Voglio lasciare mio marito

Buonasera scrivo perché sono arrivata ad un punto in cui non so più cosa devo fare.

Ho 27 anni e due figli di 4 e 8 anni e un matrimonio completamente rovinato.

Abbiamo avuto molti problemi perché mi a praticamente obbligata a trasferirmi nella sua città per motivi lavorati e non ho una famiglia vicino.
Ho solamente i suoi genitori tra cui sua madre che mi detesta e un continuo farmi dispetti ed essere falsa sopratutto davanti a lui ed io passo sempre per la cattiva.
Col tempo a iniziato a prendermi in giro anche lui ed io non riesco più a guardarlo con gli occhi di prima.
Mi da in continuazione colpe sul fatto che non sono riuscita a crearmi nuove amicizie sul fatto che sua madre non mi chiede mai di uscire ecc ecc adesso non so cosa mi sta succedendo mi sveglio arrabbiata mi addormento uguale quando c’è lui il fine settimana mi sento mancare l aria.
Vorrei scappare lontano non sentire più la sua voce ma non ho la patente non ho un lavoro non ho più neanche una famiglia.
Ma non ce la faccio più a tenerlo in casa a continuare a passare questo inferno lui poi non prova neanche ad avvicinarsi vede che ho bisogno di qualcuno ma non si interessa!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
le cose che racconta per la verità non sembrano diverse da quelle che abbiamo vissuto tutti all'inizio di un matrimonio e in generale della vita adulta, quando per seguire il partner o per ragioni di lavoro ci siamo trasferiti in una città diversa da quella dove siamo nati o dove siamo vissuti o dove abbiamo studiato.
Lei forse si è sposata troppo giovane, visto che ha avuto il primo figlio a diciannove anni, ma perché dice che suo marito: "mi a praticamente obbligata a trasferirmi nella sua città per motivi lavorati"?
In che senso "l'ha costretta"? Lei sapeva già che lui era di un'altra città e che in questa città avrebbe trovato lavoro, immagino. D'altra parte una donna adulta, a sua volta madre, non resta attaccata alla famiglia d'origine, e cerca lavoro dove è più opportuno per la sua nuova famiglia, non crede?
Lei ha purtroppo un cattivo rapporto con sua suocera; succede.
D'altro canto, giovane e con due figli, come mai non si è fatta delle amiche, anche solo accompagnando i bambini a scuola? Come mai non ha trovato un lavoro e non ha preso la patente?
Dichiara addirittura: "non ho più neanche una famiglia".
In un'epoca di comunicazioni continue con tutti, non ha i genitori o i fratelli o parenti e amici della sua città da contattare, da cui farsi consigliare? Nessuno di loro può raggiungerla per un breve periodo, o invitarla per una vacanza?
Se poi si sente sola e infelice perché sta attraversando un periodo depressivo, ne individui le cause e cerchi i rimedi, anche con l'aiuto di un* psicolog*, che troverà facilmente alle ASL e al Consultorio Familiare.
Anche qui su Medicitalia può trovare psicologi da cui farsi ascoltare, nella sua città e anche online.
Coraggio! Non siamo mai davvero soli, se non vogliamo esserlo.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com