Dubbio su cambio psicologo
Buongiorno dottori, chiedo questo consulto sperando che possiate aiutarmi a chiarirmi le idee su alcune scelte che devo compiere.
Fino a fine 2023 sono stato seguito presso una struttura pubblica da uno psicoterapeuta, per svariati problemi legati all'ansia e alla depressione.
A Gennaio la persona che mi seguiva ha smesso di lavorare per una maternità, e mi hanno affidato ad un altro psicologo, con cui ho fatto per ora 4 incontri.
Mi è stato detto che quando la terapeuta precedente rientrerà dalla maternità riprenderò con lei, e la psicologa che mi segue attualmente non ci sarà piú.
Il mio dubbio ora è capire qual è la scelta giusta per me, nel senso: ho paura che, iniziando con questa nuova psicologa, investendoci del tempo (so che le terapie per inquadrarti e poi dare dei risultati richiedono un pò di tempo) e avviando qualcosa di concreto per risolvere i miei problemi, poi un giorno arriverà il momento di dover interrompere a metà il lavoro a causa del rientro della terapeuta precedente, quindi mi ritroverei in sostanza ad aver "perso tempo".
Per questo avevo il dubbio che forse, non sapendo per quanto tempo questa persona potrà seguirmi, sia meglio smettere subito e rivolgermi direttamente a uno psicoterapeuta privato che non avrà questo problema di "scadenza temporale".
Vorrei risolvere questo dilemma subito, visto che siamo solo all'inizio, anzichè voler decidere di interrompere ad esempio tra tre mesi.
Spero possiate aiutarmi a chiarirmi le idee.
Ho numerosi problemi che mi trascino da molti anni, e adesso vorrei iniziare ad affrontarli in modo serio, finalmente.
Come posso discernere qual è la cosa migliore da fare?
Chiedo scusa se il messaggio risulterà poco chiaro, confusionario o troppo prolisso, ma purtroppo il malessere mi rende poco lucido in questo momento.
Se necessitate ulteriori informazioni per rispondermi, sono disponibile a dare tutti i chiarimenti necessari.
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Cordiali saluti.
Fino a fine 2023 sono stato seguito presso una struttura pubblica da uno psicoterapeuta, per svariati problemi legati all'ansia e alla depressione.
A Gennaio la persona che mi seguiva ha smesso di lavorare per una maternità, e mi hanno affidato ad un altro psicologo, con cui ho fatto per ora 4 incontri.
Mi è stato detto che quando la terapeuta precedente rientrerà dalla maternità riprenderò con lei, e la psicologa che mi segue attualmente non ci sarà piú.
Il mio dubbio ora è capire qual è la scelta giusta per me, nel senso: ho paura che, iniziando con questa nuova psicologa, investendoci del tempo (so che le terapie per inquadrarti e poi dare dei risultati richiedono un pò di tempo) e avviando qualcosa di concreto per risolvere i miei problemi, poi un giorno arriverà il momento di dover interrompere a metà il lavoro a causa del rientro della terapeuta precedente, quindi mi ritroverei in sostanza ad aver "perso tempo".
Per questo avevo il dubbio che forse, non sapendo per quanto tempo questa persona potrà seguirmi, sia meglio smettere subito e rivolgermi direttamente a uno psicoterapeuta privato che non avrà questo problema di "scadenza temporale".
Vorrei risolvere questo dilemma subito, visto che siamo solo all'inizio, anzichè voler decidere di interrompere ad esempio tra tre mesi.
Spero possiate aiutarmi a chiarirmi le idee.
Ho numerosi problemi che mi trascino da molti anni, e adesso vorrei iniziare ad affrontarli in modo serio, finalmente.
Come posso discernere qual è la cosa migliore da fare?
Chiedo scusa se il messaggio risulterà poco chiaro, confusionario o troppo prolisso, ma purtroppo il malessere mi rende poco lucido in questo momento.
Se necessitate ulteriori informazioni per rispondermi, sono disponibile a dare tutti i chiarimenti necessari.
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
Innanzi tutto l'aspetto economico.
Presso la struttura pubblica la spesa è molto ridotta.
Presso il libero professionista dipende dalla tariffa che lo stesso le comunica, con una certa forbice tra chi è all'inizio della carriera e chi ha una notevole competenze ed esperienza.
E dunque al momento nella nostra nazione la scelta tra pubblico e privato è una non-scelta, dato che è condizionata dal .. portafoglio.
In seconda battuta occorre considerare, come lei osserva, la continuità del lavoro con lo stess* specialista.
Anche con una psicoterapeuta privata possono esserci gravidanze, ed altri imprevisti; in linea di massima meno frequenti che nel pubblico. Pin cambio nel pubblico c'è una sostituzione, nel privato quasi mai.
L'altro aspetto di riguarda la relazione.
Se lei con lo specialista con cui ha fatto ora i quattro incontri si trova bene, sente feeling, comincia a sviluppare un senso di fiducia, perché smettere prevedendo il futuro? Un congedo per gravidanza e puerperio può durare anche parecchi mesi se non un anno, e dunque la durata è imprevedibile.
Un'ultima notazione. Passando da uno psicologo all'altro non si comincia mai da capo perchè Lei porta se stesso 'cresciuto'. Tanto più nel pubblico, dove assieme a lei transita anche la cartella clinica, e in cui lo psicologo supplente generalmente ragguaglia la 'specialista rientrata' sul percorso fatto nel frattempo.
> Però innanzitutto si chieda se in Lei c'è un eccesso di bisogno di controllo delle situazioni.
Siccome il futuro è prevedibile solamente in parte, sappia che qualsiasi riflessione lei farà - anche sulla base di quanto noi abbiamo sopra scritto - non eliminerà mai la possibilità di qualche errore di valutazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Innanzi tutto l'aspetto economico.
Presso la struttura pubblica la spesa è molto ridotta.
Presso il libero professionista dipende dalla tariffa che lo stesso le comunica, con una certa forbice tra chi è all'inizio della carriera e chi ha una notevole competenze ed esperienza.
E dunque al momento nella nostra nazione la scelta tra pubblico e privato è una non-scelta, dato che è condizionata dal .. portafoglio.
In seconda battuta occorre considerare, come lei osserva, la continuità del lavoro con lo stess* specialista.
Anche con una psicoterapeuta privata possono esserci gravidanze, ed altri imprevisti; in linea di massima meno frequenti che nel pubblico. Pin cambio nel pubblico c'è una sostituzione, nel privato quasi mai.
L'altro aspetto di riguarda la relazione.
Se lei con lo specialista con cui ha fatto ora i quattro incontri si trova bene, sente feeling, comincia a sviluppare un senso di fiducia, perché smettere prevedendo il futuro? Un congedo per gravidanza e puerperio può durare anche parecchi mesi se non un anno, e dunque la durata è imprevedibile.
Un'ultima notazione. Passando da uno psicologo all'altro non si comincia mai da capo perchè Lei porta se stesso 'cresciuto'. Tanto più nel pubblico, dove assieme a lei transita anche la cartella clinica, e in cui lo psicologo supplente generalmente ragguaglia la 'specialista rientrata' sul percorso fatto nel frattempo.
> Però innanzitutto si chieda se in Lei c'è un eccesso di bisogno di controllo delle situazioni.
Siccome il futuro è prevedibile solamente in parte, sappia che qualsiasi riflessione lei farà - anche sulla base di quanto noi abbiamo sopra scritto - non eliminerà mai la possibilità di qualche errore di valutazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta e per l'attenzione dottoressa. Ho letto e riflettuto su ciò che ha scritto, le rispondo cercando di toccare un pò tutti i punti che ha scritto, aggiungendo alcune cose.
Primo: l'aspetto economico per fortuna non è un problema: ho la possibilità, volendo, di sostenere la spesa di uno psicologo privato, quindi il problema non si pone. Per il resto, in questi 4 incontri che abbiamo fatto (ne abbiamo fatti 2 a gennaio, poi pausa di un mese e mezzo causa problemi di salute della psicologa purtroppo, e adesso abbiamo ripreso normalmente con altri 2) a me sembra di poterci lavorare con questa persona, mi trovo abbastanza bene anche se sono solo all'inizio. Ma io non so per quanto resterà. Ho provato a chiederglielo l'ultima volta, ma non ce l'ho fatta. Le ho solo detto che sono preoccupato che poi il lavoro si interromperà a metà quando lei se ne andrà. So che gravidanze e interruzioni sono possibili anche nel privato, ma come ha detto lei appunto sono meno frequenti. Io so per certo che fra tot mesi questa psicologa sicuramente non la vedrò piú, uno privato invece non è detto. Sono cosí ansioso su questo fatto perchè negli ultimi 15 anni ho fatto molte terapie, tutte fallimentari, e adesso voglio essere sicuro che vada bene. Non posso piú perdere altro tempo, i problemi che ho non sono rimandabili. La vecchia psicologa ha partorito un mese fa, non so quando rientrerà. Altra cosa: lei dice che passando da uno psicologo all'altro non si comincia mai da capo perchè porto me stesso cresciuto. Vero, a patto che la terapia sia durato almeno un tempo minimo sufficiente a produrre qualche cambiamento. L'ultimo punto che ha scritto invece, si, ho un pò l'ansia del controllo, ma cerco di tenerla a bada. Cerco solo di massimizzare le possibilità di successo della terapia, sapendo che comunque gli imprevisti ci possono essere. Cordiali saluti.
Primo: l'aspetto economico per fortuna non è un problema: ho la possibilità, volendo, di sostenere la spesa di uno psicologo privato, quindi il problema non si pone. Per il resto, in questi 4 incontri che abbiamo fatto (ne abbiamo fatti 2 a gennaio, poi pausa di un mese e mezzo causa problemi di salute della psicologa purtroppo, e adesso abbiamo ripreso normalmente con altri 2) a me sembra di poterci lavorare con questa persona, mi trovo abbastanza bene anche se sono solo all'inizio. Ma io non so per quanto resterà. Ho provato a chiederglielo l'ultima volta, ma non ce l'ho fatta. Le ho solo detto che sono preoccupato che poi il lavoro si interromperà a metà quando lei se ne andrà. So che gravidanze e interruzioni sono possibili anche nel privato, ma come ha detto lei appunto sono meno frequenti. Io so per certo che fra tot mesi questa psicologa sicuramente non la vedrò piú, uno privato invece non è detto. Sono cosí ansioso su questo fatto perchè negli ultimi 15 anni ho fatto molte terapie, tutte fallimentari, e adesso voglio essere sicuro che vada bene. Non posso piú perdere altro tempo, i problemi che ho non sono rimandabili. La vecchia psicologa ha partorito un mese fa, non so quando rientrerà. Altra cosa: lei dice che passando da uno psicologo all'altro non si comincia mai da capo perchè porto me stesso cresciuto. Vero, a patto che la terapia sia durato almeno un tempo minimo sufficiente a produrre qualche cambiamento. L'ultimo punto che ha scritto invece, si, ho un pò l'ansia del controllo, ma cerco di tenerla a bada. Cerco solo di massimizzare le possibilità di successo della terapia, sapendo che comunque gli imprevisti ci possono essere. Cordiali saluti.
[#3]
".. terapie, tutte fallimentari, e adesso voglio essere sicuro che vada bene..."
La sicurezza della riuscita non esiste; occorre iniziare a fare i conti con quel margine di imprevedibilità che la vita riserva anche a chi vuole "essere sicuro".
Sulla base di questo riflessioni, starà poi a Lei decidere.
Saluti cordiali.
Dott.Brunialti
La sicurezza della riuscita non esiste; occorre iniziare a fare i conti con quel margine di imprevedibilità che la vita riserva anche a chi vuole "essere sicuro".
Sulla base di questo riflessioni, starà poi a Lei decidere.
Saluti cordiali.
Dott.Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Grazie della risposta. Mi ha fornito spunti oggettivamente interessanti su cui rifletterò, anche se col senno di poi devo dire che aver aperto un secondo canale con un altro psicologo per parlare di queste cose, emotivamente non mi ha fatto molto bene. Pazienza, lo aggiungerò alla lista dei numerosi errori che ho commesso negli anni, e cercherò di riprendermi e di sistemare questa faccenda che le ho presentato per conto mio, o al massimo con la psicologa che mi sta seguendo. La ringrazio ancora per la sua disponibilità a cercare di aiutare. Cordiali saluti.
[#5]
Prego, lo ho fatto con piacere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 656 visite dal 06/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.