragione quando dice che "è venuto fuori che forse sono proprio io ad essere attaccata a mammina". Forse teme che, essendo così attaccata a sua mamma - se non capisco male - teme che lo stesso attaccamento possa averlo il suo fidanzato per la sua, e che questo le crei problemi. È come se avesse paura della sua stessa "debolezza", riflessa in quella del fidanzato.
Ma questo però sarebbe normale. Regola vuole che ognuno debba gestirsi la propria, delle famiglie d'origine, soprattutto per quanto riguarda i risvolti psicologici più che logistici.
Se tiene presente questo, e soprattutto se tiene presente che si sta avviando a diventare donna adulta e moglie, non più figlia-ragazza che subisce l'influenza dei genitori o dei suoceri, ecco che la cosa assume una luce diversa.
In questo senso molta della sua capacità di gestione verso queste persone dipenderà dal ruolo che lei deciderà di scegliere per se stessa: donna adulta-moglie, oppure ragazza-figlia?
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, forse ha ragione quando dice che "è venuto fuori che forse sono proprio io ad essere attaccata a mammina". Forse teme che, essendo così attaccata a sua mamma - se non capisco male - teme che lo stesso attaccamento possa averlo il suo fidanzato per la sua, e che questo le crei problemi. È come se avesse paura della sua stessa "debolezza", riflessa in quella del fidanzato.
Ma questo però sarebbe normale. Regola vuole che ognuno debba gestirsi la propria, delle famiglie d'origine, soprattutto per quanto riguarda i risvolti psicologici più che logistici.
Se tiene presente questo, e soprattutto se tiene presente che si sta avviando a diventare donna adulta e moglie, non più figlia-ragazza che subisce l'influenza dei genitori o dei suoceri, ecco che la cosa assume una luce diversa.
In questo senso molta della sua capacità di gestione verso queste persone dipenderà dal ruolo che lei deciderà di scegliere per se stessa: donna adulta-moglie, oppure ragazza-figlia?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#13]
Ex utente
Gentile dottore,
la mia voglia di evadere e il mio desiderio di indipendenza sono davvero dietro l'angolo ma ci sono parecchie cose che mi bloccano...
E' come se io sentissi il peso di una responsabilità che dovrei avere, E CHE NESSUNO MI HA MAI CHIESTO, della felicità e della serenità di mia madre... So che non devo farle da marito ma so anche che se manco in qualcosa, mi sento in colpa... Ad esempio, sono stata in ferie a Lecce e mi sono sentita in colpa per non essere stata a casa ad aiutarla nelle pulizie quando tornava dal lavoro... ( lei lavora come collaboratrice domestica e ha anche dei problemi alrticolazioni ma lavora perchè altrimenti con lo stipendio di papà non si arriva.A carico nostro c'è mia sorella con marito e figlioletto - che si trovano qui perchè lei a Milano non si trovava bene e lui ora qui non trovando un lavoro stabile non può permettersi l'affitto)..
se ha la possibilità, legga quello che ho scritto il 2.09.09 in " mancanza di fiducia in sè e nel prossimo".
Comunque io VOGLIO DIVENTARE DONNA E INDIPENDENTE MENTALMENTE PRIMA DI TUTTO e vorrei, caro dottore, che mi aiutasse a capire che a volte pensare a se stessi non vuol dire amare meno gli altri... VAI A SPIEGARLO ALLA MIA COSCIENZA
la mia voglia di evadere e il mio desiderio di indipendenza sono davvero dietro l'angolo ma ci sono parecchie cose che mi bloccano...
E' come se io sentissi il peso di una responsabilità che dovrei avere, E CHE NESSUNO MI HA MAI CHIESTO, della felicità e della serenità di mia madre... So che non devo farle da marito ma so anche che se manco in qualcosa, mi sento in colpa... Ad esempio, sono stata in ferie a Lecce e mi sono sentita in colpa per non essere stata a casa ad aiutarla nelle pulizie quando tornava dal lavoro... ( lei lavora come collaboratrice domestica e ha anche dei problemi alrticolazioni ma lavora perchè altrimenti con lo stipendio di papà non si arriva.A carico nostro c'è mia sorella con marito e figlioletto - che si trovano qui perchè lei a Milano non si trovava bene e lui ora qui non trovando un lavoro stabile non può permettersi l'affitto)..
se ha la possibilità, legga quello che ho scritto il 2.09.09 in " mancanza di fiducia in sè e nel prossimo".
Comunque io VOGLIO DIVENTARE DONNA E INDIPENDENTE MENTALMENTE PRIMA DI TUTTO e vorrei, caro dottore, che mi aiutasse a capire che a volte pensare a se stessi non vuol dire amare meno gli altri... VAI A SPIEGARLO ALLA MIA COSCIENZA
[#14]
Gentiel ragazza, come vede da una richiesta di chiarimento sulla sua paura verso gli sviluppi del suo matrimonio sono emerse altre condizioni di disagio personale.
Forse è davvero arrivato il momento di prendere in considerazione un intervento psicoterapico dal vivo.
saluti
Forse è davvero arrivato il momento di prendere in considerazione un intervento psicoterapico dal vivo.
saluti
[#15]
Sì, un conto è spiegarle delle cose, cosa che si può fare anche online, altra cosa è fare in modo che la sua "coscienza" si persuada a vedere le cose in una prospettiva più utile e matura. E questo può solo essere fatto di persona. Per cui anch'io le suggerisco di parlarne con un collega nel mondo "reale".
Mi pare che dalle sue parole traspaiano una genuina volontà di risolvere il problema e prima ancora una buona capacità di comprensione e introspettiva, e queste sono entrambe risorse che renderanno veloce e proficuo qualunque percorso deciderà d'intraprendere.
Cordiali saluti
Mi pare che dalle sue parole traspaiano una genuina volontà di risolvere il problema e prima ancora una buona capacità di comprensione e introspettiva, e queste sono entrambe risorse che renderanno veloce e proficuo qualunque percorso deciderà d'intraprendere.
Cordiali saluti
[#16]
Ex utente
Grazie... le vostre parole mi infondono tanta sicurezza e fiducia.. buona giornata e grazie, grazie davvero per quello che fate ogni giorno perchè, persone come me, che non sanno con chi parlare, o perchè si è soli, o perchè si ha paura di non essere comprese, POSSONO FINALMETE CREDERE CHE UNA SOLUZIONE C'E' PER TUTTO... GRAZIE MILLE
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 6.8k visite dal 08/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.